La Cina si è da diversi anni affermata come una delle più importanti potenze economiche del mondo. Il suo rapido e costante sviluppo economico inevitabilmente ha modificato anche molte delle abitudini degli abitanti delle grandi città. Nelle metropoli cinesi che sembranno correre sempre più velocemente verso la modernità ed il futuro, ed i cui ritmi di vita sono sempre più frenetici, ci si chiede se c'è ancora spazio per rilassarsi e mantenere la cultura tradizionale?
Assolutamente si! È vero le grandi metropoli cinesi rappresentano una realtà molto diversa dall'idea di Cina tradizionale che spesso si ha. Tuttavia in questo contesto così moderno e rapido, fatto di luci, grattacieli e superstrade, esistono ancora delle "oasi" dove il tempo sembra essersi fermato e le tradizioni popolari si rinnovano quotidianamente, preservando un'arte del vivere basato sulla coltivazione della calma mentale, la consapevolezza del proprio corpo o semplicemente il godimento di un momento di relax.
Immagino ti stia riferendo al taijiquan che gli anziani praticano tutte le mattine nei parchi.
Si ma non solo. Esistono infatti tutta una serie di attività che noi cinesi, ed in particolare gli anziani, come facevi giustamente notare, pratichiamo nei parchi nel corso dell'intera giornata.
È vero, i parchi cinesi sono molto animati e intensamente vissuti dalla popolazione locale. Allora facciamo qualche esempio.
Per cominciare potrei parlare del jiànzi.
Cos'è il jiànzi?
Il jiànzi è un'attività sportiva popolare molto diffusa nei parchi, praticata sia dai giovani sia dai meno giovani.
Questo gioco può essere considerato una versione cinese del moderno calcio: al posto del pallone si utilizza però una "palla piumata", costituita da una base in metallo e gomma a cui sono attaccate delle piume di gallo.
Calcio cinese? Interessante! Come si gioca? Qual è lo scopo di questo gioco?
Un certo numero di persone si riunisce in cerchio. Lo scopo del gioco è quello di passarsi la palla senza farla cadere tirando di piede, di tacco o di ginocchio. Oltre ad essere molto divertente, questo gioco aiuta anche a mantenersi in forma, allenando l'elasticità muscolare, la coordinazione, la scioltezza delle articolazioni e la prontezza di riflessi.
Ma questa attività sportiva è recente o ha delle origini antiche?
Sulla base delle testimonianze scritte e di alcuni reperti archeologici, è possibile far risalire le sue origini all'epoca Han, anche se secondo alcuni racconti l'invenzione di questo gioco è attribuita al generale di epoca Song ,Yue Fei, o addirittura al mitico Imperatore Giallo.
Dopo questa breve pausa musicale torniamo al tema di oggi: le attività ludiche e sportive che si svolgono nei parchi cinesi. La nostra Hao ci ha descritto questo interessante gioco del "calcio cinese". Quali sono altre attività tipiche che possiamo vedere facendo una passeggiata in un parco?
Parlando delle attività ludiche tradizionali è impossibile non citare gli aquiloni.
Certo! Beh, noi occidentali l'abbiamo importata dalla Cina. Che storia ha l'aquilone?
Anche questa pratica ha delle origini molto antiche... La sua invenzione viene infatti attribuita al filosofo Mozi che, nel IV secolo a.C., ne realizzò uno in legno, capace di volare per brevi tratti.
Visto che parliamo di aquiloni, ne approfitto per torgliermi una curiosità. Mi sai spiegare come mai il nome cinese dell'aquilone "fēngzheng" fa riferimento ad uno strumento musicale?
Il nome cinese attuale dell'aquilone, fēngzheng è composto dal carattere feng, che indica "vento", e da "zheng", che è il nome di uno strumento musicale tradizionale. L'uso di questo termine per, indicare l'aquilone, risale all'invenzione degli aquiloni musicali, i quali, provvisti di particolari dispositivi simili a flauti, erano capaci di emettere melodie quando librati in aria. Nonostante questo termine indichi oggi genericamente tutti gli aquiloni, la maggior parte di essi non è pero' più provvista di flauti. I materiali più comunemente usati sono, carta, stoffa e bambù.
Sai, da noi in Italia far volare gli aquiloni è un gioco per bambini. Ho notato invece che qui in Cina sono di solito le persone adulte a farli volare. Sai spiegarmi il perché?
Beh, questo fenomeno è sicuramente determinato da fattori culturali e storici. Per prima cosa bisogna considerare che storicamente, l'utilizzo degli aquiloni, fino alla dinastia Tang (618-907 d.C.), era riservato quasi esclusivamente ad ambiti militari con lo scopo di trasmettere messaggi. Nel corso delle dinastie successive, l'aquilone divenne un passatempo, dapprima riservato alla corte imperiale e poi gradualmente esteso al popolo. Questa nuova tendenza fece nascere una fitta rete di credenze per cui l'aquilone venne lentamente associato al culto degli antenati e alla Festa dei Morti del 5 Aprile. Esso divenne inoltre uno strumento capace di realizzare quell'unione tra cielo e terra spesso evocata dai filosofi cinesi dell'antichità.
Ora mi è più chiaro anche il perché costruire aquiloni sia divenuta in Cina una vera e propria forma d'arte. Per quel che riguarda in particolare le forme e le decorazioni utilizzate, hanno particolari significati?
Forme e decorazioni sono associate a precise simbologie: per esempio, il pesce significa ricchezza, le rondini felicità di coppia, il pipistrello fortuna, ecc. Ma al di là della ricca simbologia e dei diversi legami con la cultura popolare e tradizionale a cui abbiamo accennato, vi è poi un altro aspetto che merita di essere menzionato e che riguarda le proprietà benefiche di questa pratica sulla salute. Nella medicina tradizionale, far volare un aquilone è infatti ritenuto un modo per aiutare il benessere e l'equilibrio psico-fisico allontanando ansia, disagio e depressione.
Non credevo che far volare un aquilone potesse avere cosi' tante implicazioni!!!
Abbiamo accennato al jianzi e all'aquilone e in quasi tutte le attività popolari tradizionali è possibile trovare dei legami con il pensiero cinese antico. All'inizio Giorgia, hai citato il taijiquan, che come saprai è stato fortemente influenzato dalla filosofia cinese antica.
Verissimo. Infatti il taijiquan nasce come un'arte del combattimento basata sul concetto filosofico di taiji, che gli antichi cinesi ritenevano essere il principio che regolava l'ordine dell'intero Universo.
Esatto. Anche se poi, nel corso dei secoli, questa pratica marziale si è lentamente trasformata in una sorta di ginnastica morbida finalizzata al benessere psico-fisico e viene oggi praticata a livello popolare da moltissimi anziani nei parchi.
Anche in occidente questa disciplina è ormai molto diffusa, tuttavia non tutti la conoscono. Puoi spiegare in poche parole quali sono le sue principali caratteristiche?
Con piacere. L'allenamento di questa disciplina è caratterizzato dall'esecuzione di movimenti lenti ed ininterrotti. La pratica si articola in diverse fasi: gli esercizi preparatori, l'esecuzione di una o più forme, a mani nude e con armi, ed il peculiare esercizio a coppia, detto "tuishou", che consiste nel cercare di sbilanciare l'avversario spostandone il baricentro. Per far ciò i praticanti di taijiquan utilizzano dei movimenti coordinati del corpo e sfruttano la sensibilità nel percepire i movimenti dell'avversario, limitando l'utilizzo di forza muscolare.
Vorrei aggiungere inoltre che la pratica del taijiquan non solo si rifà a principi teorici mediati dalla filosofia, ma include anche aspetti ripresi dalla medicina tradizionale oltre ad esercizi respiratori riconducibili alla tradizione taoista.
Lasciamo ora il mondo delle arti marziali e torniamo a parlare delle altre attività che si svolgono nei parchi. Giorgia conosci l'arte della calligrafia con l'acqua?
Assolutamente si! Questa pratica mi ha sempre incuriosita, tanto che mi fermo spesso ad osservare le persone che la fanno.
Credo però che prima di parlarne ai nostri ascoltatori, diamo qualche accenno riguardo l'arte calligrafica cinese.
Certo. La calligrafia è l'arte dello scrivere ed in Cina è stata a lungo un'attitudine che ogni persona istruita doveva coltivare. Insieme alla musica, alla pittura e all'abilità davanti ad una scacchiera, la calligrafia è una delle famose "quattro occupazioni del gentiluomo" spesso raffigurate nei dipinti.
La calligrafia è sicuramente in tutto l'oriente la più nobile delle arti. Anche da noi in occidente, fino a tempi relativemente recenti, si richiedeva una buona grafia alle persone istruite. Tuttavia nell'arte della scrittura cinese non si ricerca solo la bellezza estetica. Gli ideogrammi possono essere eseguiti con lentezza e accuratezza, con mano grezza o delicata, a seconda dello stato d'animo e della tecnica dello scrittore. Si ritiene inoltre che nella calligrafia si manifesti qualcosa di molto più importante: l'anima dell'autore.
E' vero. La calligrafia divenne una vera e propria forma d'arte durante la dinastia Han, anche se la figura più celebrata ed illustre della storia della calligrafia è Wang Xizhi, vissuto nel IV secolo durante la dinastia degli Jin orientali. Tradizionalmente, ogni calligrafo possiede "quattro tesori": la carta, il pennello, l'inchiostro e la pietra per sciogliere l'inchiostro.
Esatto. Tuttavia nella calligrafia con l'acqua, un fenomeno che ha iniziato a diffondersi da circa dieci anni, gli strumenti tradizionali sono stati sostituiti da un kit di attrezzi molto più pratico ed economico. Un secchio dove poter mettere l'acqua, utilizzata al posto dell'inchiostro, ed un pennello, la cui punta è costituita da una grossa spugna. Al posto della carta si può utilizzare qualunque superficie fatta di pietra, marmo o lastricato.
Essendo molto più economici, questi strumenti rendono l'arte della calligrafia accessibile a tutti. Certo, si potrebbe pensare che ciò renda meno nobile quest'arte. In realtà, per chi la pratica non fa molta differenza quali siano gli strumenti utilizzati. Quello che conta non è infatti il prodotto finale, ma il processo che porta alla sua realizzazione.
Questo approccio all'arte calligrafica mi ricorda il concetto di impermanenza sviluppato nel buddismo Chan. Considerata da questo punto di vista, la calligrafia con l'acqua assume significati filosofici molto profondi che ne nobilitano la pratica.
Esattamente. La calligrafia con l'acqua è una forma d'arte popolare che si rifà al senso più profondo della calligrafia tradizionale, quale tecnica, arte e disciplina di ricerca interiore.
Guardare questi maestri che in maniera cosi' spontanea tracciano caratteri, facendo scivolare sapientemente il loro pennello imbevuto d'acqua sul pavimento è un'esperienza unica e per certi versi poetica.
Fin'ora ne abbiamo presentato alcune, come il jianzi, gli aquiloni, il taijiquan e la calligrafia con l'acqua. Un'altra cosa molto particolare che si vede nei parchi cinesi sono gli anziani che portano a spasso i propri uccellini in gabbia.
Si. Questo è un hobby molto diffuso tra i più anziani. Per un cinese avere un canarino o un usignolo non vuol dire infatti tenerlo a casa come fosse un soprammobile. Vuol dire avere un compagno con cui si va a passeggio, con cui si chiacchiera e si gioisce del suo canto.
Un po' come succede da noi quando portiamo i cani al parco...
Bhè in parte è vero. Anche se portare a spasso gli uccellini è anche un'attività fisica benefica per la salute di chi li porta e dello stesso uccellino.
E' vero! Infatti, dato che qui le gabbiette non hanno alcuna altalena sulla quale gli uccellini possono dondolarsi, sono gli anziani che camminando fanno oscillare l'intera gabbia in modo tale che gli uccellini possano rafforzare le zampette. Cosi' facendo, inoltre, loro stessi fanno ginnastica coi polsi ed evitano cosi' i reumatismi.
Verissimo. Portare a spasso gli uccellini è anche un modo per socializzare e riscoprire la bellezza di una vita semplice.
Dopo la passeggiata, le gabbie vengono appese ai rami degli alberi e, mentre gli uccelli cantano, gli anziani gioiscono dei loro cinguettii e chiacchierano tra loro. Altri ne approfittano per fare un po' di ginnastica, esercizi respiratori o per intonare qualche canto.
La vita nei parchi cinesi è vivacissima e permette anche ad uno spettatore occidentale di poter vivere ed apprezzare elementi della cultura tradizionale cinese!