Welfare degli anziani in Cina
  2011-04-20 13:52:23  cri
H: Di recente, alcuni ascoltatori ci hanno chiesto delle informazioni sul welfare degli anziani in Cina, fra cui Roberto Radaelli, che segue da vicino il problema delle pensioni.

G: Oggi parleremo quindi del tema degli anziani in Cina: per cominciare, in rapporto all'Italia, che ha 60 milioni di abitanti, più di 12 milioni sono anziani.

H: Quanto alla situazione degli anziani in Cina, La Cina è entrata nella società dell'invecchiamento già nel 1999. Gli anziani di più di 60 anni sono ormai 167 milioni; alla fine del 2009 gli ultraottantenni erano 19 milioni. Secondo le valutazioni, verso la metà del secolo, gli anziani in Cina saranno 300 milioni.

H: Gabriella, vivi in Cina da molti anni, quindi sei senz'altro al corrente della questione dell'invecchiamento della popolazione cinese.

G: Certo, i cinesi sono sempre più longevi, nei giardini pubblici se ne vedono molti che praticano taiqi, ginnastica, ballo, fanno passeggiate, vanno in bicicletta, e cantano nei cori. I cinesi hanno un carattere aperto e amano la vita in comune, più degli italiani. Molti vanno alle università della terza età, dipingono, fanno calligrafia, e si dedicano ai servizi sociali, come mantenere l'ordine alle fermate degli autobus e davanti alle scuole, oltre a sbrigare i lavori di casa, occuparsi dei nipotini, ecc.

H: Per il numero sempre maggiore di anziani, i cinesi seguono sempre più da vicino la questione dell'invecchiamento della popolazione.

G: Spesso si sente anche parlare del problema degli anziani soli, che si deve alla particolare politica della natalità in Cina, vero?

H: Si, è un fenomeno sociale degli ultimi anni. Ora le famiglie cinesi con il figlio unico sono più di 100 milioni, quindi aumentano sempre più le famiglie con 4 anziani, padre, madre e un bambino. Quando questi figli unici se ne vanno per studiare o lavorare, i genitori rimangono soli.

G: E' una realtà molto dura, ma concreta, che origina delle nuove situazioni sia per i giovani che per i genitori.

H: Anch'io ho lasciato i genitori per venire a studiare e lavorare a Beijing, quindi adesso loro vivono soli.

G: So che in questi casi si creano dei nuovi rapporti di solidarietà fra le persone, magari i genitori si mettono a frequentare di più i centri di quartiere, e ad occuparsi di servizi sociali, se sono in buona salute naturalmente. Spesso però sono molto ambiti quando nasce un nipotino, di cui si devono occupare quando i figli lavorano, il che è una situazione normale di questi tempi. In questo caso si trasferiscono presso i figli, e lasciano le loro città, il che è anche un grande cambiamento per loro. Naturalmente se sono in buona salute. Se cominciano ad ammalarsi, la cosa si fa difficile, perché occorre affiancare loro una badante, che spesso viene dalla campagna e che costa anche sempre di più, oltre alle medicine e alle visite in ospedale. Ma questa è una realtà comune anche all'Italia e agli altri paesi del mondo.

H:Hai ragione.

G:Vi stiamo parlando dell'invecchiamento della popolazione in Cina, su cui la nostra cara Hao Yan, anche se è molto giovane, ha qualcosa da dirci in più.

H:Sì, la mia esperienza è che il tempo vola, i genitori invecchiano e i figli si preoccupano. Secondo il detto cinese "In vecchiaia, bisogna avere un sostegno, anche finanziario", adesso che anch'io ho un figlio, capisco ancora di più i miei genitori, e mi chiedo: Come stanno? Saranno contenti?

In ogni caso, il progressivo invecchiamento della popolazione in Cina suscita i timori di molti esperti interessati. Mu Huangzong, professore del Centro di ricerche sulla popolazione dell'Università di Beijing, afferma:

"La Cina ha registrato un rapido invecchiamento della popolazione mentre l' economia e la società non sono ancora avanzate e senza dei completi preparativi mentali, materiali e di costruzione del sistema del welfare per gli anziani."

G:uesta è una realtà: i paesi occidentali hanno visto una crescita degli anziani quando la situazione economica nazionale era già stabile, invece la Cina è ancora in via di sviluppo, inoltre ha una popolazione enorme. Quindi si possono immaginare gli enormi oneri collegati per assistere così tanti anziani con le pensioni. Le pensioni in Cina sono comuni nelle città, ma non ancora nelle campagne, quindi il governo cinese si sta impegnando per aiutare i contadini ad ottenerle.

H: E' vero, come un importante contenuto del sistema di previdenza sociale, il sistema delle pensioni tocca gli interessi di tutti, per cui la Cina cerca di migliorarlo continuamente.

G: La realtà sociale cinese è molto complessa per l'immensità del territorio e la quantità della popolazione. Molti contadini si spostano nelle città a lavorare, lasciando gli anziani soli nei villaggi, a volte in città non guadagnano molto, quindi non possono andarli a trovare spesso e neppure aiutarli economicamente, da cui la necessità di permettere loro di godere della pensione.

Ora parleremo nei dettagli di questo argomento.

Il sistema cinese delle assicurazioni di pensione presenta due modelli, urbano e rurale. A partire dalla metà degli anni Ottanta, il governo ha riformato le assicurazioni pensionistiche di base delle imprese, iniziando il modello di accumulo di fondi da parte dello Stato, delle imprese e dei singoli. Nel 2009, è anche iniziata la sperimentazione delle nuove pensioni di anzianità nelle campagne, che integra il pagamento individuale ai sussidi della collettività e del governo.

G: Ciao a tutti, ora continuiamo a parlare dell'invecchiamento della popolazione in Cina.

H: Dal 2005 ad oggi, il governo cinese ha aumentato di ben sette volte i fondi pensione di base delle imprese. Questa politica ha favorito decine di milioni di pensionati, migliorandone la qualità di vita.

G:Bene, infatti il costo della vita nelle città e nelle campagne aumenta sempre più, quindi deve esserci un aumento corrispettivo delle pensioni di base.

H: In merito, Wang Junhua, pensionata, che abita nel quartiere di Babaoshan, a Beijing, è molto emozionata. Ascoltiamo che cosa ci ha detto:

"Quando sono andata in pensione, prendevo solo poco più di 600 yuan al mese, e oggi quasi duemila. Questo mi commuove molto, perché non si tratta solo di me, in tutto il paese ci sono tantissimi pensionati, e se lo Stato avesse aumentato la nostra pensione anche solo di uno yuan, avrebbe spesso moltissimo. Oggi non ci preoccupano più l'alimentazione, l'abbigliamento, la casa e gli spostamenti, tutto va bene."

G, In città la situazione degli anziani è decisamente migliore, specialmente a Beijing e nelle grandi città, ma nelle campagne è diverso.

H: E' vero, la Cina è ancora in via di sviluppo, e ha un'enorme popolazione, quindi deve ancora risolvere molti problemi circa gli anziani. Naturalmente speriamo che sempre più pensionati vivano felici come la signora Wang.

G: Lo spero anch' io.

H: La Cina ha ancora molte esperienze avanzate da apprendere dall'estero, per esempio dall' Italia.

G: A differenza della Cina, in Italia gli anziani hanno tutti una pensione, ma esistono degli altri problemi: anche in Italia il costo della vita aumenta sempre più, specialmente degli affitti e del cibo, per cui si assiste ad un impoverimento generale degli anziani. Inoltre le case di riposo costano molto, e poi bisogna mettersi in lista di attesa per entrare.

H: Quanto alla Cina, per affrontare la sfida dell'invecchiamento, da un lato occorre rafforzare la base materiale delle pensioni, e dall'altro sviluppare i servizi di cura agli anziani

G: E' vero, in Cina il governo ha la capacità economica di farlo, e sta effettivamente impegnandosi a fondo sia per costruire delle case di riposo che nel creare il sistema dell'assistenza domiciliare agli anziani.

H: E' vero, il governo cinese incoraggia lo sviluppo di case di riposo per anziani dotate di tutte le strutture necessarie e con un buon ambiente, in cui gli anziani possano essere ben curati, inoltre sempre più persone accettano una sistemazione del genere.

G: Nonostante gli anziani cinesi abbiano un forte senso della famiglia…. Questa è una prova del cambiamento della situazione sociale in Cina.

H: Esatto. Infatti i cinesi hanno un concetto della famiglia simile a quello degli italiani, ossia sono molto attaccati alla famiglia, per cui, se le condizioni lo permettono, molti anziani preferiscono continuare a vivere a casa.

G: Per molti è possibile, se sono autosufficienti, ma se non lo sono, la cosa diventa difficile.

H: Il governo cinese sta anche promuovendo i servizi domiciliari per gli anziani. Penso che sia il modello preferito da moltissimi anziani cinesi.

G: Come si attuano questi servizi?

H: Sono servizi a livello di quartiere, che integrano secondo le esigenze le risorse disponibili di previdenza sociale, sanità, cultura, affari civili e popolazione.

G: Mi sembra una buona idea assemblare tutte le risorse per risolvere questo problema.

H: Cari amici, un'indagine dimostra che in Cina il 90% degli anziani preferisce continuare a vivere in casa. Per gli anziani cinesi, il conforto spirituale fornito dai figli è un'importante condizione per una vecchiaia felice.

G: So che adesso in Cina si parla spesso di "tornare più spesso a casa a far visita ai genitori".

H: E' vero. Di recente, nella "Bozza di emendamento sulla tutela dei diritti e interessi degli anziani" è stato inserito il contenuto che i figli devono visitare spesso i genitori a casa, il che ha suscitato delle ampie discussioni a livello sociale sulla questione della vita degli anziani.

G:Lo trovo giusto, ma la realtà lavorativa spesso rende impossibile tornare fisicamente a casa. Se si lavora a centinaia o migliaia di km di distanza, tornare costa anche molto. So che nel corso del capodanno lunare cinese, molti operai-contadini non tornano a casa perché non sono in grado di affrontare il lungo viaggio e di offrire del denaro ai genitori e parenti anziani.

H: Questa bozza di emendamento che invita a visitare spesso i genitori riflette la forte concezione della famiglia patriarcale in Cina. In realtà, anche la legge cinese stabilisce il dovere dei figli di occuparsi dei genitori. Il professor Mu Huangzong, del Centro di ricerche sulla popolazione dell'Università di Beijing, afferma:

"Ritengo che questo contenuto debba fare da guida e incoraggiamento, e non da vincolo, invitando i giovani ad occuparsi delle esigenze non solo materiali, ma anche spirituali, affettive e psicologiche degli anziani, il che dimostra la futura direzione delle cure agli anziani ed esprime anche l'appello degli anziani stessi. Da questo punto di vista, è positivo e progressivo."

G: Passando all'Italia, adesso molti giovani continuano a vivere con i genitori, ma solo per problemi economici, anche se vorrebbero andarsene. A volte però lo fanno per abitudine, perché sono serviti e trovano la cosa comoda, il che non è una prova di maturità. E' vero che le famiglie italiane sono unite, però i tempi cambiano, ed a volte non per il meglio.

H: In ogni caso, i giovani vogliono essere felici, e sperano che anche i genitori lo siano…

G: Questo vale per tutto il mondo, naturalmente, ma bisogna darsi da fare per renderlo possibile.

G: Ciao a tutti, ora continueremo a parlare dell'invecchiamento della popolazione in Cina e di come il paese sta cercando di affrontare la questione, per esempio con l'assistenza domiciliare.

H: Secondo me, se si riesce a seguire bene gli anziani a casa, si alleggerisce anche il fardello degli organismi sociali. Solo se l'intera società segue da vicino questo problema, potremo affrontare meglio la sfida dell'invecchiamento della popolazione.

G, Hai ragione.

H: Ora ascoltiamo il contenuto legato all'invecchiamento della popolazione del 12° Piano quinquennale del governo cinese.

"Sarà realizzata la copertura completa del nuovo sistema di assicurazioni di pensione nelle campagne e completato il sistema di assicurazioni di pensione dei lavoratori e dei residenti urbani. Verrà promossa la riforma del sistema di assicurazioni di pensione degli organismi governativi e delle istituzioni, e portato avanti il sistema individuale di assicurazione pensionistica, realizzando il collegamento fra le province."

"Per affrontare attivamente l'invecchiamento della popolazione, occorre privilegiare le funzioni delle famiglie e dei quartieri, sviluppare in modo prioritario i servizi sociali agli anziani, e formare ed ampliare la causa e il settore degli anziani."

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