Il Mausoleo dell'Imperatore Giallo, dove riposa l'avo della cultura umanistica cinese
  2009-07-29 20:31:36  cri

L'iniziatore della cultura umanistica della nazione cinese è l'Imperatore Giallo (Huangdi), di cognome Gongsun e nome Xuanyuan, che iniziò la storia di 5000 anni della civiltà cinese. Oggi visiteremo insieme la sede del suo riposo, il Mausoleo dell'Imperatore Giallo.

Il Mausoleo si trova sul monte Qiaoshan, nel distretto di Huangling, nel nord della provincia dello Shaanxi, è circondato da tre lati dal fiume Ju e occupa una superficie di circa 57 ettari.

L'Imperatore Giallo visse nel Neolitico, circa 5000 anni fa. Secondo la leggenda, il padre fu un capo tribù. Un giorno la madre uscì a passeggiare, quando vide in cielo un lampo bianco-argenteo che la rese incinta. Dopo 24 mesi di gravidanza, il 2 febbraio del calendario lunare del terzo anno questa partorì Huangdi. Appena nato, Huangdi sapeva già parlare. Molto intelligente, a 10 anni iniziò a visitare i monti e fiumi famosi e a 15 fu eletto capo tribù. Dato che la sua tribù aveva come totem il drago, la nazione cinese è stata di seguito chiamata "discendente del drago" e tutti i cinesi in Cina e all'estero si definiscono con orgoglio "figli e nipoti degli imperatori Yandi e Huangdi". Parlando della vita di Huangdi, la guida Zhang Li ci ha illustrato:

"Huangdi ebbe un'infinità di meriti nella sua vita, creando per noi la scrittura, le note musicali, l'agricoltura, la medicina e la bussola. Combattè 53 guerre, annesse la tribù di Yandi, e con questa sconfisse la tribù meridionale di Chiyou, unificando le tre maggiori tribù e tutto il bacino del Fiume Giallo. Fu lui ad iniziare la civiltà di 5000 anni della nazione cinese, quindi è considerato l'avo della civiltà umanistica della nazione cinese."

Sul monte si ergono più di 80 mila millenari cipressi verdeggianti, che formano il maggiore bosco di cipressi della Cina. Sin dall'antichità, i cinesi hanno l'abitudine di piantare cipressi vicino alle tombe e di sacrificare agli antenati, quindi il fitto bosco di cipressi del Mausoleo di Huangdi costituisce una testimonianza dei sacrifici di generazioni di cinesi agli antenati. Secondo la guida Zhang Li:

"Nell' anno 1061, al tempo dei Song Settentrionali, l'imperatore Renzong emanò un decreto, chiedendo ai funzionari locali del distretto di Huangling di piantare cipressi sul monte Qiaoshan, per cui solo quell'anno ne vennero piantati 1415. Nel contempo, scelse tre famiglie fra la popolazione affinchè si prendessero cura dei cipressi, esentandole da tutte le imposte e corvee. Si può dire che siano state le prime guardie forestali professionali nominate dalla parte ufficiale cinese. Attualmente gli antichi cipressi del monte Qiaoshan e il Mausoleo di Huangdi sono protetti in modo ancora migliore, con una squadra professionale di guardie forestali che si prendono cura dei cipressi 24 ore su 24."

Arrivati sulla cima del monte, si vede prima di tutto una stele di pietra accanto alla strada, recante la scritta "Qui tutti i funzionari civili e militari devono scendere da cavallo". Si dice che tutti i funzionari delle varie dinastie venuti a sacrificare a Huangdi dovevano scendere qui da cavallo e andare a piedi fino al Mausoleo in segno di rispetto. A qualche decina di metri a sud del Mausoleo si erge una collinetta di terra. Zhang Li ci ha detto:

"Qui si trova il sito storico dell'altare celeste di Han Wudi, ossia dell'imperatore Liu Che della dinastia Han, vissuto circa 2000 anni fa. Secondo le registrazioni storiche, nell'anno 110 a.C., dopo una spedizione a nord a capo di 180 mila soldati, ritornando nella capitale Chang'an, questi visitò appositamente il Mausoleo di Huangdi per fare un sacrificio. Prima del sacrificio, ordinò ad ogni soldato di portare in una sola notte un sacco di terra e di innalzare un altare alto 13 metri. La mattina successiva, l'imperatore vi salì di persona, sacrificando a Huangdi. Ora l'altare serve ai discendenti per ricordare il passato."

Questa attività di sacrificio è stata quella di maggiore dimensione nella storia cinese. Secondo un detto locale, salendo una volta sull'altare celeste di Hanwu, la vita si allunga di un anno. Avanzando ancora, si arriva al padiglione del sacrificio e alla tomba. L'addetto del Mausoleo Li Huzi sta insegnando alla famiglia della signora Zhang a sacrificare a Huangdi. La signora Zhang, proveniente dalla lontana località di Pingdingshan, nella provincia dello Henan, è venuta qui insieme al marito, al figlio, al fratello e alla sorella. Parlando del sacrificio, il figlio Zhang Shengchao ci ha detto:

"Troviamo che sia nostro dovere sacrificare al nostro antenato. Ne sono orgoglioso. Abitiamo a circa 500 chilometri da qui, ma se si hanno degli obiettivi, la distanza non è un problema."

Lo zio del giovane, Zhang Leizhen, ci ha detto:

"Io sono già venuto, ma loro no. La Cina ha una storia di 5000 anni e i discendenti degli imperatori Yandi e Huangdi devono onorare gli antenati. Questa è la mia quarta visita qui."

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