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Nel 1970, il Brasile si era aggiudicato per sempre la Coppa Rimet, per cui la FIFA doveva creare per forza una nuova coppa, inoltre i Campionati Mondiali di Calcio furono ribattezzati "Coppa del Mondo di Calcio della FIFA".
La decima edizione dei Mondiali si aprì il 13 giugno 1974 a Mannheim, la città tedesca della birra. La manifestazione vide una grande riforma: le finali vennero suddivise in tre fasi, nella prima, le 16 squadre più forti si affrontavano in 4 gironi, le prime due squadre di ogni girone, in totale 8, si affrontavano in due gironi, alla fine, le due prime squadre dei due gironi si affrontavano per la coppa e le due seconde squadre per il terzo e quarto posto. Durante questi Mondiali, la squadra olandese presentò una nuova tattica di attacco e difesa completi, ossia la terza rivoluzione tecnica nella storia del calcio. I giocatori olandesi, capitanati da Cruijff, non avevano più posizioni fisse, ma erano liberi di stare all'attacco o alla difesa, combinandosi in modo tacito, con una migliore coscienza tattica.
Alle ore 16 del 7 luglio 1974, la finale iniziò in un'atmosfera soffocante. La tensione aveva fatto dimenticare agli addetti di sistemare le bandierine d'angolo. La tenace Germania occidentale mantenne sino all'ultimo il risultato di 2:1, conquistando per la seconda volta la coppa. Questa edizione dei Mondiali venne chiamata "degli olandesi". La squadra tedesca aveva conquistato la coppa, ma la nazionale olandese era "la regina senza corona".
L'11º edizione dei Mondiali si tenne nel 1978 in Argentina. Per organizzarla, gli argentini aveva pagato un'enorme prezzo, avendo investito 700 milioni di dollari USA nella costruzione del centro di trasmissione TV a colori, il che permise ad un miliardo e 200 milioni di persone di 96 paesi del mondo di godere in modo chiaro la manifestazione. Dal canto loro, in Cina, i tifosi di Pechino e Shanghai si godettero per la prima volta, da casa, le partite di livello più alto del mondo.
Nella finale, l'Argentina battè l'Olanda, priva di Cruijff, per 3:1, vicendo per la prima volta la coppa. L'Argentina diventò quindi il quinto paese, dopo Uruguay, Italia, Gran Bretagna e Germania occidentale, ad aver conquistato il campionato in casa, e anche il sesto paese campione. Gli argentini, dopo 48 anni di sforzi, avevano finalmente realizzato il sogno di diventare campioni del mondo. Dal canto suo, l'Olanda, arrivò vicinissima alla coppa, mancandola però col rimpianto generale.
Il fascino dei Mondiali si faceva sempre maggiore: 24 squadre parteciparono alle finali della 12°edizione tenutasi in Spagna nel 1982, l'edizione di maggiore dimensione nella storia. Anche la squadra cinese partecipò, ma purtroppo per gli intrighi dei Sauditi, venne battuta dalla Nuova Zelanda, perdendo un'ottima occasione per uscire dall'Asia.
Nella prima fase delle finali, le squadre vennero suddivise in 6 gironi per decidere le prime due che sarebbero entrate nel secondo round. Le 12 squadre partecipanti vennero poi suddivise in 4 gruppi, le prime di tutti i gruppi entravano in semifinale, e le vincitrici gareggiavano per la coppa.
La nazionale italiana, su cui non si riponevano molte superanze, vinse la Polonia con la tattica di difesa del "calcestruzzo", entrando in finale in modo imprevisto. L'Italia diventò così il secondo paese, subito dopo il Brasile, ad aver conquistato per tre volte la coppa del mondo. Il "golden baby" della nazionale italiana Pablito Rossi, con 6 goal e le sue ottime performance, ottenne i due premi per il miglior marcatore ed il miglior sportivo.
Questa edizione dei Mondiali dimostrò appieno che il calcio non era solo più un avvenimento sportivo, ma era ormai strettamente collegato alla politica e all'economia, e che il livello del calcio poteva in un certo senso esprimere il livello generale di un paese. L'Asia, l'Africa ed altri paesi in via di sviluppo, a causa della ripresa economica e della crescita della potenza statale, cominciavano a registrare un rapido sviluppo del calcio, attirando gli sguardi del mondo intero. |
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