He Zhenliang si è impegnato a fondo per aiutare Beijing nel collegamento a livello internazionale durante il processo di candidatura. Non solo ha invitato dall'estero degli esperti per insegnare le esperienze di valorizzazione del mercato olimpico, ed insegnato a tutti a diffondere la concezione delle Olimpiadi tra gli studenti, ma ha anche insegnato personalmente al personale della candidatura a scrivere lettere e documenti secondo la prassi internazionale. Nel CIO, egli si è impegnato a fondo per persuadere gli altri membri ad appoggiare Beijing, visitando in 3 anni i cinque continenti e percorrendo una distanza equivalente a 10 volte la circonferenza del globo. Nonostante la fatica, egli non dimostra alcun rimpianto.
Tuttavia alla fine, per due voti mancanti, Beijing non è riuscita ad ottenere il diritto di organizzazione delle Olimpiadi 2000. He Zhenliang ne fu molto rattristato.
L'anno successivo, egli si ritirò dalla Commissione statale cinese dello sport, andando in pensione, tuttavia la sua vita olimpica è continuata, con una miriade di attività nel CIO. Comunque per lui il problema maggiore era l'organizzazione delle Olimpiadi da parte della Cina.
"Tornando da Montecarlo, ha riflettuto con razionalità sui motivi della sconfitta della nostra candidatura, trovando che il motivo principale era la mancanza di una sufficiente forza generale del paese. Con un po' più di tempo per costruire meglio il paese e stabilire un'immagine migliore a livello internazionale, e candidandoci solo dopo, le nostre possibilità di successo sarebbero state decisamente migliori rispetto al 1993."
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