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"Pace, unità, amicizia, progresso": Le Olimpiadi sono soprattutto uno spirito
2008-08-29 09:40:56 cri    
 
Tu ed io, cuore a cuore, viviamo insieme nel villaggio globale; per un sogno, percorriamo mille chilometri, dandoci appuntamento a Beijing. Gli atleti di più di 200 paesi e regioni del mondo si sono riuniti a Beijing per gareggiare e procedere a scambi di sentimenti. Così il pubblico, provando l'eccitazione e la bellezza delle competizioni sportive, ha anche percepito lo spirito di arricchimento umanistico di cui si fanno carico le Olimpiadi.

La famosa massima del movimento olimpico "più veloce, più alto, più forte", rappresenta in modo concentrato lo spirito del movimento olimpico, incoraggiando gli atleti a sfidare sè stessi per ottenere nuovi progressi e risultati, ed esprimendo ampiamente la ricerca del movimento olimpico di continui progressi, senza mai dirsi soddisfatti.

Durante le Olimpiadi di Beijing, i vari record mondiali ci hanno permesso di percepire la bellezza della ricerca del superamento delle Olimpiadi. Il 16 agosto, nella finale dei 100 metri al "Nido", il campione giamaicano di corsa veloce Usain Bolt è arrivato al traguardo con 9,69 secondi, portando ad un nuovo apice le discussioni sulla velocità finale raggiungibile dall'umanità. Il 17 agosto il nuotatore americano Michael Phelps è salito per l'ottava volta sul podio più alto della premiazione nel "Cubo d'acqua", realizzando il suo sogno di "otto medaglie d'oro" alle Olimpiadi di Beijing. Quando è risuonato l'inno americano, l'intero pubblico si è eccitato, perchè lo spirito di perfezione di Phelps non appartiene solo a lui stesso e agli Usa, ma anche al mondo intero. Da un certo punto di vista, la ricerca della verità, bontà e bellezza dell'umanità è unanime.

Pace, unità, amicizia, progresso, il motto avanzato da Pierre De Coubertin, il padre delle Olimpiadi moderne, è il motto del movimento olimpico, e costituisce non solo il fulcro dello spirito umanistico olimpico, ma anche l'obiettivo comune a cui aspira l'intera umanità. Durante le Olimpiadi di Beijing, numerose scene commoventi ci hanno permesso di percepire la bellezza dello spirito umanistico olimpico.

Il 10 agosto, davanti al podio della premiazione per la pistola da 10 metri, la tiratrice russa Paderina, detentrice della medaglia d'argento, e quella georgiana Nino Salukvadze, detentrice di quella di bronzo, si sono abbracciate e si sono scambiate "il bacio olimpico", mentre nella loro terra natale, Russia e Georgia, erano in corso violenti scontri.

L'Iraq ha ottenuto la qualifica a partecipare alle Olimpiadi di Beijing solo 10 giorni prima dell'apertura, permettendo agli atleti iracheni, anche se in guerra, di non rinunciarvi. Alla loro comparsa durante la cerimonia di apertura, sono stati accolti dai calorosi applausi del pubblico. Come ha detto l'atleta irachena di corsa veloce Dana, non importano i risultati, la cosa più importante è partecipare alle gare in rappresentanza dell'Iraq.

 
   
     
   
 
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