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Lo stesso cielo, lo stesso sogno
2008-08-15 15:26:40 cri    
 

Amici ascoltatori, il motivo che abbiamo appena ascoltato è stato composto da un amico disabile di Beijing per accogliere le Paralimpiadi 2008. Non solo, per dare il benvenuto alle Olimpiadi e Paralimpiadi di Beijing, egli ha anche girato uno speciale documentario con la propria cinepresa. Nel corso della nostra intervista, egli ha detto con umorismo: "Sono il primo non vedente cinese che ha girato un documentario".

Soffro di cataratta congenita. Dopo un'operazione alla retina, e con degli occhiali da più di 1300 gradi, la mia capacità visiva raggiunge gli 0,03 gradi.

Si tratta di Liu Ying, il protagonista del nostro programma odierno, sofferente di cataratta congenita, con una capacità visiva di 0,03 gradi, per cui può vedere solo il profilo delle persone. Penso che come me troverete impossibile che una persona pressochè cieca abbia girato un documentario, perchè tutti sanno che gli occhi sono fattori indispensabili nel corso delle riprese. Con uno spirito dubbioso, ho incontrato Liu Ying ed ho visto il documentario da lui girato e prodotto, "Stesso cielo, stesso sogno". Se non l'avessi visto operare con gli occhi schiacciati sullo schemo del computer, non avrei mai potuto immaginare come un cieco abbia potuto girare e produrre questo documentario. E' stato proprio questo comune disabile a fare una cosa straordinaria che supera le sue capacità. Penso che forse sia stato proprio lo stesso sogno olimpico a indurre Liu Ying a fare questa cosa straordinaria.

Dopo aver capito la sua esperienza, ho espresso una profonda ammirazione per il suo spirito e per la sua iniziativa. Tuttavia questo non vedente pieno di humour mi ha detto di non voler diventare un modello di insegnamento di "sforzi instancabili". Egli afferma di aver girato il documentario per interesse, per registrare le Olimpiadi e per la sua speranza di presentare ai popoli del mondo l'ottimo aspetto dei disabili cinesi contemporanei. Se c'è un altro obiettivo, è la speranza che tutti amino la vita come lui.

Non tutti possono imbattersi nelle Olimpiadi e non tutti i disabili cinesi possono venire a Beijing a filmarle. Come un pechinese, mi sento molto onorato e penso di dover trasmettere questa cultura e civiltà. Ho iniziato le riprese nell'agosto dell'anno scorso, con l'idea di registrare i cambiamenti della città nell'anno del conto alla rovescia.

Parlando della realizzazione del sogno di registrare le Olimpiadi con la cinepresa, Liu Ying ha detto che si deve alla sua passione sin da piccolo per le riprese. Da quando la sua famiglia ha avuto la cinepresa, il padre l'ha incoraggiato a fare delle riprese. Forse per la sua predisposizione per la fotografia, sulla base della sua debole vista e senso della luce, le inquadrature delle opere di Liu Ying sono molto stabili, senza oscillazioni. Una cosa ancora più straordinaria è che sulla base della sua sensazione, riesce a padroneggiare a fondo il contenuto dell'inquadratura. In seguito, con instancabili sforzi, ha anche appreso il montaggio, l'inserimento del sottofondo musicale e la produzione. Il colloquio con lui è rilassante, ma dai nostri scambi, ho capito che per realizzare il suo sogno delle riprese, una persona con una vista così debole come lui ha dovuto impegnarsi molto di più delle persone normali.

Liu Ying ci ha detto di essere stato il primo atleta disabile di Pechino nella disciplina del lancio e di aver partecipato più volte a delle gare interne al paese. Quindi il suo documentario registra principalmente lo sviluppo della causa sportiva dei disabili cinesi.

Per gli amici disabili, il 6 settembre 2007 è stato un giorno felice, perchè mancavano solo 356 giorni all'apertura delle Paralimpiadi di Beijing. Per gli atleti disabili della capitale, è stato un giorno ancora più felice, perché è stata ufficialmente fondata la base di addestramento sportivo dei disabili della città di Beijing.

Nel suo documentario, Liu Ying ha innanzitutto filmato la base statale di allenamento dei disabili, posta nel distretto di Daxing di Beijing, perchè egli trova che la fondazione di questa base sia un evento che rende felici sia lui che tutti gli atleti disabili.

La creazione di questa base è un motivo di gioia e di orgoglio per i disabili. Siamo tutti felici perchè ora abbiamo delle condizioni di addestramento così buone, e degli ottimi allenatori. Comprende delle basi di allenamento in tutte le discipline dei disabili, come gateball per non vedenti, pallacanestro, nuoto, atletica, ecc. Anche le condizioni di alloggio e ristorazione sono ottime.

Ping Yali è una famosa ex atleta disabile cinese. Durante le Paralimpiadi di Los Angeles 1984, ella ha ottenuto la prima medaglia d'oro della Cina nelle Paralimpiadi, permettendo per la prima volta alla bandiera cinese di sventolare sul campo delle gare olimpiche. Molto eccitata per la fondazione della base di addestramento sportivo dei disabili di Beijing, ella ci ha detto:

È un centro di allenamento sportivo e una base di formazione creata per noi disabili. Sono molto orgogliosa di essere qui, perchè questa è la nostra casa. Anche se la decorazione non è lussuosa, c'è tutto il necessario per noi. Ci sono tutti gli impianti avanzati che ho visto negli Usa durante la mia partecipazione alle Paralimpiadi.

I disabili sono una comunità particolare, che spesso consideriamo debole. Tuttavia la storia di oggi mi ha permesso una nuova comprensione di questa comunità: i suoi membri fanno sforzi instancabili, perseguono i loro sogni, amano la vita ed aspirano come noi alle attività sporative. Le Olimpiadi si tengono a Beijing, e molti cinesi dimostrano il loro appoggio alla manifestazione in vari modi. Il protagonista del nostro programma Liu Ying ha registrato col suo obiettivo la sua comprensione ed appoggio allo spirito olimpico, ma non basta, ha anche composto un motivo per le Olimpiadi, intitolato "L'amore parte di qui ". In fine programma, ascoltiamo insieme questo motivo interpretato col cuore.

Dove ogni giorno si alza il sole, là parte la barca dell'amore. Un secolo di speranza si è trasformato nello splendore della vita. Mano nella mano, godiamo insieme la luce del sole.

 
   
     
   
 
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