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Il Centro olimpico della Vela di Qindao
2008-08-11 15:15:49 cri    
 

Il Centro olimpico della barca a vela di Qingdao della 29esima edizione delle Olimpiadi, si trova nel golfo di Fushan a Qingdao nella provincia dello Shandong. Il centro è stato eretto nel sito del vecchio cantiere navale di Beihai, su una superficie totale di circa 45 ettari, di cui 30 di impianti olimpici.

L'intera opera è divisa in due parti, cioè quella terrestre e quella acquatica. Il progetto terrestre comprende principalmente le cinque unità costruttive e gli impianti supplementari, ossia il centro aministrativo, il centro per la gestione delle gare, gli appartamenti degli atleti, il centro degli atleti, il centro dei media e il centro logistico; il progetto acquatico comprende le principali e le secondarie dighe di sbarramento delle maree, i moli, il porto con le mura commemorative delle Olimpiadi e il riadattamento dei frangionde. La superficie del porto circondata dalle mura commemorative delle Olimpiadi, le secondarie dighe di sbarramento delle maree e i moli raggiunge circa 7,5 ettari. Inoltre durante le gare, si aggiungeranno alcuni edifici e impianti provvisori per facilitati e soddisfare oltremodo le esigenze delle gare olimpiche di vela.

Nella progettazione degli stabili e del paesaggio ambientale, la linea guida di tali costruzioni e stata la tutela ambientale e il principio del risparmio energetico. Tutti gli stabili del Centro utilizzano avanzate tecnologie isolanti per la protezione esterna della struttura architettonica tipo: le mura portanti sono costituite da mattoni forati hydite; per le mura esterne e interne degli edifici sono stati usati isolanti termici di alta qualità. Grazie all'elevamento della capacità di conservazione del calore e dell'isolamento termico della struttura esterna, si è diminuita l'uscita e l'entrata del calore, riducendo il riscaldamento e l'uso del sistema di aria condizionata, abbassando efficacemente il consumo energetico, elevando le proprietà energetiche delle strutture architettoniche lo standard costruttivo ha raggiunto il 50 % di risparmio energetico.

Oltre all'ampio utilizzo di nuove risorse energetiche e al risparmio derivato da esse, il Centro olimpico della vela adopera anche adeguati sistemi ecologici per il riciclo dell'acqua di scarto.

Riciclaggio idrico

Il recupero degli scarti idrici urbani è essenziale per il risparmio energetico, per la diminuzione dell'inquinamento idrico, per il miglioramento dell'ambiente biologico, favorendo la diminuzione tra offerta e domanda delle risorse idriche al fine di promuovere uno sviluppo sostenibile dell'economia e della società urbana. Nel Centro, il sistema di recupero degli scarti idrici urbani è un punto chiave dell'utilizzo delle risorse energetiche. All'interno della palestra del Centro, sono state costruite delle condutture urbane per il recupero dell'acqua, risolvendo anche i problemi di irrigazione delle aree verdi e degli autolavaggio; nei principali edifici del villaggio olimpico i servizi sono stati muniti di questo sistema di riclo idrico con un sistema di tubature lungo circa 4200m. Con l'entrata in funzione dello stabilimento per il trattamento idrico di Maidao a Qingdao, appena si avrà la copertura completa, ogni anno si potranno risparmiare 5,7 tonnellate di acqua usata per bagni, per le irrigazioni delle arre verdi e per gli autolavaggio.

I materiali "ecologici" la fanno da "protagonisti"

L'ampio utilizzo dei materiali riciclabilii è la caratteristica essenziale del Centro olimpico della vela. Nel Centro ci sono alcune aree equipaggiate con un sistema supplementare di raccolta dell'acqua piovana utilizzata per l'irrigazione dell'imboschimento. Il Centro promuove attivamente l'uso delle risorse riciclabili.

Nuovo e speciale scivolo

Il scivolo è un canale in cui gli atleti tirano le barche dentro e fuori dall'acqua.

Sono state soddisfatte le richieste della Federazione internazionale della vela che prevedevano una pendenza dello scivolo non inferiore a 1:8 per superare l'elemento sfavorevole della marea nelle coste di Qingdao, facilitandone così l'uso sulla riva dopo le gare. Durante i test del 2006 e del 2007 è stato agevole per gli atleti tirare le barche dentro e fuori dall'acqua.

 
   
     
   
 
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