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Siamo tutti volontari olimpici
2008-08-11 22:40:38 cri    Author: Song
 
Recentemente, camminando per le strade di Pechino, si possono vedere ovunque persone in uniforme col berretto bianco in capo e una scheda appesa al petto. Alcune agitano le bandierine alle fermate degli autobus, guidando i passeggeri a salire con ordine; altre, sotto dei piccoli chioschi, rispondono cordialmente alle domande dei passanti e offrono loro delle bevande rinfrescanti; altre ancora, nei dintorni delle strutture olimpiche, indicano la strada in più lingue agli ospiti stranieri, sorridendo con pazienza. Tutte hanno un appellativo comune: volontario olimpico. Nel programma odierno, ve ne presenteremo alcune.

Al fianco di un distributore di benzina lungo una delle arterie principali di Pechino, si erge un ombrellone bianco-azzurro, simile ad un fiore di loto aperto che porta freschezza nell'arsura estiva. I bordi dell'ombrellone recano impressi alcuni grandi caratteri che significano "volontari della città", e sotto ci sono dei tavolini su cui sono posati materiali e opuscoli di propaganda delle Olimpiadi. Una lavagna bianca accanto è ricoperta di messaggi colorati di augurio scritti dai cittadini, come "Grazie per il vostro lavoro, volontari!", "2008, Forza Pechino!", ecc. All'interno, una serie di visi giovani e sorridenti attirano i passanti. Si tratta di una stazione di volontari della città, che offre ai cittadini servizi di consulenza, informazione, soccorso urgente e traduzione.

Il capo della stazione, Zhang Shuo, studente del secondo anno dell'Istituto di informatica dell'Università dell'Industria e del commercio di Pechino, ci ha detto:

"Faccio il volontario della città dal maggio 2007, quando il lavoro era all'inizio e molti di noi non l'avevano ancora chiaro. I volontari della città sono apparsi in seguito al successo della candidatura di Pechino all'organizzazione delle Olimpiadi. Dopo la conclusione dei Giochi, trasfereremo questo tesoro, ossia i volontari della città e olimpici, al nostro volontariato sociale, così più gente prenderà parte ai servizi volontari di quartiere, quindi è anche una propaganda."

Zhang Shuo ci ha spiegato che le stazioni dei volontari della città si dividono in tre livelli. Quelle di primo livello funzionano dal primo luglio; di secondo dal 20 luglio e di terzo dall'8 agosto, e tutte e tre fino alla fine delle Olimpiadi. La stazione dove lui si trova è di secondo livello.

Egli ci ha indicato una stazione di primo livello accanto ad un incrocio vicino, che abbiamo raggiunto con la sua guida, dotata dello stesso ombrellone bianco-azzurro e degli stessi visi giovani, con una lavagna zeppa di notizie olimpiche e una grande mappa dei trasporti della città. In quel momento i membri della stazione stavano sistemando delle apparecchiature sanitarie e dei farmaci sul tavolo, a disposizione dei passanti.

Il giovane capo, Qian kai, è uno studente dell'Istituto di amministrazione dell'Università dell'Industria e del commercio di Pechino. Pieno di entusiasmo, egli ci ha guidato a visitare la sua stazione.

"Queste sono alcune notizie sulle Olimpiadi del 'Quotidiano della gioventù di Pechino', che offriamo al pubblico; abbiamo anche compilato una mappa semplificata con la posizione delle strutture e impianti olimpici vicini, con la quale, secondo la nostra esperienza, i cittadini capiscono a prima vista. Questa è la nostra lavagna di messaggi 'Pechino sorridente', e qui ci sono le nostre previsioni del tempo, con cui la cittadinanza può ottenere varie informazioni al primo sguardo, ecc."

Qian Kai ci ha detto che i volontari della città sono oltre 400 mila, sparsi in più di 550 stazioni in ogni angolo della zona urbana e periferica della capitale. Lui e i suoi campagni di scuola si sono iscritti, hanno superato gli esami e frequentato il training insieme. Gli esami sono stati molto rigorosi, con due turni di selezione.

Luglio e agosto sono il periodo più caldo a Pechino. Tuttavia, ogni giorno, questi volontari si danno da fare con una temperatura di più di 30 gradi. Cosa pensano di questo lavoro?

"Tutti vogliamo contribuire alle Olimpiadi di Pechino. Come dice lo slogan: partecipo, contribusco e sono felice. Il lavoro è stancante, però lo facciamo volentieri. Nonostante la stanchezza, siamo felici perché almeno contribuiamo alle Olimpiadi."

Nella stazione di primo livello di Qian Kai, ci sono anche degli studenti delle medie con indosso le loro stesse T-shirt bianco-azzurre.

Wang Zhousi è uno studente del secondo anno della scuola media annessa all'Università dell'Industria della Cina settentrionale. Diventare un volontario della città, per lui è stato una vera fortuna.

"Trovo molto significativo poter partecipare alle Olimpiadi e dare qualche contributo all'evento e al pubblico, inoltre è anche un allenamento. I miei genitori mi appoggiano molto e seguono da vicino il mio lavoro, ogni sera tornato a casa, parliamo di quanto ho fatto durante la giornata. Prima di venire qui, abbiamo frequentato dei rigorosi training. "

Zhang Hao, segretario della Lega della gioventù comunista della Scuola professionale superiore di Huangzhuang, è entrato nelle file dei volontari portando i suoi studenti.

"Per questi studenti delle medie e delle superiori, il servizio di volontariato sarà un' ottima integrazione alla loro futura vita all'università e alle superiori. Oltre a studiare delle nozioni fondamentali, entrano più in contatto con la società esterna alla scuola. Fa loro del bene conoscere gente, situazioni e lavori nuovi."

Nell'attivissimo Centro internazionale di broadcasting, all'interno del villaggio olimpico, abbiamo incontrato un altro gruppo di volontari che hanno un appellativo speciale, "volontari operativi specializzati dei media".

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"Mi chiamo Wang Jue, sono uno studente della facoltà di lingue estere dell'Università Qinghua, e in autunno frequenterò il terzo anno. Ora faccio il volontario alla reception del Centro internazionale di broadcasting. Il nostro lavoro quotidiano è di due tipi: rispondere alle domande dei giornalisti, indicando loro le direzioni ed aiutandoli a risolvere i vari problemi; inoltre siamo di pattuglia a sorvegliare ai piani. Visto che le strutture non sono ancora entrate ufficialmente in funzione, come pure il sistema di computer, l'obiettivo della nostra ronda sono i controlli della pulizia e di altri aspetti."

Wang Jue ha osservato che l'Università Qinghua ha una tradizione, ossia una volta entrati, tutti gli studenti diventano automaticamente membri della "squadra della bauhinia", in cui si fanno diversi lavori di volontariato, accumulando delle ore. Solo dopo aver raggiunto un certo numero di ore, si è idonei a diventare volontari olimpici.

Su un sentiero ombreggiato dagli alberi, arriva un gruppo di donne anziane con la fascia rossa al braccio e delle T-shirt bianche, in servizio di pattuglia: sono volontarie della sicurezza della capitale. La sessantaquattrenne Shi Yanmei è un'operaia in pensione. Ella ci ha detto di fare la volontaria da anni, e che era un suo sogno pluriennale l'essere scelta come volontaria olimpica.

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"In migliaia di anni, è la prima volta che il nostro paese tiene le Olimpiadi, a dire la verità, noi anziane siamo felicissime di fare qualcosa per il paese. Siamo responsabili della sicurezza, in coordinamento con la questura, per controllare la sicurezza sociale."

In questa consistente squadra di volontari olimpici, abbiamo anche incontrato parecchi volontari che offrono servizi speciali. Il direttore della sezione tedesca di RCI Sun Jingli è uno di loro.

"Il nostro appellativo completo è: volontari per le chiamate telefoniche urgenti 120 in lingue estive . Sono il primo ad essermi iscritto nella seconda metà del 2007, quando è iniziato il reclutamento, spinto soprattutto dalla flessibilità dell'orario, visto che durante le Olimpiadi anch'io sarò impegnatissimo. Inoltre ho qualche nozione di medicina, che potrò valorizzare."

Sun Jingli ci ha detto che il suo metodo di lavoro è molto speciale: non occorre andare in ufficio, ma tramite il cellulare si effettuano delle comunicazioni a tre: malato, pronto soccorso e volontario. Per un tipo occupato come lui, questo metodo è del tutto fattibile.

Accanto a noi, ci sono ancora molte altre persone che non hanno potuto diventare volontari olimpici, che però affermano che far bene il loro lavoro costituisce il massimo sostegno alle Olimpiadi. Come elementi della società, anche senza il totolo di volontari olimpici, contribuiranno alle Olimpiadi sui rispettivi posti di lavoro!

Dal 1980, quando è apparso il primo vero e proprio gruppo di volontari alle Olimpiadi invernali di Lake Placid, ai Giochi di Barcellona del 1992, quando la concezione di volontariato è stata ufficialmente definita, in più di 20 anni numerosi volontari olimpici hanno contribuito con le loro forze alla riuscita organizzazione delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi. Durante i Giochi olimpici e paralimpici di Pechino 2008, 100 mila volontari delle gare serviranno direttamente gli eventi, 400 mila volontari della città offriranno servizi di consulenza, informazione, traduzione e soccorso urgente nella città e nei dintorni delle strutture sportive, mentre un milione di volontari sociali svolgeranno servizi nei quartieri e nelle circoscrizioni della capitale.

 
   
     
   
 
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