Con agosto alle porte, le Olimpiadi di Pechino si avvicinano, per tanto, anche gli atleti messicani si stanno impegnando attivamente nella preparazione dei giochi. Giorni fa, la nazionale di tuffo messicana ha organizzato una gara dimostrativa a Città del Messico. Nella capitale, più di 5000 cittadini hanno partecipato a quest'iniziativa intitolata: "Suscitare l'entusiasmo olimpico", al fine di incitare gli atleti in procinto di partire per Pechino.
Una ragazza in costume azzurro è saltata con leggerezza dalla piattaforma di 10 metri, dopo alcuni movimenti fluidi e aggraziati è entrata in acqua tra gli spruzzi e tra l'esultanza dei numerosi spettatori. Questa ragazza, Paola Espinosa, è la "principessa dei tuffi messicana", ritenuta dai suoi connazionali la più titolata nel vincere una medaglia ai giochi di Pechino.
Durante l'intervista, Paola ha detto delle sue speranze olimpiche:
"Mi alleno sempre intensamente, così arriverò alle Olimpiadi di Pechino in ottima condizione. I tuffatori cinesi sono forti e in più giocano in casa, la competizione sarà intesa, ma sono fiduciosa del mio impegno e della mia allenatrice. Spero di ottenere buoni risultati, ma sogno sempre di vincere una medaglia d'oro olimpica, lo so, sarà difficile, ma farò del mio meglio".
L'allenatrice menzionata da Paola è cinese, si chiama Ma Jin. Da cinque anni è allenatrice di tuffi in Messico ed ha gia formato alcuni tra i migliori tuffatori messicani. Negli ultimi anni ha portato gli atleti messicani nelle varie gare mondiali vincendo numerose medaglie. Lei, un allenatore all'estero, dallo scoglio linguistico iniziale ad oggi, è diventata un'ottima insegnanete e amica degli atleti messicani. Questi i suoi profondi sentimenti:
"Credo che la conferma degli atleti sia la cosa più importante. Attraverso la lingua insegno le mie conoscenze a loro necessarie, ma è anche importante far comprendere le mie intenzioni. Spero che tramite il mio lavoro gli atleti messicani potranno valorizzare il proprio livello nelle gare."
Tra i paesi latino-americani il Messico è molto competitivo in vari sport ed ha le capacità per vincere alcune medaglie olimpiche come nel tarkwondo, tuffi, sollevamento pesi, marcia, ippica, ecc. ma le maggiori speranze sono riposte nei tuffi. Il capo della delegazione olimpica messicana Carlos Padilla Becerra ci ha detto:
"Il Messico progetta di inviare 110 atleti da iscrivere alle discipline individuali e 40 alle discipline collettive come calcio, baseball ecc., dunque si prevede che circa 150 atleti messicani parteciperanno a quest'edizione delle Olimpiadi. Inoltre, 50 tra allenatori, medici e responsabili delle organiziazzioni si recheranno anche loro in Cina. Il nostro obiettivo è chiaro, speriamo che i nostri 15 migliori atleti entrino nelle finali di 7 o 9 discipline. Nelle finali olimpiche esistono sempre tanti imprevisti, quindi è difficile fare un pronostico; cercheremo, comunque, di far entrare questi atleti in finale".
Molti tuffatori messicani si sono già recati più volte in Cina per delle gare o allenamenti. Paola ha avuto un'ottima impressione della struttura dove si svolgeranno le gare in acqua, il cosidetto "Cubo d'Acqua" ed ha fatto le sue più sincere felicitazioni per gli imminenti Giochi di Pechino:
"A febbraio scorso ho partecipato alla Coppa mondiale di tuffi nel "Cubo d'acqua", è grande, bellisssimo e molto diverso da tutte le altre strutture che avevo visto. É veramente una meraviglia e ci andrò fra poco, non vedo l'ora. Sono convinta che le Olimpiadi in Cina saranno organizzate bene, poiché la Cina ha sempre un'alta considerazione per gli atleti e i turisti stranieri. Credo che gli imminenti giochi saranno pieni di sentimento e la Cina è in grado di offrire agli atleti di tutto il mondo ottimi requisiti agonistici".
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