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Nel nome delle Olimpiadi, Pechino abbraccia il mondo
2008-05-08 15:46:14 cri    
 

Sulla strada della staffetta globale della torcia olimpica, non sono mancati la gioia, le lacrime e gli applausi, e purtroppo anche "rumori" non armoniosi, con addirittura dei tentativi di ostacolare e sabotare la staffetta. Tuttavia i giornalisti della nostra Radio hanno sentito un commento positivo, ossia molti ritengono che il maggiore risultato della staffetta della torcia olimpica sia stato l'unire fra loro i cinesi sparsi in tutto il mondo

Questa è una realtà che abbiamo visto con i nostri occhi. Sia a Dar es Salaam, nella lontana Africa, che nei vicini Giappone e Corea del Sud, i cinesi d'oltremare e gli studenti cinesi hanno colmato di colori cinesi ogni strada percorsa della staffetta. Nella Chinatown di Londra, molti cinesi hanno issato le grandi bandiere tradizionali che invocano la pioggia ed il vento propizi, facendo sbiadire gli slogan che non dovevano apparire e che distruggevano l'atmosfera festiva. Sempre a Londra a Trafalgar Square, di fronte alle sfide delle forze anti-cinesi, un gran numero di studenti cinesi hanno mantenuto l'autocontrollo, intonando l'inno nazionale per rispondere a questo "rumore", che così risultava sempre più debole. Al centro del South Bank di Londra, abbiamo visto due donne cinesi avvicinarsi con coraggio al pubblico inglese ignaro della verità, chiedendo loro di informarsi sulla storia del Tibet. Al municipio di Parigi, l' autista cinese del nostro automezzo, ormai da tempo con la nazionalità francese, quando la fiamma olimpica è stata trattata in modo ingiusto, ha gridato ai media francesi sul posto: "Non capite affatto cosa siano i veri diritti umani!" Un amico che vive da anni negli Usa ci ha detto che molti suoi conoscenti sono andati a San Francisco ad accogliere la fiaccola, impedendo al "rumore" di occupare tutto lo spazio. A Canberra, Nagano, Seoul, le bandiere nazionali a 5 stelle comparse sulle strade della staffetta parlano tutte di una solidarietà fra i cinesi mai vista nella storia.

Lungo il percorso della staffetta, le grida gioiose sono diventate il motivo conduttore in ogni città:

"Forza Cina!"

Questo canto ha occupato la maggior parte dello spazio:

" Sventola la bandiera rossa..."

Ogni volta che si trova immerso in un simile mare di folla, ogni cinese non può non eccitarsi e piangere a calde lacrime. Tuttavia quando sospiriamo per questa straordinaria solidarietà della nazione cinese, quel "rumore" ricomincia a macchiare il "nazionalismo" della Cina, accusandola di "policizzare le Olimpiadi". Tuttavia noi abbiamo trovato prove contrarie nei giovani cinesi che facevano il tifo per la sacra fiamma per le strade: il 27 aprile nel Parco olimpico di Seoul, punto di partenza della staffetta, sotto la Porta della pace mondiale, abbiamo chiesto ad uno studente cinese: oggi che slogan avete intonato di più? Egli ha risposto:

"Forza Cina, Beijing e Olimpiadi!"

Il 26 aprile a Nagano, in Giappone, abbiamo sentito che gli studenti cinesi gridavano "Lunga vita alle Olimpiadi, lunga vita alla pace", nonché "La bandiera a 5 anelli di Beijing è la bandiera a 5 anelli del mondo". Lo studente inventore di questo slogan ci ha detto che ad ispirarlo è stata la sua consapevolezza che i Giochi Olimpici appartengono a tutto il mondo, quindi otterranno il sostegno dei loro amanti di tutto il mondo.

Un giorno prima a Canberra, di fronte alle provocazioni degli indipendentisti tibetani, uno studente cinese ha espresso la sua opinione ai media australiani sul posto:

"Le Olimpiadi non devono essere collegate alla politica. Noi non discutiamo problemi politici nelle sedi collegate alle Olimpiadi."

Alla conclusione della 17 tappa della staffetta della fiaccola olimpica, le esclamazioni più frequenti che abbiamo sentito sono state:

"Forza Olimpiadi, forza Beijing!!!"

Sentito questo, abbiamo un'unica sensazione: nel nome delle Olimpiadi, i cinesi hanno già aperto le braccia per abbracciare il mondo. E' patriottismo, ma dimostra soprattutto che lo spirito olimpico è ormai penetrato nel cuore di ogni cinese.

Amici ascoltatori oggi mancano 100 giorni all'apertura delle Olimpiadi di Pechino. Per l'occasione nello Stadio dei lavoratori di Pechino si è tenuta una serata in cui cittadini della capitale hanno cantato per accogliere l'avvicinarsi delle Olimpiadi di Pechino. Di seguito vi trasmettiamo il motivo condutture delle attività celebrative della giornata, intitolato "Benvenuti a Pechino". Il testo dice fra l'altro:

"La porta della mia famiglia è sempre aperta per accogliervi... benvenuti a Pechino! Con il proprio sogno, ognuno può diventare grande; solo con il coraggio si possono realizzare miracoli!"

 
   
     
   
 
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