Tiro con l'arco
Nella competizione, gli arcieri, devono colpire più vicino possibile al centro, un bersaglio posto ad una data distanza. Esistono varie distanze, numero di frecce a disposizione, tipo di bersaglio, e specifiche regole, in virtù delle svariate discipline riconosciute dalla federazione. Alle olimpiadi, gli arcieri, tirano un totale di 144 frecce a 4 diverse distanze. I 64 migliori arcieri si confrontano con 3 sequenze da 6 frecce. I migliori 8 vanno in finale dove si affrontano uno ad uno con 4 sequenze di 3 frecce. La sfida per la medaglia d'oro prevede il lancio a turno di 4 sequenze da 3 frecce.
Tiro a segno
Il tiro a segno prevede tre specialità:doppietta: nella quale il tiratore utilizza l'arma per colpire in volo dei piattelli di forma circolare. Il numero dei piattelli, dei concorrenti e delle modalità variano a seconda dell'evento;carabina: lo scopo del tiratore è colpire il maggior numero di volte, e quanto più vicino possibile, il centro di un bersaglio. I tiratori sono divisi per categorie in virtù del calibro utilizzato;pistola: lo scopo della disciplina è il medesimo della carabina. L'arma dev'essere tenuta con una mano, a braccio teso. Vi sono diverse categorie in virtù del numero di colpi e della distanza dal bersaglio.
Lezioni di tiro
1. Rispetto al bersaglio (fig.1) assumere la posizione illustrata alla fig.2. E' la posizione definita "a squadra", cioè con i piedi e le spalle allineati verso il bersaglio, in modo da evitare qualsiasi rotazione del busto. I piedi vanno mantenuti grossomodo distanziati fra loro quanto la larghezza delle spalle. Corpo eretto senza ondeggiamenti vari.
2. Incoccare la freccia sulla corda dell'arco in modo che la "penna indice" (di norma è la penna indicata con un colore diverso rispetto le altre due penne) venga a trovarsi ad angolo retto rispetto alla corda, come illustrato dalla fig.3.
3. Agganciare le tre dita della mano destra (sinistra per i mancini) sulla corda (sulla prima falange dell'indice, medio e anulare) , con dorso della mano e polso allineati, come illustrato dalla fig.4. Tenere l'indice e il medio leggermente distanziati (un paio di millimetri) dalla cocca della freccia. Usare una patelletta per proteggere le dita.
4. Sistemare la mano sinistra (destra per i mancini) nell'impugnatura dell'arco, come illustrato nelle figg.5 e 6.
5. Predisporsi, quindi, in allineamento verso il bersaglio con arco sollevato e leggera trazione della corda (pre-trazione), come illustrato nella fig.7 .Spalle allineate in modo naturale.
6. Tendere l'arco (trazione) in allineamento con il bresaglio estendendo il braccio sinistro verso il centro del bresaglio stesso e portando il braccio e la mano destra verso la posizione di ancoraggio, come illustrato dalla fig.8. Come si potrà notare, "l'ancoraggio" è costituito dal contatto di tre punti: corda appoggiata sul naso e sul mento e bordo della mandibola che appoggia sulla superficie superiore del dito indice. La posizione di arrivo sarà quella illustrata dalla fig.9.
7. Mirare, cioè sovrapporre lo spillo del mirino al centro del bersaglio e contemporaneamente contrarre i muscoli della schiena al fine di perfezionare il lavoro di trazione o, perlomeno, mantenerlo.
8. Continuare a mirare e contemporaneamente rilassare le dita che trattengono la corda, mantenendo invariato il resto della posizione. Questa fase si chiama "rilascio della corda", quella cioè che consente alla freccia di partire e volare verso il centro del bersaglio. Mantenere la posizione precedentemente assunta per altri due o tre secondi, o comunque fino all'arrivo della freccia sul bersaglio, come da fig.10.
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