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"La primavera italiana", un nuovo apogeo dell'Anno dell'Italia in Cina 2006
2006-11-17 13:15:23 cri

State ascoltando Radio Cina Internazionale, amici ascoltatori, ben ritrovati! sono Jin Jing, oggi vi trasmetteremo la terza puntata della serie "L'Anno dell'Italia in Cina 2006"?"Primavera italiana". Inanzitutto vi presenteremo l'ospite speciale di oggi, la nostra esperta italiana Viera.

(Audio)

Jin: Ciao, Viera!

Viera: Hi, Jing. Sai, recentemente ho partecipato ad alcune iniziative dell'Anno dell'Italia in Cina, che sono state molto interessanti. Nell'odierno programma, condivideremo con i nostri amici ascoltatori quello che abbiamo vissuto.

Jing: Certamente. La primavera di Pechino costituisce l'alta stagione di spettacoli ed eventi artistici. Il 17 maggio a Pechino, l'Ambascita italiana in Cina ed il Ministero della Cultura cinese hanno tenuto una conferenza stampa congiunta sulla serie di iniziative per la primavera e l'estate dell'Anno dell'Italia in Cina intitolata la "Primavera italiana". Per l'occasione, l'ambasciatore italiano in Cina Menegatti ha illustrato le principali attività della prossima fase.

(registrazione 1, il discorso di Menegatti)

Ambasciatore Menegatti: Gentili signore, gentili signori, amici della stampa, signori direttore generale delle varie istituzioni culturali cinesi, signor direttore generale del Ministero della Cultura Cinese signor Pu Tong, grazie per essere venuti.

Vorrei cominciare con le parole con cui il presidente del Consiglio italiano professor Prodi indirizzandosi al primo ministro cinese signor Wen Jiabao, ha detto e scritto: "l'Italia ha voluto dedicare il 2006 alla Cina, è la testimonianza di un impegno che intendo ora assumere ed onorare con convinzione."

Io ho sempre sostenuto fin dal primo giorno che due paesi di plurimillenaria cultura come la Cina e l'Italia hanno bisogno dell' anno d'Italia in Cina e di un anno di Cina in Italia, il nostro è un dialogo che attraversa i secoli e il futuro deve essere altrettanto importante, direi infinitamente più importante che non il presente, quello che facciamo quest'anno è solo la promessa di quello che intendiamo fare nei prossimi anni.

Oggi verranno presentate le maggiori iniziative di questa stagione, cioè primavera ed estate, mostre prestigiose, pièce teatrali concerti spettacoli di danza, ad accompagnare tali manifestazioni il lancio ufficiale anche di "Scatta l'Italia", concorso di fotografia organizzato in collaborazione con la Camera di Commercio Italiano in Cina riservato ai cittadini cinesi, le foto sull'Italia diventeranno una mostra ed un libro, in palio ci sono bellissimi premi, effettivamente sono premi straordinari, quindi immagino che vi sarà un largo afflusso di partecipanti, sono premi talmente interessanti che ho già pensatoi addirittura di vincerne uno io stesso. Ed è per me quest''occasione per ringraziare tutti gli sponsor che hanno contribuito a questa iniziativa e mi auguro che le aziende presenti molte altre sostengano con sempre maggior convinzione questo nostro sforzo nell'interesse comune, che quello è una più larga amicizia prima di tutto, una migliore conoscenza, una più larga amicizia, ed una maggior cooperazione tra i nostri due paesi di Italia e Cina. Grazie.

Jing: Viera, giorni fa ho assistito presso il Teatro di Tiaoqiao alla classica commedia estemporanea "Arlecchino servitore di due padroni" del Teatro Piccolo di Milano. Gli stupendi costumi degli attori, i loro movimenti stravaganti, i dialoghi in lingua italiana, la scenografia in stile europeo e le musiche italiane hanno permesso agli spettatori della capitale di percepire il fascino dell'originale teatro italiano dalla storia di 59 anni. Viera, ti faccio ascoltare una registrazione che ho effettuato sul posto, così puoi assaporare l'atmosfera che c'era durante lo spettacolo.

(registrazione 2, inserire la musica)

Viera: Sicuramente sarà stato molto bello. Quando ero in Italia anch'io ho assistito allo spettacolo. Sai? L'attore che recita la parte dell'Arlecchino è Ferruccio Soleri, 76 anni, ed è dal 1953 che interpreta questo ruolo. Fino ad oggi egli ha già recitato in oltre 2000 rappresentazioni dell' "Arlecchino servitore di due padroni", è davvero un grande attore.

Jing: Lo sapevo. Nello spettacolo a cui sono stata Soleri recita la parte di un servitore di due padroni, ha una voce piena di entusiasimo ed i suoi movimenti sono contagiosi. Sul palcoscenico è molto vivace, talvolta corre, talvolta saltella, sembra un giovane diciottenne. In particolare, durante il secondo atto, si cimenta anche in un'acrobazia per servire i piatti. Dato che egli indossa una maschera per l'intero spettacolo, la maggior parte degli spettatori non possono credere al fatto che Soleri sia un attore di veneranda età. Nel 2002, quando è venuto per la prima volta in Cina, mi aveva già concesso un'intervista, e quest'anno ho avuto la fortuna di potergli porre in via speciale qualche altra domanda. A mio parere, lui è un bravo attore, di poche parole e molti fatti.

Viera: Ottimo, ho proprio voglia di sentire cosa ti ha detto!

Jing: Va bene. Nel 2002, c'è stata la prima manifestazione in Cina dell'Arlecchino, ho intervistato Ferruccio Soleri. Questa volta, dopo averlo rivisto, mi sembra che è ancora così arzillo e vegeto, ed è molto gentile, ed ho avuto la sensazione di rivedere un vecchio amico. Per l'odierno programma ho predisposto per te e gli amici ascoltatori due registrazioni, una dell'intervista del 2002 e l'altra di quella di quest'anno. Adesso andiamo quindi a conoscere insieme Ferruccio Soleri, l'Arlecchino.

(registrazione 3, inserire le due interviste)

(del 2006)

1. Mi ricordo ancora quell'intervista che ho fatto tre anni fa con Lei, si trattava della sua prima manifestazione qui a Pechino ed era molto bella. Questa volta quale sorpresa ci porta?

F.S: Sopresa no, sono cambiati solo due attori nello spettacolo, quindi di sorprese importanti non ce ne sono.

2. Personalmente, vorrei sapere, per raggiungere i virtuosismi verbali e l'acrobazia in questa piecé teatrale, Lei quali esercizi ha fatto e come l'ha fatti?

F.S: Io per mantenere il corpo agile, per fare più o meno tutte le cose, faccio degli stretching cinquanta minuti ogni giorno, cioè allungamenti dei muscoli per sciogliere le articolazioni, e per il fiato faccio tante scale, tanti gradini di scale, faccio sei piani tre volte al giorno, su e giù abbastanza velocemente.

Giornalista: Questo è difficile per Lei?

F.S: No, ormai sono abituato, sono tanti anni che lo faccio, ogni giorno, meno i giorni dello spettacolo, se ho tempo sufficiente faccio stretching. All'interno dello spettacolo è un po' cambiata la scenografia, è diversa, perché abbiamo pensato, siccome ha avuto tanto successo, tutti ci vogliono un po' dappertutto, allora per poter andare anche eventualmente in teatri non troppo grandi, abbiamo fatto una scenografia più piccola, c'è una pedana, dove noi recitiamo l'Arlecchino, servitore di due padroni di Goldoni, e ai lati c'è la vita dei comici, come c'era nelle altre edizioni, quando siamo venuti qua, però la scenografia è un po' cambiata, ma lo spettacolo no, più o meno è lo stesso. Questa è l'undicesima edizione.

3. Cosa ha fatto in questi tre anni sin dal 2002?

F.S: Ho fatto quasi sempre l'Arlecchino, anche altri spettacoli, ma quasi sempre l'Arlecchino, perché lo vogliono tutti, è un grande successo, quindi giriamo molto, sia in Italia che all'estero.

Quindi Lei è sempre in turneé in tutto il mondo?

Sì, e le ultime sono state lunghissime, quasi di due mesi negli USA, poi in Romania, poi andremo in Turchia dopo gli spettacoli qui a Pechino.

Giornalista: Sempre in italiano?

F.S: Sempre in italiano, con le didascalie con le traduzioni per gli stranieri.

4. L'altra volta Lei mi ha detto che nella vita reale, Lei è molto diverso dall'Arlecchino, e questo è solo il suo lavoro, ma penso che questa parte sia molto importante per Lei, quindi nella sua mente e nella sua vita, che ruolo esercita questa parte di Arlecchino?

F.S: E' un ruolo che mi ha dato tanta soddisfazione, tanto successo, tanti applausi, percui sono felice e contento, oltre tutto mi permette di mantenermi fisicamente abbastanza agile ancora, quindi mi sembra bene.

Lei ama questa parte?

Sì molto.

5. Ritornato in Cina dopo tre anni, quali sono le sue impressioni diverse dall'altra volta?

F.S: Beh, mi sembra che la città sia più o meno la stessa, forse ci sono un po' di più automobili, più macchine, più movimento, più gente, però mi sembra più o meno la stessa, insomma si è sviluppata un po' di più col tempo. La gente è sempre simpatica e gentile.

6. Alla fine Lei può salutare un po' i nostri ascoltatori?

F.S: Certo, io allora li saluto, spero che veniate in molti a vedere lo spettacolo, perché è uno spettacolo molto bello e molto divertente, e spero di ritornare presto in Cina.

Viera: Jing, ti ringrazio molto per averci presentato uno straordinario programma. Ora vorrei presentare anch'io un'importante mostra a Pechino, ossia "La mostra scientifica tecnologica di Leonardo da Vinci ? le conoscenze su Leonardo da un altro punto di vista" che sarà installata per due mesi, ovvero dal 20 maggio al 30 luglio, presso il Museo della Storia Naturale di Pechino. Leonardo da Vinci, grande maestro delle varie espressioni dell'Arte, scienziato del rinascimento italiano, rappresentante dell'epoca rinascimentale, unico nella sua maestrìa, un inventore pieno di intelligenza ed entusiasmo. L'esibizione esporrà al pubblico 25 modelli fabbricati secondo i progetti di Leonardo, 34 progetti manoscritti e 4 programmi illustrativi multimediali che mirano a presentare al pubblico un nuovo e completo panorama del rinascimento. La mostra dimostra alla gente i notevoli risultati di Leonardo nel settore scientifico, tecnologico e altri aspetti della sua vita straordinaria.

Jing: sembra ottimo, possiamo vedere i risultati tecno-scientifici di Leonardo da Vinci,così poco conosciuti dalla gente. Andrò di certo quando ho un po' di tempo.

Viera: Ora vi trasmetteremo un servizio che io ed il nostro corrispondente Yin Xin abbiamo reddattato a voi. Nel programma di oggi vi presenterò per l'appunto questa mostra, così da darvi l'infarinatura necessaria per essere pronti a quest'evento eccezionale:

Tre giorni prima dell'apertura della mostra di Leonardo da Vinci, a Pechino è stata proiettata la prima del film americano "Il Codice da Vinci" girato sulla base del romanzo omonimo di Dan Brown. Il maestro rinascimentale riesce ancora dopo oltre cinque secoli ad attirare l'attenzione della gente. Il direttore del Museo della Storia Scientifica di Firenze Paolo Galluzzi ha detto al giornalista di aver letto "Il Codice da Vinci", tuttavia secondo lui Dan Brown è uno scrittore che ha creato un altro Leonardo secondo la propria fantasia, mentre la mostra ci dimostra il vero Leonardo nel suo contesto storico. Egli ha detto:

(reg 4, Paolo Galluzzi)

"La mostra costituisce un'importante attività della "Settimana tecnico-scientifica di Pechino 2006", in Cina è ben nota l'identità di Leonardo pittore, mentre la mostra ha preso il nome "La conoscenza su Leonardo da un altro punto di vista", cioè una presentazione dell'intelligenza creativa di Leonardo, di un inventore. Tutto ciò corrisponde perfettamente al tema della "Settimana tecnico-scientifica di Pechino", ossia "Costruiamo insieme un paese creativo". Il direttore del Museo della Storia naturale di Pechino, organizzatore cinese della mostra, Li Chengsen ha detto al giornalista:

(reg.5, Li Chengsen)

"Leonardo da Vinci è un artista, in particolare un pittore. Lo sanno tutti. Tuttavia la sua vita è ricca di valore scientifico. Nelle ricerche tecnico-scientifiche ha ottenuto notevoli risultati, la maggior parte dei quali non è stata pubblicata, la gente del suo tempo lo sapeva. Fortunatamente un terzo dei suoi risultati è stato conservarto fino ad oggi, e noi ci siamo resi conto che il valore dei suoi risultati tecnico-scientifici non è inferiore a quello artistico. In Cina, personalmente quando parliamo di Leonardo da Vinci, la prima cosa che mi viene in mente è la 'Gioconda' e il 'Cenacolo', senza ricordare molti dei suoi successi tecnico-scientifici. Quindi quando l'ho scoperto durante la mia visita in Italia, pensavo opportuno presentare al pubblico questo aspetto di Leonardo. Tra le attività importanti dell'Anno dell'Italia in Cina 2006, c'è una mostra artistica della pittura rinascimentale italiana e una mostra tecnico-scientifica di Leonardo da Vinci. Attualmente stiamo discutendo con la parte italiana per vedere se sarà possibile portare anche la cultura cinese in Italia."

Infatti, gli scambi culturali e tecnico-scientifici tra Cina e Italia continuano a rafforzarsi. L'addetto scientifico e tecnologico dell'Ambasciata italiana a Pechino Roberto Coisson ha presenziato alla cerimonia inaugurale, e ci ha illustrato la sua sensazione sulla mostra e la situazione generale degli scambi tecnico-scientifici tra i due paesi, egli ha detto:

(reg 6, Roberto)

"Il pomeriggio del 20 maggio, dopo l'inaugurazione della mostra, il giornalista è arrivato al Museo della Storia Naturale di Pechino. Entrato nella sala d'esposizione, la prima cosa che si vede subito è una riproduzione del dipinto "Santa Madre con il bambino"di Leonardo da Vinci. I visitatori erano numerosi, genitori con i figli, anziani e giovani. Davanti ai modelli esposti la gente esprimeva la loro sorpresa e scattava numerose foto. Molti modelli si possono manovrare e parecchi computer multimediali attirano la curiosità dei ragazzi. Entro un quarto d'ora, una decina di visitatori ha espresso le proprie sensazioni. Lin Hongbo, appena visitato la mostra, ci ha detto:

(reg 7, Lin)

"Penso che Dio abbia creato un genio per ispirare la gente. Questa la mia sensazione sulla mostra. Sono uno studente di scienze meccaniche, e amo molto l'arte, talvolta suono il pianoforte e dipingo. Secondo me, alcuni ricercano la perfezione e la complessità degli organi meccanici, altri ricercano la bellezza dell'arte. Diversamente da questi, Leonardo ha integrato perfettamente il sistema meccanico e l'arte, è un vero genio universale."

Jing: Cara Viera, dopo questi assaggi della commedia teatrale e della mostra, ora fissiamo lo sguardo su di un'iniziativa sportiva.

Viera: Bene! Le Olimpiadi invernali di Torino hanno alimentato l'entusiamo degli italiani e del mondo nei confronti dello sport. In cosa consiste l'attività di cui vuoi parlarmi?

Jing: Forse è difficile per te indovinarla. È la compagnia italiana di danza atletica Kataklò. Il 19 maggio presso il Teatro della Salone per l'esposizione di Pechino, i Kataklò hanno dato uno spettacolo intitolato "Fair Play".

Viera: Di che tipo di danza atletica si tratta?

Jing: Il termine Kataklò deriva dal greco e significa: ''io ballo piegandomi e contorcendomi". La compagnia di danza moderna è composta da un gruppo di ex ginnasti ed atleti di livello olimpionico che hanno ottenuto medaglie.

Nel 1996, i Kataklò hanno interpretato per la prima volta lo spettacolo "Fair Play" a Milano.

Dopo il grande successo, la compagnia ha portato lo spettacolo Kataklò nei teatri di tutto il mondo, ed anche a Sidney in occasione delle Olimpiadi e a Parigi per i Mondali di Calcio Francia '98.

Nel 2006 la compagnia ha partecipato alla cerimonia d'apertura dei Giochi Olimpici invernali di Torino.

Adesso lasciamo che la ballerina della Compagnia di danza Kataklò Valentina Marino illustri brevimente agli amici ascoltatori lo spettacolo "Fair Play".

(registrazione 5, Valentina, inserire la musica)

" Sono Valentina Marino, e faccio parte dei Kataklò dal 2000. Dopo aver smesso di fare in ginnastica, sentivo il desiderio di continuare ad esprimere qualcosa con il mio corpo, utilizzando le mie capacità, ovvero quello che ho imparato in diversi anni in ginnastica.

"Fair Play" è il primo spettacolo della compagnia, parla dello sport, ed è costituito da circa 23 quadri, ognuno dei quali descrive uno sport diverso, dalla pallacanestro, la scherma, al tennis, e così via)

Viera: Non è che io sia molto interessata alle notizie sportive, ma ho visito la Cerimonia d'inaugurazione dei Giochi Olimpici Invernali di Torino, e mi è rimasto impresso lo spettacolo "Fair Play" della cerimonia di apertura, è stato veramente splendido.

Jing: Siii. La danza "Fair Paly" è un viaggio attraverso diverse discipline sportive che miscela poesia, sorpresa, suggestione ed ironia. Danza e sport si fondono in un'arte difficile da raccontare... Per scoprire infine che dalla naturale convergenza di danza e sport può nascere una forma d'arte nuova e universale che, come la musica, non ha bisogno di traduzione, come lo sport, coinvolge ed emoziona, come la poesia, è evocazione di mondi.

Viera: Meraviglioso!!!

Jing: Ora, vi trasmetteremo l'intervista effettuata dal nostro gionalista Zhang Jin al direttore artistico della Compagnia di danza Kataklò, Giulia Staccioli.

(registrazione 6, l'intervista a Giulia)

Dieci anni fa per quale motivo si è voluto costituire una Compagna di danza atletica?

Quali sono la natura e le caratteristiche che permettono allo sport ed alla danza di unirsi?

Potrebbe parlarci della sua ispirazione per quanto riguarda le coreografie?

I danzatori della vostra compagnia hanno ottenuto un grande successo in ambito sportivo, questo ha giovato alla danza?

Ci sono altre compagnia di danza atletica nel mondo, come l'AEROS rumena. Come mantenete le vostre peculiarità in qualità di Kataklò?

Viera: oggi sono molto soddisfatta, abbiamo apprezzato così tanti aspetti interessanti!

Jing: in effetti nel secondo semestre del 2006, l'Anno dell'Italia in Cina ci porterà più programmi meravigliosi. Sia il governo cinese che quello italiano sono soddisfatti dell'attuale situazione dell'Anno dell'Italia in Cina 2006. Parlando degli obiettivi preliminari e delle caratteristiche dell'anno italiano, il vice direttore dell'Ufficio per il collegamento con l'estero del Ministero dellla Cultura cinese, signor Pu Tong, ha affermato:

(registrazione, Pu Tong)

"L'Anno dell'Italia in Cina 2006 è stato aperto la terza decade di gennaio dell'anno corrente, e finora si sono svolti quasi dieci progetti, sia a Pechino, sia nelle altre città cinesi. Attraverso queste attività della prima fase dell'Anno dell'Italia in Cina 2006, penso che abbiamo raggiunto i seguenti obiettivi: primo, arricchire la vita culturale del popolo cinese; secondo, ampliare i propri orizzonti del settore culturale; terzo, aumentare la conoscenza e l'amicizia reciproche tra i popoli dei due paesi. Quest'anno, la primavera di Pechino ha due caratteristiche, la prima consiste nel vento e nella sabbia, perchè ci sono stati molti giorni in cui tirava un vento sabbioso; la seconda consiste nelle frequenti attività culturali, specialmente quelle coi paesi esteri. Si può dire che è una primavera culturale. La Cina è un paese cosmopolita, e per questo ci proponiamo di diffondere, proteggere e promuovere la pluralità culturale."

Viera: E' proprio così, ha parlato bene il signor Pu Tong. L'anno dell'Italia in Cina 2006 promuove gli scambi e l'amicizia tra i popoli cinese ed italiano. Spero che potremo parlare di ancor più eccezionali eventi nel prossimo programma. Grazie, Jing.

Jing: Sicuro, entreremo insieme nella "primavera italiana". Grazie anche a te della tua partecipazione Viera. Amici ascoltatori, vi abbiamo trasmesso il nostro programma. Grazie dell'ascolto.

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