Prima degli anni '80 del secolo scorso, la maggioranza dei cinesi non aveva alcuna idea di cosa fosse il "turismo", iniziando a farsela solo negli anni '90, con la comparsa e il progressivo boom dei viaggi all'interno del paese. Allora i siti da visitare erano scarsi, per cui Beijing, Xian e altre città ricche di monumenti diventarono le mete più popolari.

"Allora una visita a Beijing era una cosa straordinaria, tutti invidiavano il viaggio nella capitale e alla piazza Tian'anmen." Zeng Huiling, un insegnante in pensione, ha una profonda impressione del suo primo viaggio a Beijing da giovane, osservando che negli anni '90 del secolo scorso, farsi fotografare sulla piazza Tian'anmen e sulla Grande Muraglia era una cosa di cui andare orgogliosi. Al tempo, andare a Beijing era il sogno di molti cinesi, mentre i viaggi all'estero erano addirittura inimmaginabili.

I primi viaggi all' estero dei cinesi risalgono al 1983, quando, dopo l'apertura del turismo di Hong Kong e Macao ai residenti dell'entroterra, le visite ai familiari a HK e Macao della gente del Guangdong ne diventarono l' inizio.

Huang Lejie, di Chaozhou, nel Guangdong, ricorda ancora la scena della sua prima visita a Hong Kong 20 anni fa, quando ha visitato una zia che non vedeva da anni, il che ha riempito di ammirazione parenti e amici, che l'hanno incaricato di portare loro dei prodotti "Made in Hong Kong". Un parente gli ha detto di portargli una collana d'oro, un amico un orologio, e altri delle medicine.

Oggi, il "paradiso" degli acquisti, prima irraggiungibile, è diventato un "vicino" di facile accesso, al punto che gli abitanti del Guangdong che amano fare acquisti a Hong Kong, ci vanno più volte al mese, per cui la conoscono quasi quanto le loro città, diventando dei veri e propri "esperti di Hong Kong".

Con l'apertura all'estero della Cina, le mete all'estero dei suoi abitanti non si limitano più alle zone di Hong Kong e Macao. Secondo una notizia pubblicata dell'Amministrazione statale del turismo cinese, nell'agosto scorso le mete all'estero aperte ai cinesi comprendevano ormai 135 paesi e regioni del mondo, per cui le tracce dei turisti cinesi coprono ormai l' intero pianeta. Nelle tre settimane di ferie della Festa della primavera, del primo maggio, e del primo ottobre, al Teatro dell'Opera di Sydney, alle piramidi d'Egitto, sul monte Fuji in Giappone, ecc. si vedono spesso dei cinesi.

Mentre i cinesi si spingono sempre più lontano, il loro atteggiamento verso il turismo ha anche visto un grande cambiamento.

Con l'apertura dei viaggi liberi a Hong Kong e Macao, il turismo sul posto ha di molto arricchito il tempo libero e gli svaghi degli abitanti dell'entroterra. Ora sempre più cinesi vanno ad Hong Kong non solo per turismo, ma anche per lo shopping, per godere il concerto di un loro idolo o fare un giro alla fiera dei libri, mentre gli abitanti del Guangdong ci vanno anche solo per prendere il tè del mattino con i familiari e amici del posto.

Il signor Lin, che fa la guida da molti anni, ci ha detto con emozione che in precedenza i cinesi viaggiavano per il viaggio in sè, facendosi fotografare in tutti i siti visitati, mentre ora il turismo per molti significa godere il mondo, il che implica un cambiamento dell'atteggiamento verso la vita.

Ora il turismo non è più solo un brevetto dei giovani, visto che in molti gruppi si possono spesso vedere anziani coi capelli bianchi. Il vice manager per il turismo interno dell'Agenzia turistica Guangzhilu Wen Shuang ci ha detto che con il cambiamento dell'atteggiamento verso la terza età, i modi di rispettare i genitori dei giovani non si limitano più all'aspetto materiale, privilegiando di più le loro esigenze spirituali, per cui molti figli invitano i genitori a viaggiare per rilassarsi e fare dell'esercizio fisico, mentre gli anziani accettano con piacere di "pagare per comprare il piacere", una cosa che in passato molti di loro consideravano uno spreco.

Il portavoce dell'Agenzia turistica del Guangdong Wang Jian afferma che con l'elevamento del livello di vita, le mete turistiche si fanno sempre più diversificate e personalizzate. Vent'anni fa si viaggiava per curiosità e per vedere il mondo, mentre ora lo si fa per trascorrere il tempo libero e godere la vita, mentre molti mirano anche ad aumentare le loro conoscenze, mettere alla prova le loro capacità e stabilire contatti. Per cui anche le mete hanno visto profondi cambiamenti.

Nel giugno scorso, il giovane Xiaoxu, che lavora nei media, ha visitato Fenghuang, nell'ovest della provincia del Hunan, con degli amici appassionati di viaggio, vivendo per dieci giorni in un edificio su pali sul fiume, dove ha mangiato, preso il tè e la tintarella, e parlato coi locali....spendendo in tutto solo 2000 yuan, ma sentendosi come un re. Egli dice di amare questo modo di viaggiare "pigro" perché permette un rilassamento totale, raggiungendo veramente l'obiettivo dello svago, sperimentando nel contempo i costumi locali ed attuando degli scambi di idee, il che si può definire un modo di viaggiare, ma anche un atteggiamento verso la vita.

Con l'aumento delle pressioni nella vita quotidiana, questo turismo di godimento della vita viene perseguito da molti abitanti delle metropoli, che non si curano delle mete, ma privilegiano la qualità del riposo e del relax, quindi negli ultimi anni molti di loro hanno lasciato le metropoli, scegliendo viaggi in campagna e nel verde, vivendo e mangiando coi contadini ed imparando i lavori di campagna.

Esponenti del settore turistico affermano che nel processo di rapido sviluppo del turismo cinese, i consumi si fanno sempre più personalizzati, mentre le caratteristiche di svago e ricerca del diverso sono già diventate importanti contenuti. Per molti cinesi, il turismo è sempre più uno dei fattori indispensabili a riaggiustare una vita troppo intensa, per cui si riposano e svagano con viaggi di loro gradimento.