La città di Guilin, posta nella Regione autonoma del Guangxi Zhuang, ha un clima temperato e umido. D'inverno non fa freddo e d'estate il caldo non è eccessivo, per cui nelle quattro stagioni le piante sono sempre verdi, con una temperatura media annuale di circa 19° C.

Guilin è dotata di ottimo quadro ecologico. Secondo le ricerche geologiche, oltre 300 milioni di anni fa l'area di Guilin era occupata dal mare. A causa dei sommovimenti della crosta terrestre, i sedimenti di calcare si innalzarono, creando la terraferma, e attraverso fenomeni di erosione, emersero monti verdeggianti dalle forme strane, profonde caverne carsiche e fantastici fiumi sotterranei. Queste speciali configurazioni terrestri e il Fiume Lijiang, con le sue bellissime scene naturali, nonchè i fascinosi paesaggi rurali all'intorno, creano un insieme unico, i cosiddetti "monti e fiumi di Guilin". Famosi sia all'interno del paese che all'estero, per il "verde dei monti, la limpidezza delle acque, la stranezza delle caverne e la bellezza delle rocce", sono così straordinari da essersi guadagnati il titolo onorifico di "primi del mondo".

Guilin è una città che vanta 2110 anni di storia e una brillante cultura collegata. Attualmente conta 109 siti culturali sottoposti a tutela ai livelli statale, regionale e municipale. Poesie e statue buddiste con cui intellettuali, poeti, pittori e calligrafi hanno elogiato i paesaggi di Guilin sono distribuite ovunque su monti e caverne, tra cui spiccano la Foresta di steli di Guihai e le Incisioni su pietra del Monte Xishan. Famosi siti turistici della città sono: il Monte Bilian, il Giardino Qixing, la Sorgente termale Longsheng, la Caverna Ludi e il Monte Xiangbi, ossia il Monte della Proboscide dell'elefante.

Il primo esemplare della serie, con valore di facciata di 8 centesimi, raffigura la "Roccia tagliata con la spada" della Caverna della Perla.

La Caverna della Perla si trova sul pendio del monte Fubo, sulla riva del fiume Lijiang. Questo magnifico monte isolato ha ad ovest la terraferma e ad est il fiume Lijiang, di cui interrompe il corso, creando uno stagno profondo. Nel disegno spicca una roccia all'interno della caverna, alta più di 3 metri, che pende dall'alto, che pare tagliata con una spada, da cui il nome. Inoltre sulle pareti spiccano numerose statue buddiste ed iscrizioni di epoca Tang e Song, che ne fanno un importante materiale di studio della scultura e della calligrafia dell'epoca.

Per quanto riguarda il nome della caverna, una leggenda racconta che un tempo un bambino che stava acchiappando dei pesci vide all'interno della caverna un anziano addormentato con al fianco una perla brillante. Allora si avvicinò, la prese e se la portò a casa. Tuttavia, realizzato che non è bene impossessarsi della roba altrui, la restituì poi all'anziano. Per elogiare l'iniziativa del bambino, la gente del posto chiamò la caverna "della restituzione della perla".

Il secondo esemplare della serie, con valore di facciata di 8 centesimi, raffigura tre monti visti da lontano: a sinistra il Monte Chuanshan, a destra il Monte della Proboscide dell'elefante e in lontananza il Monte Baota. Il monte Baota, posto a sud-est di Guilin, è un monte isolato ed ha in cima la Pagoda del tesoro (Baota), da cui il nome.

Il terzo esemplare della serie, con valore di facciata di 8 centesimi, raffigura il Monte delle Pitture dei nove cavalli (Jiumahuashan), che comprende nove cime. Le pareti del monte recano le immagini dei nove cavalli che la scimmia divina Song Wukong liberò dal cielo dove era stata chiamata dall'Imperatore di Giada. Il monte si trova sulla riva del Fiume Lijiang, tra i villaggi di Yangti e di Langshi.

Il quarto esemplare della serie, con valore di facciata di 8 centesimi, raffigura degli aironi in volo intorno ad un antico albero di banyan. Il Fiume Lijiang è come un nastro verde che vola verso sud, affiancato da cime che traffigono il cielo e che si rispecchiano nelle sue acque. Un antico albero di banyan si erge lungo la riva. Il banyan è un albero tropicale caratterizzato da radici volanti che crescono dai rami, per cui ogni singolo esemplare origina un boschetto. Accanto all'albero, un tempo si trovava un traghetto speciale, formato da un battello che i passeggeri facevano avanzare da soli facendo scorrere una fune collegata alle due rive.

Il quinto esemplare della serie, con valore di facciata di 8 centesimi, raffigura il Monte Xishan al tramonto, uno degli otto famosi paesaggi del distretto di Yangshuo. Il Monte Xishan è anche chiamato Monte del Paravento ed ora, insieme alle aree circostanti, fa parte del Parco di Yangshuo. Il pendio del monte è disseminato di padiglioni per il riposo dei viandanti, mentre sul pendio ovest si trova una terrazza, da cui si possono ammirare gli infiniti cambiamenti dei colori del tramonto.

Il sesto esemplare della serie, con valore di facciata di 8 centesimi, raffigura il paesaggio notturno del Fiume Lijiang. Come coperte da un velo, le cime dei monti si rispecchiano nell'acqua, mentre le luci delle case dei villaggi paiono occhi intenti ad osservare il viaggiatore notturno.

Il settimo esemplare della serie, con valore di facciata di 60 centesimi, raffigura l' antico traghetto della cascata, posto a Yangsuo davanti alla vetta Bilian. Il dirupo del traghetto blocca il fiume, creando un'ansa, per cui la corrente, arrivata qui, forma innumerevoli vortici, dando origine ad un quadro naturale dal paesaggio straordinario.

L'ottavo esemplare della serie, con valore di facciata di 70 centesimi, raffigura un punto della strada paesaggistica di Yangshuo, ossia il paesaggio visibile dalla vetta Bilian.

La vetta Bilian ha ad est il Fiume Lijiang e a ovest il capoluogo del distretto di Yangshuo. Simile ad un loto in boccio, ha sul pendio una strada paesaggistica, ai cui lati spiccano i padiglioni Yingjiang e Jianshan. La strada prima era lastricata di pietre nere, sostituite poi da lastre di "areca" rosso-verdi, che le danno tocchi di colore. Percorrendola, si possono ammirare i bei paesaggi circostanti e iscrizioni su roccia risalenti alle diverse dinastie.