"Una lettera a casa per dire che tutto va bene. " In passato, la lettera era l'unico modo per mantenere i contatti. Zhang Ningsheng, di più di 60 anni, di Yinchuan, nel Ningxia, ricorda chiaramente che negli anni '70 del secolo scorso lavorava lontano da casa, dove ritornava con difficoltà, per cui poteva solo mantenere i contatti per lettera. Se non arrivavano lettere da casa per un lungo periodo, o non riceveva lettere di risposta, temeva sempre che fosse successo qualcosa a casa, o che le lettere si fossero perse per strada.

Alla fine degli anni '70, per i cinesi le lettere erano ancora il mezzo più utilizzato di collegamento a lunga distanza.

Negli anni '80, una parte dei cinesi arricchitisi in anticipo ha usato il telefono, mentre per la maggior parte della popolazione, i 4-5000 yuan dell' installazione lo rendevano solo un sogno.

Gli alti costi resero i telefoni pubblici molto popolari, per cui nei fine settimana e durante le feste, le lunghe code davanti ai chioschi dei telefoni pubblici diventarono una scena tipica delle città. "Fino all'inizio degli anni '90, l'installazione del telefono costava 3-4 mila yuan, quindi i telefoni pubblici facevano ovunque degli affari d'oro". Li Liang, residente a Yanchuan, aggiunge che ora l'installazione costa solo 200 yuan, con in più un apparecchio telefonico gratuito.

Secondo le statistiche, gli utenti cinesi dei telefoni fissi sono passati dagli 1,93 milioni del 1978 ai 365,64 milioni del 2007, mentre la capacità dei commutatori è salita da 4,06 milioni a 510 milioni. Il che implica il completo ingresso del telefono nelle famiglie dei comuni cinesi.

All'inizio degli anni '90 del secolo scorso, lo squillo del cercapersone è risuonato nelle grandi e medie città cinesi, e tutti se lo portavano alla cintura come status symbol. "Chiamatemi, se ne avete bisogno" è diventata la frase alla moda più usata dai cinesi.

"Alle superiori, i genitori mi hanno comprato un cercapersone in cinese, che portavo alla cintura, infilandomi apposta la camicia nei pantaloni per farlo vedere, e quando squillava, mi sentivo al settimo cielo", ricorda Li Zhiyong, che lavora in una compagnia di Internet.

Secondo i dati, la regione autonoma del Ningxia Hui, posta nel nord-ovest della Cina, nel 1997 contava 14 call center, 300 stazioni di trasmissione e 350 mila utenti. Tuttavia, dopo 1999, il settore si è contratto al ritmo annuale del 30%, e nel 2005 è terminata l'epoca del cercapersone, durata 13 anni.

La recessione del settore dei cercapersone prevedeva l'ingresso dei cinesi nella nuova epoca delle telecomunicazioni, in cui le telecomunicazioni mobili e la rete Internet sono diventate la forma di collegamento più in voga.

Diversamente dagli alti costi dell'epoca dei cercapersone, i 2-3 jiao (decimi) per telefonata sono una cosa da nulla per i comuni cinesi di oggi, che ormai comunicano fra loro soprattutto coi cellulari. Nell' agosto scorso, gli utenti dei cellulari dell'intero paese hanno raggiunto quota 616,017 milioni.

Contemporaneamente alla diffusione delle telecomunicazioni mobili, la rete Internet è entrata con grande rapidità nelle comuni famiglie cinesi. Di recente la signora Han, che abita a Yinchuan, e la cui figlia lavora nel Guangdong, ha imparato dai giovani a chattare in rete.

"Non avevo mai visto il Webcam e il QQ, (il programma più popolare di instant messaging in Cina), col computer che abbiamo in casa e l'aggiunta di queste due cose, posso parlare con mia figlia lontana migliaia di chilometri. Più telefonate non valgono uno sguardo diretto per sapere se mia figlia è ingrassata o dimagrita, come vanno il lavoro e lo stato d'animo... Posso capire tutto parlando via video", afferma la signora Han.

Nei 30 anni di riforma e apertura, i mezzi di telecomunicazione dei cinesi hanno registrato radicali cambiamenti, avanzando nella direzione dell'ulteriore economicità, comodità e completezza di funzioni.