All'asilo nido, il giocattolo preferito di Yuanyuan era un piccolo elefante, con le orecchie grandi, una lunga proboscide, e un corpo robusto.

Un giorno, mentre Yuanyuan stava giocando con l'elefantino, il maestro Wang disse che era ora di finire la lezione e che dovevano mettere in ordine i giocattoli. Allora il piccolo elefante seguì subito la sua mamma, un grande elefante, e corse verso l'armadio dei giocatoli.

Yuanyuan prese la coda del piccolo elefante, se lo trascinò vicino e gli disse a bassa voce: "Piccolo elefantino, vieni a casa mia a divertirti!" Dopo aver finito di parlare, mise il piccolo elefante nella sua grande tasca davanti al petto.

Yuanyuan portò l'elefantino a casa ed era contentissimo, e cantava per strada: " Là, là,là! Là,là,là! Io ho portato l'elefantino a casa!"

Appena entrato in casa, Yuanyuan gridò: "Abbiamo un ospite! Abbiamo un ospite!" Così, tutti i giocatoli che erano riposti nella scatola sotto il letto uscirono fuori. Il coniglio dalle lunghe orecchie, il grosso panda, la scimmia e la giraffa si avvicinarono a Yuanyuan e al piccolo elefante.

Yuanyuan e i suoi compagni fecero un cerchio mano nella mano e circondarono il piccolo elefante, cantando e danzando felicissimi. Ma l'elefantino abbassò la testa e la proboscide e rimase zitto.

Dopo la festicciola, Yuanyuan fece uno sbadiglio e se ne andò a dormire, e i suoi amici rientrarono nella grande scatola sotto il letto.

Yuanyuan portò l'elefantino sotto le coperte. Chissà perchè ma lui non voleva proprio dormire. Piangendo disse: "Io voglio tornare a casa e voglio la mamma!" e agitando la lunga proboscide buttò la coperta a terra.

Yuanyuan subito cercò di persuaderlo con delle moine e disse: "Non fare rumore, rimani in silenzio, io faccio la tua mamma va bene?", e scese dal letto portando il piccolo elefante. Il piccolo strisciava qua e là e nella bocca trascinava sul pavimento un asciugamano, molto simile alla lunga proboscide di mamma elefante.

"Tu non sei la mia mamma, mamma vieni! Io voglio tornare a casa!" L'elefantino tentò di fuggire verso l'esterno. Yuanyuan si arrabiò e afferrò la proboscide del piccolo elefante.

L'elefantino scappò dalle mani di Yuanyuan, saltò sul tavolo e allungò la proboscide nell'acquario dei pesci dorati, aspirò tanta acqua e poi la spruzzò verso Yuanyuan, che non riusciva più ad aprire gli occhi.

Yuanyuan si noscose fretolosamente sotto il letto e rovesciò la grande scatola, svegliando tutti i suoi amici, che gli chesero cosa fosse successo. Yuanyuan, si asciugò il viso e, sbuffando, disse: " Il piccolo elefante vuole tornare a casa, è un giocatolo, come può avere una casa?"

L'elefantino disse: "Io ho una casa! Ho una casa! Casa mia si trova nell'armadio dei giocatoli dell'asilo nido. La mamma e i miei amici non mi hanno trovato e saranno in ansia da morire. Domani i piccoli amici dell'asilo nido aspetteranno di giocare con me!"

Allora, Yuanyuan prese il telescopio e salì sul collo della giraffa per guardare verso l'asilo, e vide che era in subbuglio, la piccola auto aveva aperto i grandi occhi per illuminare bene la camera. Il cervo, la scimmia, il coniglio, il cane, il gatto e la bambola correvano qua e là, saltando su e tornando giù, cercando il piccolo elefante. La mamma dell'elefantino piangeva tristemente e diceva: "Elefantino, dove sei? Figlio mio, torna subito a casa!"

Dopo aver visto la situazione, Yuanyuan si sentì triste, scese giù portando il piccolo elefante e baciando le sue grandi orecchie disse: "Piccolo elefante ti chiedo scusa, la prossima volta non ti porterò più a casa. Ti riporto subito all'asilo nido." Il piccolo elefante agitò la proboscide e sorrise con gli occhi semi chiusi.

Yuanyuan, con l'elefantino, prese la giraffa e arrivò all'asilo nido. Quando gli amici dell'armadio dei giocatoli videro il piccolo elefante, tutti furono felici e fecero dei salti di gioia, la mamma dell'elefantino baciò e ribaciò il piccolo e anche Yuanyuan sorrise e si sentì molto felice.