Un anziano eccelle nel piantare alberi. Quell'alberello di giuggiolo nel cortile l'ha piantato lui.

Un giorno, l'anziano dice: "Un albero è troppo poco. Ne pianterò un altro!"

Allora pianta un arbusto di salice vicino al giuggiolo.

Il tronco del salice è sottile, e i rami sono verdi, lucidi e belli. Il salice guarda l'alberello di giuggiole, dai rami contorti e fessurati, trovandolo molto brutto.

Il salice dice: "Alberello di giuggiolo, il tuo tronco e i tuoi rami sono così brutti! Guarda me, lucido e liscio, come sono bello!"

Il giuggiolo non apre bocca.

Il salice ne è felicissimo, e pensa: " Il giuggiolo non osa confrontarsi con me! Sono più bello di lui!"

Arrivata la primavera, il salice comincia a germogliare, mentre il giuggiolo rimane spoglio. Alcuni giorni dopo, i germogli del salice diventano foglie di colore verde-chiaro, una vera bellezza! Guardando il giuggiolo, il salice trova che è ancora spoglio.

Il salice dice: "Giuggiolo, le tue foglie crescono troppo tardi! Guardami, come sono bello!"

Il giuggiolo rimane silenzioso.

Il salice è ancora più felice, e pensa: "Il giuggiolo non osa affatto confrontarsi con me! Sono molto più bello di lui!"

Molti giorni dopo, il giuggiolo comincia a mettere delle foglie lucide, ma molto piccole. In quel momento, le foglie del salice sono già lunghe e sottili, e questo agita il tronco con piacere allo spirare della brezza.

Alcuni giorni dopo, il giuggiolo comincia a mettere dei fiori profumati, che dopo essere caduti, lasciano il posto a dei piccoli germogli. Il salice lo trova strano e dice: "Cosa saranno mai?"

I germogli crescono pian piano, trasformandosi in autunno in grandi giuggiole rosse.

I bambini raccolgono le giuggiole in parecchi cestini, poi si siedono nel cortile, mangiandole gioiosamente. Anche l'anziano si siede laggiù, e le mangia con piacere.

Il salice si guarda, trovandosi senza frutti, e pensa: " Che figura! Prima mi confrontavo sempre con lui, criticandolo, adesso deve farlo lui!"

Il salice ha paura che il giuggiolo lo critichi.

Aspetta, aspetta, ma il giuggiolo non dice nulla.

In seguito, il salice non riesce a trattenersi, e chiede : "Giuggiolo, perché non mi critichi?"

Il giuggiolo non capisce e chiede: "Perchè?"

Il salice abbassa il capo e dice: "Perchè non produco giuggiole?"

Il giuggiolo dice dolcemente: "Anche se non produci giuggiole, in primavera sei il primo a diventare verde, e i bambini vedendoti sanno che è arrivata la primavera. In autunno, le tue foglie cadono più tardi delle mie. Tu cresci più in fretta di me, e quando diventi grande, la gente prende il fresco sotto tua ombra, che bello!"

Udito ciò, il salice è molto imbarazzato.

E' vero, se fossi il salice, anch'io lo sarei!

Qui Radio Cina Internazionale. Amici ascoltatori, vi abbiamo trasmesso una divertente storiella per i vostri piccoli. Grazie per l'ascolto.