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"Ogni giorno della vita è come una corsa sulla pista delle gare olimpiche, in cui si può raggiungere la meta se non si rinuncia." Così afferma il disabile Wang Jiapeng, cittadino onorario della Norvegia e tedoforo della tappa di Yinchuan, nel Ningxia Hui, della staffetta della fiaccola olimpica.
Wang Jiapeng, CEO per l'area asiatica della Northern-Europe Telecommunications, fa spesso la spola fra Oslo, capitale della Norvegia, e Pechino e Hong Kong, percorrendo decine di migliaia di km in aereo ogni mese. Ama leggere l'"Autobiografia di Buffett" e altre biografie di economisti.
Wang Jiapeng ha studiato alla scuola elementare n.18 della città di Yinchuan. "Quando ero piccolo, il mio sogno più grande era diventare un giocatore bravo come Maradona." Tuttavia nell'estate del 1993, mentre era in aereo col padre per raggiungere un'altra località, si è verificata una sciagura, e sebbene sia sopravvissuto, è rimasto gravemente ferito.
Di fronte alla tragedia, Wang Jiapeng non si è dato per vinto. Nel 1998 il Nordic United World College, della Norvegia, ha ammesso per la prima volta degli studenti cinesi. Wang Jiapeng, che allora era ancora al centro di riabilitazione, ha partecipato all'esame, risultando primo fra i numerosi eccellenti studenti, il che ne fece il primo studente cinese entrato nel college.
Durante gli studi in Norvegia, Wang Jiapeng ha conquistato due medaglie d'oro per la Cina nei 36° campionati mondiali di sci per disabili. Egli ha anche promosso il gruppo della Croce rossa della scuola. Il suo eccellente comportamento gli è valso l'appellativo di "eroe cinese" da parte dei media norvegesi.
Wang Jiapeng ha scritto la novella autobiografica "Sostenere il cielo azzurro della vita" . La sua vicenda è stata portata sullo schermo e la regina e il premier norvegesi hanno interpretato di persona dei ruoli nel film.
Parlando dello spirito olimpico, Wang Jiapeng afferma: "Ogni giorno della vita è come una corsa sul campo di gara. Che siano i 100, 200 o 5 mila metri o la maratona, purché ogni giorno si facciano dei passi fermi, rialzandosi dalle cadute con la determinazione e la forza di volontà di non darsi mai per vinti, si potrà sicuramente arrivare alla meta." |
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