EMOZIONI NEL TEMPO CON RADIO CINA INTERNAZIONALE
La mia esperienza di insegnamento si è svolta in due realtà sociali e in due momenti storici molto differenti.
La prima, dal 1975 al 1988, a Treviso presso la Scuola Media Statale " Arturo Martini ". Qui i ragazzi erano supportati dalle famiglie e le istituzioni sociali erano presenti ed attive. In quella scuola, nel 1981, per la prima volta, ho accennato all'hobby del radioascolto ed ho proposto ai ragazzi di allacciare un rapporto epistolare con la redazione italiana di Radio Pechino ( allora si chiamava così la stazione ). Naturalmente ho ovviato alla difficoltà derivante dall'orario delle trasmissioni portando a scuola delle cassette registrate simulando così l'ascolto reale e invogliando gli alunni a scrivere le loro impressioni. Anche gli alunni un po' restii ad esprimere per iscritto le loro idee hanno trovato un argomento concreto per esaltarsi positivamente. Questo non prima di aver introdotto il tema delle trasmissioni radiofoniche sotto il profilo tecnico e la tecnologia che governava i mass media in generale.
C'è da precisare che allora eravamo in piena Guerra Fredda e che le trasmissioni radiofoniche, specialmente quelle in onde corte, erano usatissime per diffondere a distanza le idee politiche di questo o quel regime politico.
Ricordo che era grandissima la gioia dei miei alunni quando ricevevano l'agognata risposta dalla redazione italiana: essi osservavano con estrema curiosità le cartoline QSL, leggevano con interesse l'immancabile lettera acclusa, i loro occhi sprizzavano grande compiacimento accarezzando i fragili ritagli di carta ricevuti in dono.
Penso che in questo momento nelle case di quegli alunni, alcuni ormai più che quarantenni, appesi alle pareti, vi saranno i quadretti di ritagli di carta ricevuti da Radio Pechino a ricordo di un'attività didattica un poco insolita ma molto istruttiva.
La seconda parte della mia carriera si è svolta nel sud Italia, in Sicilia e precisamente nella provincia di Messina. Nel 1996 sono stato incaricato di insegnare l'Educazione Tecnica nella Scuola Media di Furci Siculo. La realtà sociale nella quale vivevano i ragazzi del luogo era ben diversa da quella dei loro coetanei di Treviso. Le strutture scolastiche erano insufficienti così pure il tessuto culturale era piuttosto carente. Anche la realtà storica era differente: il Muro era caduto e la Guerra Fredda era solo un ricordo.
Un giorno parlai ad una collega, insegnante di Storia e Geografia di un altro corso, del mio viaggio in Cina effettuato nel 1985 e delle cose che avevo visto e fotografato. Nacque allora l'idea di proiettare, nella sua classe, le diapositive che avevo realizzato: l'iniziativa ebbe un successo travolgente. I ragazzi mi tempestarono di domande sulla Cina alle quali cercai di dare risposte esaurienti. Poi ebbi l'idea di invitarli a intraprendere un dialogo epistolare diretto con al Cina entrando in contatto con la redazione italiana di Radio Pechino, ripetendo, cioè, tutto quello che avevo fatto molto tempo prima a Treviso. La curiosità era tanta e tutti i ragazzi, con il mio supporto tecnico, ascoltarono una registrazione di un programma e scrissero un rapporto di ricezione accompagnato da una lettera nella quale ognuno esprimeva, liberamente e senza ostacoli, le proprie aspettative.
Anche in questo caso le lettere di risposta ed il loro contenuto contribuirono ad amplificare il successo che l'iniziativa scolastica riscontrò tra gli alunni.
Ebbi modo, infine, di svolgere un'attività didattica che comprendesse la costruzione dei modelli del trasmettitore e del ricevitore di Guglielmo Marconi; infatti in quell'anno si celebrava il centenario dei primi esperimenti di trasmissione telegrafica senza fili.
Ma quello che fu il vero miracolo didattico venne due mesi dopo. Trattandosi di ragazzi di terza media essi dovettero affrontare l'esame di licenza media nel quale, per tradizione, si tende ad effettuare un percorso didattico che abbracci diversi argomenti legati da un filo logico. Ebbene, tutti i ragazzi di quella classe organizzarono un percorso che, prevedendo l'analisi della situazione politica in Estremo Oriente durante la Seconda Guerra Mondiale, arrivava a trattare l'argomento "Cina". Fu inevitabile che quegli alunni, davanti alle domande del commissario esterno che presiedeva gli esami, menzionassero l'esperienza che avevano fatto, sotto la mia guida, un po' di tempo addietro. La cosa più simpatica fu che il commissario d'esami domandò chi fosse, tra i presenti, il professore Lorenzi; egli pensava, erroneamente, che io fossi l'insegnante di Educazione Tecnica di quei ragazzi.
Grazie anche a Radio Cina Internazionale potei trovare un argomento che interessasse quei ragazzi e che facesse ricordare per sempre un'esperienza didattica certamente originale ed irripetibile.
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