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La storia che mi lega a Radio Cina Internazionale risale al 1969. Avevo sentito parlare di una stazione radio anticonformista che trasmetteva verso l'Italia dal Principato di Monaco: era Radio Montecarlo. Allora tredicenne, mi appropriai di un apparecchio a valvole che mio padre aveva preferito ad uno a transistor e passavo il tempo a cercare di migliorare la qualità della ricezione con esperimenti, a dir la verità, piuttosto empirici, sulle antenne. Il mio obiettivo era l'ascolto della famosa stazione monegasca che trasmetteva dei programmi divertenti destinati ai giovani.
Durante una delle esplorazioni delle varie gamme ascoltai, di sfuggita, in quanto il segnale era molto evanescente, Radio Pechino che trasmetteva in italiano. Restai molto impressionato dal fatto che una nazione tanto lontana geograficamente potesse trasmettere un programma in lingua italiana. Purtroppo gli impegni di studio prima e di lavoro dopo mi costrinsero ad abbandonare l'hobby del radioascolto che però covava come la brace sotto la cenere.
Diversi anni dopo acquistai un discreto ricevitore e con l'aiuto di un manuale sul radioascolto che riportava delle frequenze e degli orari di Radio Pechino, provai per alcune sere a tentare la ricezione, però, senza successo: passai in rassegna le bande delle onde corte e la ricerca fu molto faticosa perché le informazioni in mio possesso non erano aggiornate. Finalmente, una sera, il 15 novembre del 1979 sulla frequenza di 9380 kHz, riascoltai Radio Pechino. Fu come aver ritrovato un vecchio amico.
Da quel giorno è seguita una stretta corrispondenza con la stazione ed una proficua collaborazione culturale con i redattori. Questa amicizia è culminata nel 1985 con un invito a visitare la Cina. Grazie alla redazione italiana ho potuto visitare delle strutture che solitamente non sono comprese nei pacchetti turistici: una comune di the cinese, una scuola media di Pechino, una fabbrica di medicinali tradizionali, un ospedale e una seteria. Ho avuto l'occasione di toccare con mano le cose che la stazione trattava nei suoi programmi, ho visto gli innumerevoli cantieri che fervevano e che rappresentavano un'anticipazione del progresso tecnico e scientifico che la Cina ha raggiunto oggi.
Adesso la stazione si chiama, a ragione, Radio Cina Internazionale. Il suo logo è rappresentato dalla Grande Muraglia stilizzata sulla quale si propagano 5 onde radio di vario colore a significare i cinque continenti. Quando questo simbolo è stato diffuso tra gli ascoltatori qualcuno ha pensato che le intenzioni della stazione potessero essere eccessive. Il tempo però ha confermato che Radio Cina Internazionale è una grande Radio per una grande Nazione. |
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