La Cina è un paese in cui si consuma principalmente il liquore distillato da sorgo o mais, detto baijiu, mentre la produzione e il consumo del vino d'uva sono sempre stati su un livello molto basso. Alla fondazione della Repubblica cinese, la produzione annuale del vino d'uva era inferiore alle 200 tonnellate. Questa ha superato le 10 mila tonnellate nel 1966 e nel 1980 ha superato per la prima volta le 50 mila tonnellate. Da allora, il settore vinicolo è entrato in un periodo di rapido sviluppo. Nel 1981, la produzione annuale ha superato le 100 mila tonnellate e nel 1984 le 150 mila tonnellate. Dal 1985 al 1993, la produzione annuale di vino ha mantenuto un livello medio di 250 mila tonnellate. Nel 1994, la Cina ha cambiato la struttura dei prodotti vinicoli, promuovendo l'innalzamento della qualità del vino cinese a livello internazionale, emettendo uno standard nazionale di quantità di succo d'uva contenuta del 100% e uno standard del settore vinicolo cinese con contenuto di succo d'uva del 50%, eliminando la produzione del vino con contenuto di succo d'uva inferiore al 50%. Per cui la produzione del vino è leggermente diminuita, mantenendosi sulle 200 mila tonnellate l'anno, tuttavia quella del vino di buona qualità con contenuto di succo d'uva pari al 100% o superiore al 50% è aumentata notevolmente.

Negli ultimi anni, il vino in Cina ha avuto un rapido sviluppo. Secondo i risultati del quinto censimento industriale, alla fine del 1995 la Cina aveva oltre 240 imprese, mentre oggi se ne contano circa 500. Dal punto di vista dell'attuale struttura del settore vinicolo, le caratteristiche più rilevanti sono la piccola dimensione delle imprese e la capacità produttiva decentrata. Attualmente, la capacità produttiva media non tocca le 2000 tonnellate, di cui quelle con capacità produttiva inferiore alle 1000 tonnellate occupano il 70% e quelle con capacità produttiva tra le 1000 e le 5000 tonnellate occupano il 20%. Le aziende con capacità produttiva superiore alle 5000 tonnellate occupano solo il 10%. Attualmente le aziende con capacità superiore alle 10 mila tonnellate in Cina sono 7: Changyu, Greatwall, Dynasty, Weilong, Huaxia, Fengshou e Tonghua.

Intorno al 1995, rispondendo all'aumento della domanda di materie prime per la produzione del vino e dell'uva, la Cina ha introdotto e coltivato una grande quantità di vitigni mondiali che si adattano alla produzione del vino rosso e bianco, estendendo rapidamente la superficie di coltivazione dell'uva, gettando una buona base di materie prime per la produzione vino di buona qualità in Cina. Nel 2001 la superficie di coltivazione dell'uva ha raggiunto i 330 mila ettari, quella destinati alla produzione di vino era di 50 mila ettari, di cui 30 mila ettari erano di raccolto. Oggi in Cina sono già comparse delle zone di coltivazione dell'uva in aree come Tonghua a Jilin, al nord; nelle zone attorno al golfo Bohai; nel bacino Huaizhuo; a Wuling, nella provincia del Gansuò; Gudao, Yinchuan e Shihezi, nel Xinjiang, a nord-ovest; Mile, nello Yunnan, al sud. Le qualità di uva famose nel mondo occupano più dell'80% della superficie coltivata, tra cui Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Chardonnay, Italian Riesling, eccetera. Le maggiori aziende hanno completato il proprio sistema di fornitura di materie prime. Il materiale del vino in Cina è già stato sviluppato su base regionale, di costruzione, di buone specie e di standardizzazione.