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Viaggio in Occidente
2009-01-20 17:17:47 cri     
Viaggio in Occidente è un classico della letteratura cinese, forse il più famoso tra le giovani generazioni. È stato pubblicato anonimo nel 1590 circa e non ci è pervenuta alcuna prova materiale relativa all'identità dello scrittore, ma lo si attribuisce tradizionalmente all'erudito Wu Cheng'en.

Il libro è una riflessione su quanto il buddhismo cinese avesse unito, fondendo aspetti del Taoismo e del Confucianesimo in Cina. Rappresenta inoltre un vero e proprio percorso di purificazione dei vari personaggi, che alla fine del viaggio giungeranno all'illuminazione.

Il romanzo racconta in versione mitizzata il viaggio di un monaco buddhista. Nel romanzo, il monaco Sanzang (ispirato al personaggio storico Xuanzang) viene inviato dal Bodhisattva Guanyin in India per ottenere le copie di determinati testi buddhisti importanti, non disponibili in Cina. È accompagnato nel suo viaggio da tre discepoli ? il re scimmia Sun Wukong (ispiratore del personaggio Giapponese, Son Goku), il maiale Zh? B?jiè ed il demone fluviale Sha Wujing i quali decidono di proteggerlo ed aiutarlo nell'impresa per ottenere il perdono dei peccati commessi. Il cavallo del protagonista è invece, in realtà un principe drago, figlio del Re Drago del Mare del Sud. Insieme, combattono i mostri ed i demoni che incontrano lungo il cammino, compreso il Bai Gu Jing, che uccide intere famiglie succhiando l'anima e la vita, ed il demone del ratto, che seduce e uccide i monaci con i suoi artigli.

Uno degli assistenti soprannaturali del monaco, il re scimmia Sun Wukong, è diventato uno dei personaggi più famosi e più cari della letteratura cinese. Il suo grado di popolarità e di riconoscimento in Asia è stato paragonato a quello di Topolino nei paesi occidentali (considerando le sue avventure, il carattere, ed il valore educativo della storia, noi potremmo paragonarlo al nostro Pinocchio).

La ragione della popolarità così duratura del romanzo, viene dal fatto che esso è portatore di messaggi a livelli multipli: è una storia di avventura, con parecchi passaggi al comico, e anche una metafora in cui il gruppo dei pellegrini che viaggiano verso l'India corrisponde ad un viaggiare simbolico verso il chiarimento, ad un viaggio interiore verso un livello di educazione più elevato.

Il romanzo è stato preso ad ispirazione per:

Monkey: serie umoristica a cartoni animati per la televisione, parodia del Viaggio in Occidente ma è anche un pò più fedele e come tale di difficile comprensione per il pubblico occidentale.

Lo scimmiotto, di Milo Manara e Saverio Pisu (Alterlinus, 1976). Versione molto libera della prima parte della storia, che si conclude con l'imprigionamento del re delle scimmie sotto la Montagna dei Quattro Elementi.

Dragon Ball: (serie giapponese di manga e anime liberamente ispirata anch'essa al Viaggio in Occidente, ma mentre l'intenzione del testo originale fu di diffondere la nozione di karma in una cultura perlopiù animista e in parte panteista, quella cinese appunto, Dragon Ball si propone invece di diffondere nozioni di panteismo in una cultura agnostica, quella occidentale).

Gensomaden Saiyuki: un altro anime ispirato dal mito.

Starzinger: anime liberamente ispirato dalla storia, ambientato nello spazio.

Viaggio in Occidente: una serie di telefilm prodotti dalla CCTV (televisione cinese) con protagonista Liu Xiao Ling nella parte di Sun Wukong.

Un film statunitense per la tv prodotto nel 2001 dalla NBC, di nome The Lost Empire (distribuito con il nome L'incantesimo del manoscritto ma mandato in onda su Italia 1 come Viaggio in Occidente), diretto da Peter McDonald si propone come seguito della storia; in esso un americano (Nick Orton, interpretato da Thomas Gibson) prende il posto del monaco alla guida dei tre demoni per impedire agli dei, Confucio, e lo stesso Wu Cheng'en, di distruggere tutte le copie del romanzo richiamandole in cielo. Sono assistiti dalla bellissima dea Kuan Ying (la bodhisattva Guanyin), che ovviamente si innamora dell'americano. Nel cast anche Kabir Bedi [1]

A Chinese Odissey Part I - Pandora's Box e A Chinese Odissey Part II - Cinderella di Jeffrey Lau ne sono liberamente ispirati e l'autore dimostra una conoscenza profonda del buddhismo attraverso una spremitura del testo originario all'essenza. Lo scimmiotto Sun Wukong è interpretato maestralmente dal Jim Carrey orientale Stephen Chow.

Tsui Hark, regista di Hong Kong autore di film di arti marziali ricchi di effetti speciali, di successo anche in occidente (ad esempio Seven Swords è stato distribuito in Italia da Medusa Film nel 2005), ha annunciato di avere in progetto una trasposizione cinematografica di Viaggio in Occidente.

Talvolta la leggenda del Saiyuki viene citata od omaggiata:

In un episodio dell'anime Inuyasha i protagonisti incontrano un demone-cinghiale, Chokyukai, che afferma di essere discendente di Cho Hakkai, ed è accompagnato da due piccoli demoni: un kappa discendente di Sha Gojo ed una scimmia discendente di Son Goku, tre dei protagonisti della leggenda cinese; questi ultimi due si rivelano però molto deboli, dato che anche Shippo riesce a tenerli a bada.Inoltre sia il kappa che la scimmia indossano un diadema dorato come Son Goku e lo stesso Chokyukai ne possiede diversi con cui è in grado di far innamorare di sé chiunque lo indossi.Nell'anime uno di questi diademi finisce prima in testa a Inuyasha,poi a Miroku e poi a Kagome.

Nel manga Saint Seiya, Shaka di Virgo, che è considerato una reincarnazione di Buddha, affronta Ikki di Phoenix e quest'ultimo, spaventato dal suo potere, cerca di fuggire più lontano possibile, solo per ritrovarsi nel palmo della mano di Buddha, proprio come successe a Sun Wukong alle prese con Tath?gata Buddha.

Le (poche) traduzioni italiane sono:

"Lo scimmiotto", traduzione di A. Motti dalla versione ridotta di Arthur Waley del 1942 (traduce soltanto trenta dei cento capitoli), Einaudi, 1960.

"Il viaggio in Occidente", a cura di S. Balduzzi, Rizzoli, 1998.

"Lo scimmiotto", Adelphi, 2002 (prima edizione 1971).

Esiste anche una traduzione di Serafino Balduzzi liberamente accessibile e scaricabile da LiberLiber [2]; un collegamento diretto è dato nella sezione successiva.

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