Situata nell'ampia pianura ad ovest di Xian, la zona modello di livello statale dell'alta e nuova tecnologia agricola di Yangling costituisce un riuscito esperimento di accorpamento di università e imprese per la ricerca e sviluppo nel settore, iniziato una decina di anni fa sulla base dell'Istituto di tecniche agricole del nord-ovest, fondato nella zona nel 1936. Si tratta di una nuovissima cittadina, con ampie strade alberate, giardini, zone residenziali e centri di ricerca, da cui si scorgono in lontananza i verdi monti Qinling. L'Università di scienze e tecniche agricole e silvicole del nord-ovest, figlia dell'Istituto, si trova in un parco con una ricchissima varietà di piante, dai pini alle palme tropicali. Si notano anche le serre per gli esperimenti, mentre gli edifici scolastici ed i dormitori dei ragazzi sono nuovi e moderni. Le ricerche compiute sul posto interessano soprattutto il grano e le altre colture praticate nel nord della Cina, le nuove tecniche di risparmio dell'acqua, e così via. Una statua nel parco è dedicata al prof. Zhao Hongzhang, un grande esperto di grano di livello nazionale, professore dell'ateneo, che ha formato molti validi studiosi nel settore.

Ogni anno in novembre la zona modello di Yangling organizza una fiera di livello internazionale, che attira studiosi e imprenditori cinesi e stranieri. Questa mattina abbiamo avuto il piacere di partecipare alla cerimonia di inaugurazione della fiera 2008, a cui hanno partecipato per parte cinese il ministro dell'Agricoltura, il governatore della provincia dello Shaanxi, ecc. e per parte straniera il vice ministro dell'agricoltura di Israele, il paese a cui è dedicata la fiera di quest'anno, ed altre personalità straniere del settore. Nell'ampia piazza prospicente l'edificio della mostra, oltre a molti giornalisti e ospiti, si accalcava una numerosissima folla di contadini e di gente comune, venuta ad informarsi sulle ultime novità in campo agricolo. Sono stata molto felice di vedere i contadini in fila davanti agli esperti, seduti ai tavoli ai lati di una strada, a cui chiedevano informazioni sui vaccini contro l'afta epizootica, sull'allevamento dei polli, ecc. Gli esperti registravano i loro nomi e numeri di telefono, in modo da mantenere i contatti. La folla si è quindi riversata nella sala espositiva dei risultati delle ricerche della zona-modello, dell'intera Cina, e di Israele, Canada, Australia, ecc., per osservare ed acquistare gli ultimi prodotti immessi sul mercato. Naturalmente lo stand di Israele occupava il posto d'onore, illustrando le avanzate tecnologie del paese per la lotta alla desertificazione e la coltivazione a risparmio d'acqua.
Nel frattempo in altre sedi si tenevano forum e tavole rotonde, cerimonie di firma di accordi di cooperazione con l'estero, ecc.

Nel padiglione dell'Università di scienze e tecnologie agricole e silvicole del nord-ovest abbiamo avuto il piacere di incontrare il prof. Li Hua, direttore del centro di ricerche sull'uva dell'ateneo, che ci ha descritto la situazione della coltura della vite e della produzione del vino in Cina. Egli ha studiato a Bordeaux, in Francia, per parecchi anni a partire dal 1982, creando poi il centro di ricerche sull'uva di Yangling. Egli ha anche prodotto una serie di vini che portano il suo nome, dal gusto dolce e secco, simile al passito siciliano, di cui si dice un grande ammiratore. Infatti ha trascorso un mese intero a Catania, che definisce una piacevolissima città.

Il prof. Ji Hong, della stessa università, ci ha invece parlato del centro di ricerche di Ankang, nel sud dello Shaanxi, che dirige, impegnato nella preservazione del quadro ecologico dei bacini d'acqua locali che offrono l'acqua alla capitale, Beijing.

Un altro incontro interessante è stato quello col prof. Zhang Gaisheng, esperto di grano, che insegna nella stessa università da più di trent'anni. Egli ci ha parlato delle tecniche di incrocio e transgeniche per migliorare le specie, presentandoci anche un quadro generale della coltivazione e produzione di grano in Cina, del contributo del paese alla soluzione del problema della sicurezza cerealicola mondiale, dell'impatto del cambiamento climatico sulla coltivazione, ecc. Abbiamo anche saputo che il centro ha importato dall'Italia parecchie ottime specie di grano. Il prof. Zhang intrattiene moltissimi scambi accademici con l'estero,  come pure l'intera università, ed ha anche un ricercatore danese fra i suoi studenti. Inoltre ci ha detto con orgoglio di possedere un laboratorio di prim'ordine.