Questa mattina, dopo una colazione a base di tortine con ripieno di giuggiole, ancora fragranti di forno, sotto un cielo alto ed azzurro, abbiamo lasciato Yanan, diretti verso sud-ovest. Lungo la strada del nostro albergo, ho però notato che molti giovani facevano colazione al Kentacky, preferendolo alle tortine locali! Un altro segno del rapido cambiamento dei tempi... Salutata la pagoda preziosa "Baota", ci siamo diretti verso un'altra famosa sede rivoluzionaria, Nanniwan, posta a una trentina di chilometri da Yanan, che a partire dal 1941 è stata sede di un importante movimento di lavoro per l'autosufficienza, in cui l'esercito rosso ha bonificato i terreni e creato addirittura delle risaie nel pianoro locale, le uniche dell'intera provincia. Allora la base rivoluzionaria di Yanan scarseggiava di viveri, quindi l'ansa di Nanniwan con le sue sorgenti d'acqua venne scelta come base di rifornimento alimentare. Ora sul posto si trova un museo con foto e oggetti di lavoro del tempo, zappe, vanghe, ed i filatoi con cui i soldati filavano, tessendosi poi non solo gli abiti, ma anche le scarpe di fibre vegetali che portavano. Ora i visitatori si fanno fotografare di fronte agli arcolai sulla piazzetta, accanto ai bambini del posto, pronipoti degli eroici locali che hanno partecipato alla campagna del tempo. Nanniwan è famosa anche per la bella canzone omonima, cantata con emozione sul pulmino dai membri del nostro gruppo, specie da coloro che hanno vissuto periodi della loro vita giovanile in questa zona.

Procedendo ancora verso est in direzione del Fiume Giallo, i monti e le vallate si fanno sempre più verdi per via dell'ottimo rimboschimento attuato, con addirittura delle foreste di pini, betulle e cipressi. Siamo nel distretto di Yichuan: numerose le piantagioni di tabacco (ricordiamo che Yanan produce delle ottime sigarette dal marchio omonimo), mentre sui pendii si stagliano le macchie arancione degli alberi di cachi, colmi di frutti non ancora raccolti, un vera meraviglia per gli occhi. Le donne nei campi di mais raccolgono le stoppie e le pannocchie rimaste; nei frutteti la raccolta delle mele volge al termine, con gli alberi ricoperti di mele rosse, ed i rami che si piegano verso il basso per il peso dei grandi frutti. Sotto il sole ed il cielo azzurro, questo paesaggio bucolico dà una grande pace. I contadini vivono in case nuove, nello stile delle case-grotte, ma in mattoni, con dei bei portali di ingresso con decorazioni in ceramica. Tuttavia, il traffico sulla strada ci riporta ad una vigorosa e concreta realtà: molti sono infatti i camion che trasportano petrolio greggio, raccolto dalle decine di piccoli pozzi che punteggiano i campi ed addirittura i cortili delle case contadine. Sono pozzi statali, affiancati da cisterne, dove viene conservato il greggio prima della raccolta ogni due-tre giorni da parte dei camion per la lavorazione nelle raffinerie della zona. Si tratta di una nuova fonte di reddito per i locali, visto che l'estrazione e l'uso del carbone sono limitati per motivi di inquinamento. Questo misto di colture tradizionali e di modernità, di risorse agricole ed energetiche di nuovo tipo, è anche un simbolo della nuova era di progresso che sta vivendo la Cina attuale.

Scesi dall'altopiano su una strada dai ripidi tornanti, è comparsa davanti ai nostri occhi la lunga striscia argentea del Fiume Giallo, uno spettacolo di impressionante, maestosa bellezza. Sulla riva opposta si trova la provincia dello Shanxi. In questo tratto, l'ampio corso del fiume madre della Cina presenta delle profonde fessure di roccia, che originano la famosa cascata di Hukou, o della bocca della brocca, un popolare sito turistico che attrae i cinesi dell'intero paese. Il rombo della cascata, alta circa 50 metri, è impressionante. Naturalmente il Fiume Giallo di per sè è l'attrazione maggiore: le sue acque limacciose, gialle per il fango raccolto nel suo lungo percorso, hanno nutrito la nazione cinese e la sua cultura millenaria, specie quella dell'altopiano del loess dove ci troviamo. Durante l'inverno, le acque gelano, ed è possibile raggiungere a piedi la vicina provincia dello Shanxi. Quindi lo spettacolo è impressionante in tutte le stagioni. Da qui è anche nata la famosa "Corale del Fiume Giallo!" Molti sono i visitatori che si fanno fotografare davanti all'arcobaleno creato dal riflesso della luce sull'acqua della cascata, accanto a contadini in costume coi loro muli, che cantano a richiesta i vigorosi motivi "Xintianyou". Con i loro visi forti e bruciati dal sole, ed esperienze varie di lavoro e di vita, anche loro sono un simbolo del nuovo corso storico che sta vivendo la Cina.

Ripreso il cammino, ci siamo diretti verso Luochuan, un distretto completamente dedito alla coltivazione delle mele, l'unico della Cina che è riuscito a trattenere del tutto i suoi abitanti, offrendo loro del lavoro sul posto, ed attirando personale anche dalle zone vicine. I frutteti, che sono posti su un pianoro in cima all'altopiano, a circa 800 metri di altezza, costituiscono una riuscita scelta effettuata nel 1984 e rivoluzionata scientificamente nel 2004 con l'istituzione di una base modello di sperimentazione sponsorizzata dal ministero dell'Agricoltura. In precedenza i locali avevano provato a coltivare tabacco, ma sono passati poi in massa alle mele per gli ottimi risultati ottenuti. I contadini coltivano i loro 3 mu (0,2 ettari) di terreno a testa di frutteti, godendo gratuitamente della guida tecnica di personale specializzato mandato dal governo locale. La cittadina conta diversi centri di raccolta e lavorazione, stoccaggio in celle frigorifere, e vendita all'interno del paese e all'estero. Alla Compagnia ortofrutticola di Yanan ho avuto il piacere di vedere delle attrezzature per la scelta delle mele della ditta italiana UNITEC, di Lugo di Ravenna. Un terzo dell'intera produzione di mele rosse, per lo più di tipo Fuji, viene esportato (in un' enorme cella frigorifera abbiamo visto delle casse destinate alla Germania), mentre il resto compare sulle tavole di gran parte della Cina. La confezione viene effettuata dalle donne locali, che guadagnano circa 1000 yuan al mese. Con le mele, i contadini hanno visto un grande miglioramento delle loro condizioni economiche, visto che sono seguiti tecnicamente, inoltre riescono addirittura a vendere il raccolto tramite annunci sulla rete Internet, una cosa davvero rivoluzionaria per loro, raggiungendo subito i clienti senza dover passare tramite intermediari.

Naturalmente la vista delle distese di frutteti verdi e degli alberi colmi di grandi frutti rossi è un piacere per gli occhi e per il cuore. In ogni caso, le mele vanno soprattutto gustate, e posso dirvi che oggi ho avuto il piacere di gustare la mela più deliziosa della mia vita! La grande e profumata mela rossa che mi è stata offerta, si scioglieva letteralmente in bocca, un'esperienza unica!