|
|
La prima tappa della nostra visita nella provincia dello Shaanxi è la città di Yanan, dove siamo arrivati oggi pomeriggio, venerdì 31 ottobre, alle 13,20, dopo un viaggio di 16 ore da Beijing, superando una distanza di un migliaio di km. Per dare l'idea della modernità dei treni cinesi, nel nostro scompartimento di prima classe, ogni cuccetta era dotata di una TV propria! Scesi alla stazione di Yanan, ampia e moderna, anche se mantiene certe linee delle case-grotte locali, abbiamo subito notato il cielo azzurro e l'aria pulita, oltre ad una serie di alti palazzi che svettavano nelle vicinanze. Dov'è andata a finire la Baota, la "pagoda preziosa", immagine simbolo della città? Sono stata qui nel 1993, e trovo che tutto sia cambiato. Ora andiamo a scoprire come e perchè.
Yanan si trova 350 km a nord di Xian, famosa per i suoi guerrieri di terracotta, e sita in un bacino pianeggiante favorevole alle colture agricole, tuttavia salendo verso nord, i terreni si fanno montuosi ed aridi, con pendii di tufo forati da case-grotte, le tradizionali residenze dell'altopiano del loess, che ha dato origine ad una straodinaria cultura popolare. Nel 1993 queste case-grotte erano ancora abitate, ma ora ho notato dal finestrino del treno che molti villaggi sui pendii sono abbandonati, mentre sono nate cittadine nuovissime nei dintorni. Inoltre i monti prima aridi e spogli ora sono verdeggianti, per via della grande opera di rimboschimento in atto. A Yanan le case-grotte sono pressochè sparite.
Forse vi chiederete perchè abbiamo scelto proprio Yanan per parlare dei risultati dei 30 anni di applicazione della riforma e apertura in Cina. Innanzitutto perchè questa cittadina un tempo remota ha ospitato per ben 13 anni, dal 1935 al 1948, la leadership del PCC, che dalle case-grotte locali ha diretto la guerra di resistenza al Giappone, la lotta al Kuomingdang e la liberazione finale del paese. Allora Yanan era un piccolo agglomerato di case-grotte, abitate da poveri contadini, qui infatti manca l'acqua, e le colture possibili sono solo miglio, fagioli, mais, e giuggiole. Dalle case-grotte di Zaoyuan, ossia "giardino delle giuggiole" e Yangjialing, che abbiamo visitato oggi pomeriggio, Mao Zedong, Zhou Enlai, Zhu De, Peng Dehuai, hanno diretto la lotta di liberazione, vivendo in condizioni poverissime. Qui Mao Zedong ha elaborato le sue teorie di lotta militare e di sviluppo culturale. E qui Zhou Enlai, nel tempo libero, filava con l'arcolaio, seguendo l'esempio di autosufficienza che era la regola del tempo. Naturalmente qui le storie di frugalità e di eroismo non si contano.
Con il miglioramento delle condizioni di vita dei cinesi seguito alla politica di riforma e apertura, questi santuari rivoluzionari ora sono visitati ogni anno da circa 5 milioni di persone, il che permette un grosso reddito alla popolazione locale. Tuttavia sono state la recente trivellazione su vasta scala dei pozzi di petrolio e di gas (quest'ultimo viene portato fino a Beijing con delle condotte sotterranee), la raffinazione e l'indotto collegato, a creare la maggiore ricchezza, da cui la presenza dei palazzi a più piani, del fiume di auto, dei negozi di lusso, una cosa che nel 1993 era inimmaginabile. Yanan ora è collegata col treno a Beijing, Xian, Hohot, ed è dotata di autostrade: ricordo che nel 1993 ho impiegato un giorno ad arrivare qui da Xian in autobus! I suoi villaggi sono tutti collegati da strade asfaltate, ed hanno telefoni fissi, i cellulari non si contano, è arrivata l'acqua potabile nelle case, mentre le cisterne di biogas per la cucina ed il riscaldamento hanno permesso la fine del taglio dei boschi e la possibilità del rimboschimento. Il carbone non viene più utilizzato per cucinare, da cui il cielo azzurro e l'aria pulita, un altro grande risultato del progresso in atto. Le campagne sono ora coltivate con criteri diversi, le colture del passato sono state tralasciate a favore della frutta, specie le mele. Quanto al rimboschimento, copriremo l'argomento nei particolari domani, dopo una visita ad Ansai, un distretto posto a nord di Yanan, famoso anche per l'arte delle carte ritagliate. |
|