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Il 24 agosto sono terminate le 29° Olimpiadi di Beijing, lasciando il posto alle Paralimpiadi. In merito, la Cina intende rendere i due eventi ugualmente suggestivi. La sigla che avete appena ascoltato, realizzata per accogliere le Paralimpiadi da uno studio radiofonico di Beijing composto da non vedenti, dice: "delle gare fantastiche, dei dettagli della vita, dei semplici dialoghi per contattare e capire di più i disabili. Che le Paralimpiadi diventino un'occasione per capire il mondo dei disabili! Aspettiamo insieme il 6 settembre 2008, inizio delle 13° Paralimpiadi!"
Lo Studio radiofonico 1+1 di Beijing, nato nel maggio 2008 dopo due anni di formazione professionale, è formato da giovani cinesi non vedenti o con un basso livello visivo. Si tratta dell'unico esperimento mondiale di programmi radio realizzati da non vedenti, quindi una cosa davvero eccezionale.
Circa le aspettative della sigla del programma di benvenuto alle Paralimpiadi, il direttore dello studio Xie Yan (foto destra) ci ha detto: "Da un lato, ci aspettiamo che il pubblico capisca più da vicino le caratteristiche dei disabili, e dall'altro che veda come lo spirito olimpico imposta le differenze interpersonali. Per esempio nei 16 giorni delle passate Olimpiadi, gente con indosso abiti diversi, con diverso colore della pelle e di lingue diverse si è espressa in una varietà di modi, permettendo a tutti di scordare le differenze. Noi speriamo che le Paralimpiadi dimostrino soprattutto come si possano trattare le differenze interpersonali. Speriamo che il pubblico veda la situazione originale dei disabili, creando le condizioni, e che i disabili si impegnino per una vera integrazione. A volte penso che quando camminiamo per strada e la gente ci ignora, è il momento più bello per noi."
Lo Studio radiofonico 1+1 è un media accreditato a seguire la 13° edizione delle Paralimpiadi. Nel corso dei Giochi, due sui giornalisti saranno presenti nelle strutture sportive per seguire le gare, presentando questo grande evento da un'angolazione particolare.
Il direttore dello studio Xi Yan è un ex- imprenditore sulla quarantina, sposato, che ha perso una gamba per via di un cancro alle ossa, e che gira per le strade di Beijing su un'auto sportiva. Dopo il trauma del passaggio da imprenditore di successo a disabile, egli si è gettato a fondo nella causa dei disabili, seguendo il cammino dello Studio radiofonico 1+1. Di seguito, egli ci ha illustrato il compito della loro trasmissione delle Paralimpiadi: "Mi sembra che per i grandi media cinesi, tipo RCI, la TV e la radio nazionali, coprire le Olimpiadi sia un obbligo, ma per le Paralimpiadi sia una responsabilità. Per un media formato da disabili come noi, coprire le Paralimpiadi e i temi collegati ai disabili è un obbligo, una cosa che dobbiamo fare. Così il pubblico può conoscere meglio la comunità dei disabili da angolazioni diverse, comprendendo anche meglio sè stesso."
Molti cosiddetti sani non conoscono affatto la comunità dei disabili, quindi le Paralimpiadi offriranno una grande occasione di sviluppo alla causa dei disabili cinesi. Sarà un grande raduno dei disabili, e anche un'occasione per i sani di capire i disabili e di eliminare le distanze con loro. Il testimonial delle Paralimpiadi di Beijing Li Chen ha detto: "Tutti sanno che il 6 settembre a Beijing si apriranno le Paralimpiadi. Le due Olimpiadi saranno ugualmente suggestive! Ecco il mio augurio: ero un atleta, quindi ho molto atteso queste Olimpiadi; ora sono un cantante, quindi canto per loro."
Come Li Chen, anche tutti i membri dello studio 1+1 attendono con ansia le Paralimpiadi. Per accogliere questo grande evento, hanno preparato una serie di 100 programmi intitolata "Amo le Paralimpiadi", il primo programma radiofonico realizzato da disabili autorizzato dal Comitato organizzatore olimpico. In merito, il giovane non vedente Qing Feng, giornalista dello studio 1+1 accreditato alle Paralimpiadi, ci ha detto:
"La caratteristica della serie di programmi è proprio quello che vogliamo, ossia che la gente tratti i disabili come tratta i sani. Per loro tramite, speriamo di ridurre il senso di distanza fra le due parti, facendo pensare ai sani che i disabili vivono lì accanto, senza nulla di strano. A questo scopo abbiamo invitato un centinaio di ospiti, disabili, loro familiari, amici e colleghi, persone che sono venute a contatto coi disabili e molti esperti che hanno parlato delle Paralimpiadi, di come ci si debba comportare venendo a contatto con i disabili e assistendo alle gare paralimpiche, illustrando inoltre delle gare particolarmente interessanti. Abbiamo invitato i disabili a raccontare delle storie di vita quotidiana, per esempio come i non vedenti utilizzino il cellulare, la sorpresa di chi riceve il loro primo messaggio e la gioiosa eccitazione di chi l'ha mandato. Abbiamo invitato i disabili con problemi agli arti a raccontare l' esperienza della prima volta che sono usciti di casa. Attraverso queste vicende quotidiane, vogliamo che il pubblico capisca che questi disabili sono proprio uguali ai sani."
Qing Feng è un non vedente, quindi seguirà le Paralimpiadi nel suo modo speciale, permettendo ai non vedenti di percepirle in un modo più concreto, e ai sani di capire l'impressione dei non vedenti sulle Paralimpiadi. In merito, Qing Feng ci ha detto: "Condividerò le mie impressioni con i sani, permettendo loro di capire meglio i disabili alle spalle delle Paralimpiadi, ed anche con i membri della nostra comunità, affinchè percepiscano l'evento per mio tramite. Seguendolo, privilegerò i suoni e i contatti fisici sul posto delle gare, perchè non serve descrivere ai non vedenti la bellezza visiva, che non hanno mai visto, e che quindi non riescono ad immaginare. Invece i suoni e i contatti fisici sono sensazioni quotidiane, quindi accessibili".
La vita di ognuno di noi ha un suo significato. Circa il significato dello Studio 1+1, Gaoshan (foto sinistra), un ragazzo con bassa capacità visiva dello studio 1 +1 che nel 2007 ha seguito i Giochi olimpici speciali di Shanghai, ci ha detto: "Indipendemente dai Giochi olimpici speciali e dai Giochi paralimpici, il significato della nostra presenza è duplice: da un lato, tutti possono condividere le nostre impressioni, dall'altro può nascere un'altra voce nella società, quella dei disabili stessi. Ho avuto la fortuna di venire a contatto con Peter White, un non vedente inglese che da trent'anni presenta il programma radiofonico 'In touch', che mi ha fatto un esempio: quando un non vedente cammina per strada, forse dieci persone lo vedono e pensano alle sue difficoltà, ma nessuno fa attenzione a cosa stia pensando. Il nostro compito è proprio far sentire questa voce, solo quando tutte queste voci saranno emesse, sarà possibile raggiungere una certa armonia."
Nella società, tutti i disabili sperano di ascoltare questo suono armonioso, quindi nutrono alte aspettative per i programmi dello Studio 1+1. In merito, il direttore Xie Yan ci ha detto: "I nostri ascoltatori, ossia i disabili sparsi in tutta la Cina, ci dicono che non possono venire a Beijing, ma vogliono sapere cose succede nella città. Ossia cosa avvenga nelle strutture sportive, e nella capitale nel corso delle Paralimpiadi. Così tramite la tecnologia informatica senza barriere e la forma della radio online, permettiamo ai disabili che seguono i nostri programmi di capire quello che sta avvenendo".
Con lo sviluppo della società, l'attenzione del pubblico per i disabili aumenta e si approfondisce sempre più. I disabili non vengono più considerati un gruppo isolato. In realtà, tutti noi viviamo in condizioni di disabilità per certi periodi, ad esempio da piccoli siamo portati in carrozzella e da anziani forse sulla sedia a rotelle. Da giovani utilizziamo anche il trasportatore senza barriere delle valige. Tutti possiamo utilizzare le strutture senza ostacoli, così lo sviluppo della causa dei disabili può anche facilitare la vita dei sani, e dell'intera società. In merito, il direttore dello studio Xie Yan ha citato dei dati dell'OMS: "In una vita di 70 anni, 8 anni vengono trascorsi in condizioni di disabilità, pari all' 11,5% del totale."
Di fronte a questo, anche la Cina sta sviluppando attivamente la causa dei disabili, e pianificando e costruendo strutture senza barriere architettoniche. Nonostante esistano ancora aspetti non ideali, il livello generale continua ad elevarsi. In merito il direttore Xie Yan ci ha parlato delle sue impressioni: "La riforma e l'apertura sono in atto da soli 30 anni, quindi gli ambiti dell'istruzione, dell'occupazione e sanitario possono risultare arretrati nello sviluppo sociale. Ma non importa, perchè è solo uno sviluppo di 30 anni, ed anche velocissimo, in cui ci sono sicuramente delle insufficienze, che però ci permettono maggiori spazi di sviluppo. Solo con le Paralimpiadi, il pubblico potrà capire la situazione di vita dei disabili all'estero. Quando tutti sapranno che all'estero i disabili hanno a disposizione molte professioni, potranno cominciare a riflettere, permettendo lo sviluppo della società. Questo è l'obiettivo delle Paralimpiadi."
Lo sviluppo della causa dei disabili non è solo un problema di hardware, visto che anche il quadro soft è anche una componente da non sottovalutare. Zhiyuan (foto destra), un ragazzo con bassa capacità visiva dello studio, al fine di chiarire questo problema, ci ha fatto un esempio: "In passato in Cina i non vedenti erano chiamati volgarmente 'xiazi', ossia 'orbi', poi si è passati a 'canjiren', 'mangren, ossia 'disabili' e 'ciechi'. Ora molti media e alcuni individui propongono il ricorso a 'shizhangren', ossia persone con ostacoli alla vista, ipovedenti, un termine molto più umano."
Attraverso il cambiamento delle denominazione dei non vedenti, possiamo percepire il cambiamento della comprensione sociale verso questa comunità. Il termine "canjiren", disabile, indica una persona malata, invece "shizhangren" indica una persona con ostacoli alla vista, ossia un ipovedente, il che non si ritiene una malattia. Se lo si guarda come un ostacolo, questo si può superare. Zhiyuan ha avuto dei problemi alla vista durante le elementari, poi ha subito un intervento chirurgico, diventando un ipovedente. Ad un certo punto aveva rinunciato al suo futuro, ma in seguito è entrato in una scuola per non vedenti, vincendo l'ostacolo della vista, e diventando un ottimo produttore di programmi radiofonici, il che ha cambiato la sua vita: "Mio padre è poi venuto a sapere che esistevano scuole per non vedenti, quindi mi ha iscritto. Laggiù ho capito che anche i non vedenti potevano frequentare l'università. Allora ho cominciato a sognare, perchè prima non avevo idee. Poi ho appreso a suonare lo 'yangqin', uno strumento musicale tradizionale, e sono entrato all'università. La vita universitaria mi ha molto influenzato, cambiando la mia comprensione dei disabili e anche certi punti di vista sulla società".
Lo sviluppo della causa dei disabili necessita degli sforzi degli stessi disabili di superare gli ostacoli, e al tempo stesso dell'attenzione dell'intera società. La principale attività dei membri dello studio 1+1 sono le interviste, a volte anche a famosi personaggi, per incoraggiare per loro tramite il pubblico. Per realizzare la serie di programmi speciali "Amo le Paralimpiadi", il direttore Xie Yan e la giovane Li Ning(foto sinistra) hanno intervistato molte star. Li Ning è una ragazza non vedente dello studio, che parlando delle interviste, ci ha detto: "Prima delle interviste, a dire la verità, avevo paura, perchè li intervistavamo durante certe attività, non sapendo se rifiutassero dicendo di non avere tempo. Invece tutti hanno collaborato, specialmente attori anziani come Siqingaowa, ci hanno trattato con molta amicizia, facendoci sentire bene. Oltre a questo, abbiamo anche intervistato delle persone dedite allo sviluppo della causa dei disabili, il che mi ha molto eccitata, perchè ho scoperto che sono tante le persone impegnate per noi disabili e per le Paralimpiadi".
Alla fine dell'intervista, il direttore Xie Yan ci ha detto: "Sono convinto che dopo le Paralimpiadi, a Beijing, anzi in tutta la Cina, si saranno dei grandi cambiamenti. Questi cambiamenti sono proprio gli obiettivi di questo grande evento."
Per finire, auguriamo ai disabili della Cina e del mondo intero di integrarsi realmente nella vita sociale, rendendo la nostra vita piena d' amore. |
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