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La mascotte è una mucca chiamata Fu Niu Lele, cioè "Bue felice e fortunato".
La Mascotte delle Paralimpiadi di Beijing 2008 è un vitellino dal nome grazioso, Lele, ossia "Gioia". Il pupazzo incarna il messaggio delle Paralimpiadi di Beijing e lo spirito olimpico.
Il bue è un animale robusto, laborioso, caparbio e non ha paura del fallimento. La figura del bue ha in sé lo spirito degli atleti disabili i quali lottano con tenacia e fanno sforzi instancabili per superarsi, in accordo alla positiva disciplina degli atleti paralimpici e ai concetti delle Paralimpiadi di Beijing "Superarsi, armonia e condivisione".
Il bue è semplice, onesto, ottimista e laborioso, le sue caratteristiche dimostrano un atteggiamento positivo nei confronti della vita, i Giochi olimpici espongono proprio l'innalzamento di questi valori. Le Paralimpiadi promuovono ancor più il diritto dei disabili di gareggiare, nelle varie strutture, proprio come le persone normali e di portare questo spirito nella quotidianeità, facendone la forza della vita, aggiungendo, così, vigore al progresso sociale.
Il vitellino mascotte rappresenta l'armoniosa convivenza tra l'uomo e la natura, esprimendo il concetto di Olimpiade verde ed umanistica.
Il bue, con la sua affabilità, sincerità e simpatia, è uno tra gli animali più simili all'uomo. In ogni civiltà le canzoni agresti e serene sono per i popoli sempre un segno di vita armoniosa. Il bue è una figura sempre presente nella vita idilliaca, un aspetto disinvolto e poetico descritto nell'arte e nella letteratura, la speranza dell'uomo per una convivenza armoniosa con la natura.
Inoltre, nella cultura tradizionale cinese, il bue rappresenta le preghiere per un futuro propizio, per un buon raccolto, per la pace e per la serenità. |
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