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Tra i numerosissimi testi classici dell'antichità cinese, non mancano testi specifici sul tè, mentre anche in testi storici, diari, cronache locali e calligrafie esistono molti riferimenti al tè, alle case da tè, alla preparazione del tè e alle tecniche di coltivazione e lavorazione delle foglie di tè. Il Canone del tè di Luyu è un'opera generale sulla storia, sulle correnti, sull'attuale situazione, sulle tecniche di produzione, sull'arte di bere e sui principi della cerimonia del tè. Si tratta sia di un capolavoro di scienza naturale del tè che di una monografia sulla cultura del tè.
Lu Yu (733-804) nacque nell'odierna Tianmen, una località della provincia del Hubei. Amante degli studi sin dall'infanzia, ebbe un carattere tranquillo e solitario, rinchiudendosi in casa a studiare, senza alcuna ambizione per la carriera ufficiale. Per tutta la vita disprezzò il potere e la nobiltà, senza curarsi della ricchezza, amando invece la natura e persistendo nella giustizia. Fra le poesie della dinastia Tang, ne figura anche una su Lu Yu che esprime proprio il suo carattere: "non apprezza le monete d'oro e le coppe di giada, nè ambisce ad andare alle udienze al mattino e a salire sulla scena la sera. Ama invece l'acqua del fiume del paese natale, ed è andato a Jingling???" Dopo la sommossa di Anshi, Lu Yu si gettò completamente nelle ricerche sul tè, scrivendo il "Canone del tè", che svolse un attivissimo ruolo propulsivo per lo sviluppo della causa del tè in Cina. I posteri, per commemorare i suoi contributi, lo chiamarono "dio del tè" e "saggio del tè".
Il "Canone del tè" è la prima monografia mondiale sul tè, comprensiva di dieci capitoli, fra cui l'origine del tè, le attrezzature di lavorazione, la raccolta, la bollitura, il tè nella storia e i siti di produzione. Dal contenuto ricco e specifico, illustra sistematicamente e completamente gli sviluppi del tè nell'antica Cina, per cui presenta un alto valore storico. Dopo la sua comparsa, l'opera è stata molto amata in tutte le epoche, e ammirata come la capostipite del settore cinese del tè. Il poeta della dinastia Song Chen Shidao ha scritto un prologo al Canone del tè: "I testi sul tè iniziano da Lu Yu. Grande è il suo contributo agli amanti del tè!" Dopo la sua morte, Lu Yu è stato venerato come "dio del tè". Lo stato di Huihe, a nord dei territori della dinastia Tang, scambiò il Canone del tè con mille superbi destrieri. A partire da allora, questo si diffuse all'estero, ed ora è stato tradotto in giapponese, russo, inglese, italiano, ecc.
Il Canone del tè di Lu Yu ha molto influenzato gli studi sulle foglie di tè e sulla cultura del tè, anzi l'intera cultura alimentare cinese. |
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