Zhao Daying (responsabile della mostra, del dipartimento di conservazione dei testi della Bibilioteca nazionale di Cina):
1. Ci potrebbe illustrare le mappe che la Biblioteca nazionale ha presentato alla mostra?
Per la maggior parte si tratta di opere di Martino Martini, realizzate secondo le mappe interessate cinesi. Qui sono esposte sette opere, fra cui le mappe "Guang Yu Ji" e "Huang Yu Kao". Inoltre le edizioni di alcuni suoi testi sono anteriori di un anno di quelle italiane. L'opera più preziosa, ed esposta per la prima volta, è la "Mappa dei diecimila paesi" "Kun Yu Wan Guo Quan Tu" di Matteo Ricci, edizione 1602, la quarta di sei mappe tracciate congiuntamente da Matteo Ricci e Li Zhizao, un funzionario della dinastia Ming. Un'altra opera molto importante è il manoscritto delle "Domande e risposte sulla teoria religiosa" di Matteo Ricci, edizione 1588, che testimonia la sua doppia veste di padre gesuita e di scienziato.
2. Quali sono le differenze più evidenti fra le mappe cinesi e straniere?
La differenza più evidente fra le mappe cinesi e straniere sta nella concezione. I padri gesuiti, fra cui Martino Martini, portarono le tecniche avanzate occidentali in Cina, dove non esisteva la concezione tolemaica del tracciato con linee parallele e verticali, e si poneva per lo più la Cina al centro della mappa.
Tuttavia molti stranieri tracciarono mappe della Cina facendo riferimento ai testi di Marco Polo e di altri viaggiatori, immettendovi quindi molta fantasia, per cui il profilo e la linea costiera del continente cinese non risultano chiari. Solo dopo l'arrivo di Martino Martini, grazie alla sua esperienza personale e cartografica, le mappe diventarono più precise, e dotate di latitudine e longitudine.
3. Questa mostra è accessibile sia al pubblico che agli specialisti?
E'accessibile ad entrambi. Innanzitutto il contenuto della mostra non è molto difficile da capire, visto che presenta un' introduzione generale della storia della cartografia occidentale. Gli specialisti possono procedere alle ricerche interessate secondo i progressi epocali o le caratteristiche tecniche, mentre il pubblico può ripercorrere virtualmente la secolare storia della comprensione, esplorazione e mappatura sempre più precisa della Cina da parte degli occidentali. |