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Grazie alla collaborazione dell'Istituto di Cultura dell'ambasciata d'Italia, della Soprintendenza Beni Librari e Archivistici della Provincia Autonoma di Trento, della Biblioteca Comunale di Trento e della Biblioteca del Seminario Maggiore di Trento, nonché delle Istituzioni genovesi: Galata Museo del Mare, Biblioteca universitaria e Associazione Promotori Musei del Mare e della Navigazione di Genova, l'8 novembre scorso alla Biblioteca Nazionale di Cina di Pechino si è aperta un'esposizione sull'evoluzione in campo cartografico dell'immagine occidentale della Cina nel corso dei secoli XIV-XVIII, intitolata "Visioni del celeste impero". La mostra, che avviene in concomitanza con le celebrazioni del 37° anniversario dell'allacciamento delle relazioni diplomatiche fra Italia e Cina, durerà fino al 7 dicembre.
L'iniziativa è stata resa possibile grazie alla disponibilità della Biblioteca Nazionale di Cina ad accogliere la manifestazione. La mostra è stata curata da Federico Masini (Università di Roma "La Sapienza"), Massimo Quaini (Università di Genova) e Riccardo Scartezzini (Università di Trento).
Per l'occasione sono esposte una serie di immagini e mappe estratte da Atlanti particolarmente significativi di età medievale, moderna e contemporanea, quale panoramica su un argomento che, per molti secoli, ha visto confrontarsi filosofi, storici e geografi europei. Si parte da Tolomeo per arrivare a metà Ottocento, passando per l'Atlante Catalano, la carta di Juan de la Cosa, la Carta del Cantino, l'Atlante Miller, l'Atlante Vallard, il mappamondo di Sebastiano Caboto, il mappamondo Salviati, il mappamondo di Martin Waldseemuller, gli Atlanti di Ortelio, Mercatore, Hondius, Jansson, Blaeu, De Wit, Danckerts, Sanson, Jaillot, Nolin, Delisle, Coronelli, Santini, Zatta, Desnos, du Val, Black, Seutter, Homann.
Le opere originali: il Novus Atlas Sinensis di Martino Martini, la China illustrata di Athanasius Kircher, la Description de la Chine di Jean Baptiste du Halde e l'Atlas Chinois di Jean Baptiste d'Anville danno un prezioso spaccato della copiosa e straordinaria produzione scientifica dei padri gesuiti operanti in Cina nei due secoli tra la seconda metà del 1500 e la fine del 1700. Un esempio della capacità di sintesi del tutto originale e di alto valore filosofico e concettuale sono le opere di Martino Martini, di cui sono esposti oltre all'originale dell'Atlas, edizione 1658, le sedici Tavole che corredavano il suo Atlante. La Biblioteca Nazionale di Pechino ha gentilmente messo a disposizione opere coeve a quelle esposte soprattutto del periodo secentesco.
L'esposizione, nei primi mesi del 2008, verrà riproposta al Galata Museo del Mare di Genova e al Castello del Buonconsiglio di Trento.
Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti, per la parte italiana, il ministro consigliere dell'ambasciata d'Italia Marco della Seta, il presidente del Centro Studi Martino Martini di Trento e curatore della mostra, prof. Riccardo Scartezzini, la prof.ssa Maria Paola Profumo, presidente del Consiglio di amministrazione dei Musei del Mare di Genova, ed Aldo Caterino, editore e curatore delle pubblicazioni del Centro Martino Martini.
Per la parte cinese erano presenti il vice direttore della Biblioteca nazionale di Cina, dott.ssa Zhang Yafang, il responsabile del dipartimento delle collezioni speciali della biblioteca Zhang Zhiqing, il responsabile della mostra della Biblioteca Nazionale Zhao Daying e il professore di storia dell'Università di Pechino Li Xiaocong. |
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