|
|
L'Esercito Popolare di Liberazione è una grande forza della Cina. Nell'arco dei più 50 anni dalla seconda rivoluzione interna e della guerra di resistenza all'aggressione giapponese, e alla guerra di liberazione nazionale, alla guerra di resistenza all'aggressione americana e di aiuto alla Corea del Nord, e alla fondazione della nuova Cina, questa grande armata ha permesso al popolo cinese di liberarsi da una posizione semifeudale e semicoloniale. Durante la costruzione del socialismo, ha sempre svolto un ruolo di baluardo, diventando la grande muraglia di ferro della nazione e del popolo cinese. Questo esercito del popolo è nato il primo agosto 1927 durante l'insurrezione di Nanchang che occupa un'importante posizione per il PC e nella storia cinese.
Nel 1924, su iniziativa del PCC, il PCC e il Kuomintang realizzarono la loro prima cooperazione, procedendo alla Grande rivoluzione nazionale sotto la bandiera del Fronte unito rivoluzionario. Nel 1926, iniziò la massicia Spedizione militare a nord, il cui diretto obiettivo erano i Signori della guerra del nord appoggiati dall'imperialismo. La Spedizione militare a nord distrusse in linea di massima le forze dei Signori della guerra del nord, assestando un duro colpo all'imperialismo. Tuttavia, durante il vittorioso avanzamento, appoggiata dall'imperialismo e dai reazionari all'interno del paese, la destra del Kuomintang attaccò il PCC. Le forze di destra del Kuomintang rappresentate da Chiang Kai-shek e Wang Jingwei iniziarono su scala nazionale la caccia e il massacro dei comunisti e delle masse rivoluzionarie, portando al fallimento la prima cooperazione tra il PCC e il Kuomintang.
La sconfitta del movimento della rivoluzione nazionale fu dovuta a fattori esterni, ma principalmente agli errori del capitolazionismo di destra di Chen Duxiu, leader del PCC di allora. Applicando una politica di concessione verso la destra del Kuomintang, costui era privo di sufficiente conoscenza dell'importanza della direzione dell'esercito. Di conseguenza la stragrande maggioranza delle forze armate venne posta sotto il controllo del Kuomintang.
Nel luglio del 1927, di fronte alla grave situazione della sconfitta della Grande rivoluzione, il Comitato Centrale del PCC convocò a Wuhan una riunione del suo Ufficio politico provvisorio, nel corso della quale decise di promuovere in modo autonomo iniziative militari contro i governi di Nanchino e di Wuhan del Kuomintang, cioè l'insurrezione di Nanchang.
Il primo agosto, alla guida di un'armata composta da più di 20 mila elementi controllati e influenzati dal PCC, Zhou Enlai, Zhu De e He Long proclamarono a Nanchang, nella provincia del Jiangxi, Cina meridionale, l'insurrezione militare. In quel momento nella zona le forze dei nemici erano relativamente deboli. In 4 ore di accaniti combattimenti, le truppe di insurrezione annientarono 3 mila nemici, si impossessarono di 5 mila fucili, un milione di proiettili e numerosi cannoni ed occuparono la città.
L'insurrezione di Nanchang sconvolse a fondo i reazionari del Kuomintang. Wang Jingwei inviò d'urgenza a Nanchang le principali forze del Kuomintang nel tentativo di accerchiare la città al fine di eliminare le truppe di insurrezione. Di fronte a tale situazione, queste decisero di trasferirsi a sud, nella provincia del Guangdong, secondo il piano prestabilito, in modo da conquistare Haikou, nell'isola di Hainan, e ottenere aiuti esterni per ricostruire la base del Guangdong ed organizzare ancora una volta la Spedizione a nord.
Tra il 3 e il 6 agosto le truppe di insurrezione si ritirarono da Nanchang, trasferendosi verso sud. Le sue forze principali furono sconfitte in combattimenti con le truppe nemiche durante la loro ritirata. Il resto si trasferì invece nelle zone meridionali della provincia del Hunan per condurre la guerra partigiana. Nel gennaio del 1928, coordinate dalle organizzazioni del partito e dalle forze armate dei contadini locali, le truppe di insurrezione tennero a Yi Zhang, nello Hunan, l' "Insurrezione di capodanno". A causa dell'accerchiamento e dell'annientamento ad opera del meglio dell'esercito nemico, le truppe di insurrezione e le forze contadine si ritirarono dal Hunan e giunsero nell'aprile dello stesso anno ai monti Jinggangshan, dove realizzarono il vittorioso ricongiungimento con le truppe guidate da Mao Zedong, formando la 4° Armata dell'Esercito rivoluzionario degli operai e dei contadini, chiamata poi la "4° Armata rossa degli operai e contadini". Si tratta del famoso ricongiungimento militare sui monti Jinggangshan.
Nonostante la sconfitta, l'insurrezione di Nanchang criticò con azioni concrete il capitolazionismo di destra di Chen Duxiu e sparò la prima fucilata contro i reazionari del Kuomintang, costituendo l'inizio della direzione indipendente della guerra rivoluzionaria e della creazione delle forze armate rivoluzionarie da parte del PCC ed anche il punto di partenza della guerra della seconda rivoluzione interna. L'11 luglio 1933, il governo democratico centrale degli operai e contadini adattò una risoluzione, definendo il primo agosto "Giornata dell'Armata rossa degli operai e contadini" e celebrando per la prima volta nello stesso anno la Festa di fondazione dell'Esercito. Il 15 giugno 1949, la Commissione militare rivoluzionaria del popolo cinese di allora emise l'ordine secondo cui i caratteri "primo agosto" diventavano il segno distintivo della bandiera e dell'emblema dell'Esercito Popolare di Liberazione. |
|