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I colori di Natale a Pechino
2006-12-20 09:56:45 cri

     Nel contempo i vari negozi approfittano dell'occasione per promuovere i loro articoli; i commessi si travestono da Babbo Natale, distribuendo regalini e caramelle ai passanti e ai clienti. Cappelli e scarpe da Babbo Natale e gioccattoli rappresentanti "Babbo Natale"in grado di danzare e cantare, coi prezzi da qualche spicciolo a centinaia di Yuan, sono stati sistemati sui banchi speciali dei vari negozi della capitale.
Infatti già dall'inizio di dicembre, con luci variopinte ai lati delle strade, alberi con bei regali, figure di Babbo Natale e musiche natalizie nei negozi, a Pechino già regna un'atmosfera di festa.
       Entrando nella grande libreria della Via Wangfujing, conosciuta come la Via d'Oro di Pechino, ho scoperto che nel mare di libri ce ne sono anche di quelli sul Natale, ad esempio la "Guida del Natale", che illustra l'origine, la storia, le usanze e i costumi dei vari paesi, i regali, gli alberi e le musiche di Natale e così via. Una responsabile della libreria mi ha detto che molti si interessano al libro.
       Vedendo due ragazze intente a sfogliare il libro, ho chiesto loro : "Anche voi celebrate il Natale?" Una mi ha risposto :"Sì, lo consideriamo un'occasione di riunione fra amici."
Amici ascoltatori, come ha detto la ragazza, nel cuore della maggior parte dei giovani cinesi il Natale è un'occasione di gioia, perchè amano gli alberi innevati e luminosi, il piacere di scambiarsi dei regali, la gioia dei balli in maschera e così via. Ora i cinesi hanno amici ovunque nel mondo! L'altra ragazza ha detto di aver già inviato messaggi di augurio a molti amici stranieri. 

      Amici, come hanno detto le ragazze, di pari passo con l'apertura della Cina, il tenore di vita della popolazione cinese migliora costantemente. Il Natale fornisce ai cinesi un'altra buona occasione di riunione fra parenti e amici.

Natale, non solo in Italia ma anche in molti altri paesi del mondo, e nella fattispecie in Cina. Forse troverete strano che un paese come la Cina, dalle tradizioni del tutto diverse, viva anche questa festa tipicamente occidentale. Beh, si tratta per lo più di un fenomeno commerciale, legato inoltre alla curiosità per il resto del mondo che caratterizza il paese da qualche anno. Tuttavia in certe parti della società il Natale è vissuto nel suo significato originario, forse dimenticato da molti anche in Italia, ossia quello religioso. Per presentarvi questo aspetto della festa in Cina, domenica scorsa,  mi sono recata alla cattedrale del sud di Pechino, una delle quattro della città, denominate secondo la loro posizione geografica, infatti ci sono anche le cattedrali del nord, costruita dai francesi, dell'est e dell'ovest. La cattedrale del sud ha un particolare legame con l'Italia, essendo stata costruita nel lontano 1605 da Matteo Ricci, un gesuita vissuto in Cina molti anni e profondo conoscitore del paese.

Il sacerdote incaricato dei contatti con l'estero e delle attività religiose della comunità locale di fedeli stranieri è il giovane ed entusiasta Zhang Tianlu, il cui nome religioso è Padre Francesco Saverio. Padre Francesco mi ha accolta nella sala dei visitatori della cattedrale, che ospita anche una bellissima collezione di presepi da tutto il mondo. Il Padre parla correntemente l' inglese, e celebra ogni domenica la messa in questa lingua, dal momento che ha studiato in Gran Bretagna ed in Belgio, inoltre ha visitato l'Italia ben tre volte. Secondo la sua illustrazione inizio La cattedrale del sud è una chiesa molto importante perchè è la sede arcivescovile della capitale, la sede del vescovo, sua eminenza Fu Tieshan, inoltre ospita gli uffici della diocesi di Pechino ed è la chiesa della comunità internazionale della capitale.

Alla mia domanda su quali sarebbero state le attività natalizie della cattedrale egli ha risposto: quest'anno, le attività della vigilia di Natale saranno le seguenti: alle 18,30 del giorno 24 abbiamo una messa, seguita dalle 19,30 alle 22,30 da una open house, aperta sia ai fedeli praticanti che a coloro che non lo sono ma che intendono informarsi sulla religione, in base alle nostre passate esperienze in queste tre ore c'è un movimento di circa 30-40 mila persone. Abbiamo un presepio, inoltre 2 nostri cori cantano per tutti i presenti canzoni di Natale, mentre egli illustra la storia del Natale e il contenuto degli inni. Inoltre distribuiamo al pubblico la nostra rivista Xinlu, Nuova Strada, che illustra il significato del Natale, storico e religioso. Alle 11,30 il vescovo Fu Tieshan presiede la messa, che dura circa un' ora e mezza. Alle 5,30 del giorno 25 abbiamo una messa in latino, alle 7,15 una messa in cinese, alle 8,30 un'altra messa in cinese e alle 10 la messa in inglese per la comunità straniera internazionale. Questa moltitudine di attività è molto stancante, ma siamo molto felici di portare il nostro messaggio, inoltre abbiamo parecchi volontari che lavorano con noi in questo periodo, circa 100, che si prendono due giorni di ferie per prestare servizio per il Natale. I fedeli presenti alla messa di mezzanotte sono circa 3000. Padre Francesco ha ricordato che per evitare presenze eccessive e non controllate per l'occasione si può assistere alla messa solo se in possesso di un biglietto di ingresso speciale. La comunità di fedeli della cattedrale si aggira sulle 5000 persone, mentre in tutta Pechino i cattolici praticanti sono circa 50-60mila. In tutto il paese sono invece sui 5 milioni.

Alla mia domanda su quali attività svolga la diocesi di Pechino al di fuori dell'ambito strettamente religioso, Padre Francesco ha risposto: la diocesi possiede anche un ufficio per i servizi sociali, con sacerdoti, suore e fedeli volontari che si occupano di tre ambulatori posti alla periferia della città, in aree povere come Mentougou e Yanqing, mentre ne è in costruzione un quarto nella città. I malati pagano metà delle spese per le visite e medicine. Aiutiamo anche alcune centinaia di bambini poveri ad andare a scuola, alla periferia della città ed anche in province povere come lo Yunnan, la Mongolia Interna, lo Shaanxi, Hebei, e così via. Inoltre i nostri fedeli aiutano anche in caso di disastri naturali come alluvioni, terremoti, ecc. Sosteniamo le Associazioni per la cura della lebbra e dell'AIDS e gli orfanotrofi col ricavato dei concerti dei nostri cori, inoltre collaboriamo con le altre religioni, Buddismo, Islamismo, Taoismo, per aiutare i bisognosi. Nei pressi della nostra chiesa c'è un Istituto di studi buddisti, i cui monaci ci visitano spesso.

Ed io aggiungo: l'osservazione di Padre Francesco è esatta, infatti alla messa di quel giorno era anche presente un monaco buddista dal tipico abito giallo. Padre Francesco ha continuato dicendo: la nostra messa in inglese della domenica è frequentata al 98% da giovani cinesi e stranieri, ed è molto vivace, quindi ha molto successo. Alcuni cinesi vengono da noi per imparare l'inglese, come fossimo un English corner, in più possono studiare anche qualche contenuto religioso. Abbiamo circa 1000 nuovi fedeli in più ogni anno, per lo più studenti delle superiori, universitari e così via. Gli anziani avevano invece familiari che già praticavano in passato. Padre Francesco osserva con piacere: i nuovi fedeli sono solo alla ricerca dei valori umani, senza alcuno sfondo familiare, il che è una cosa molto bella.

Il giovane padre si occupa anche del settore educativo dei giovani della chiesa, che offre da tre anni corsi gratuiti di inglese, italiano, spagnolo e francese, tenuti da personale delle ambasciate, frequentati finora da circa 4000 persone, per lo più studenti universitari, di cui solo il 15% credenti. Tuttavia prima delle lezioni devono apprendere anche le preghiere nelle lingue estere, di conseguenza, circa 100 all'anno si convertono, entrando nella grande famiglia cattolica.

Quanto alla formazione del personale religioso, a Pechino ci sono due seminari, uno della diocesi, nel distretto di Haidian con 44 studenti, e l'altro nazionale, a Daxing, con 70, i seminari in Cina sono invece 36, di cui 12 di grandi dimensioni, con circa 3000 seminaristi. Le chiese cattoliche nel paese sono ora 5648. A Pechino esiste anche un convento con 50 suore presso la cattedrale del nord, che lavorano nelle scuole e ambulatori. E' da notare che come anche nel resto del mondo, i religiosi di Pechino provengono per più del 90% dalle campagne.

Resiedendo in Cina da parecchi anni, nel corso della visita ho notato i grandi combiamenti avvenuti nel complesso della cattedrale. Alla mia domanda in merito, Padre Francesco ha risposto che il complesso della cattedrale è stato ristrutturato nell'ambito del piano urbanistico in vista dei Giochi Olimpici del 2008, con la distruzione di molti edifici posticci accumulatisi nel corso degli anni.
Padre Francesco ha infine voluto ricordare che la cattedrale possiede ben sei cori: di voci bianche, di anziani, degli angeli, di Santa Cecilia, un coro che canta in inglese ed un altro costituito da studenti stranieri che cantano nelle loro lingue.

Al termine della messa abbiamo intervistato una giovane fedele cinese che ci ha detto: una credente sin da quando ero bambina, perchè appartengo ad una famiglia cattolica che mi portava spesso in chiesa. Ora vengo qui alla messa ogni domenica. Alla domanda cosa significhi per lei essere cattolica, dal momento che la maggior parte dei cinesi non lo è, ella ha risposto che, innanzitutto si sente più forte, perchè pensa che Dio la stia proteggendo sia nella gioia che nel dolore. Inoltre per le restrizioni imposte dalla dottrina, il suo comportamento è diverso dalla media. Ella verrà senz'altro alla chiesa per Natale, alle messe della vigilia e di mezzanotte. Inoltre i fedeli si organizzano per delle attività, per portare il loro saluto ed augurio ad altri gruppi.

Un particolare interessante: i genitori della ragazza erano credenti perchè i nonni, negli anni '20-'30, lo erano diventati per influenza di un missionario francese che allora insegnò loro anche la sua lingua ed altre nozioni. Anche la giovane, dal canto suo, intende col suo comportamento quotidiano portare il messaggio cristiano nel suo ambiente, con un certo successo, dice modestamente, fra gli amici.

Ecco di seguito un'intervista al giovane monaco buddista presente alla messa, ci ha detto : Vado spesso sia alla chiesa cattolica che a quella protestante, ieri sono anche stato al Tempio Taoista delle Nuvole bianche, qui vicino, sono uno studente dell'Istituto di studi buddisti di Fayuansi, il Monastero dell'Origine della legge, e vengo qui per studiare. Il Buddismo infatti è una dottrina molto profonda, tuttavia dal punto di vista del proselitismo, deve imparare dalle altre religioni, come il Cristianesimo. Con la libertà di fede religiosa ora attuata in Cina, anche il Buddismo ha grandi prospettive di sviluppo, è una dottrina straordinaria, tuttavia i testi sono in cinese antico, molto difficili da capire, neanche noi studenti dell'Istituto abbiamo letto tutti i classici, che sono un complesso enorme. Molti pensano che il Buddismo sia troppo difficile, quindi si rivolgono al Cristianesimo, ritenendolo più facile. Io ritengo che tutte le religioni siano valide, tuttavia per propagare la nostra dobbiamo avere un metodo, come la messa cattolica. Io non conosco bene l'inglese, quindi la messa è un'ottima occasione di imparare. Oggi ho anche ricevuto dal padre cattolico dei regalini, ne sono molto felice, ed ho donato in cambio la nostra corona di preghiera e alcuni libri. Anche lui mi rispetta, ci rispettiamo a vicenda.

Ieri sono stato al Tempio taoista delle Nuvole bianche, ma i taoisti sono piuttosto tradizionalisti e non privilegiano la predicazione. Noi buddisti siamo spesso ritenuti dei saggi che se ne stanno rinchiusi nei monasteri, ma il Buddismo alle origini era predicato, in India il Budda predicava in giro con i suoi discepoli, quindi la dottrina privilegiava il proselitismo.

Un particolare straordinario è che il giovane monaco, prima di entrare nell'ordine, ha studiato marketing, quindi padroneggia le tecniche di comunicazione e ritiene che anche il Buddismo le debba valorizzare. Il Cristianesimo ritiene che sia Dio ad aiutare l'individuo a credere, mentre nel Buddismo è il singolo a maturare la conversione. Il Budda offre solo un metodo, la meditazione. Tuttavia i due metodi sono validi entrambi, la religione è universale ed occorre eliminare le incomprensioni.

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