Il Monte Emeishan è da sempre definito la "prima montagna della Cina". Secondo una leggenda, nel IV° secolo d.C., il monaco indiano Bao Zhang, dopo esserlo scalato, elogiò il monte definendolo come "la prima montagna di Zhendan". "Zhendan", che significa il posto dove sorge il sole, era la denominazione onorifica attribuita dall'India antica alla Cina. Da quel momento in poi, il Monte Emeishan è rinomato nel mondo come "la prima montagna della Cina".
Tre le famose alture cinesi, l'altitudine del Monte Emeishan è piuttosto elevata, in quanto superiore ai 3 mila metri, pertanto c'è uno sbalzo climatico tra la cima ed i piedi della montagna, che fornisce ottime condizioni per la crescita di varie specie di piante. Secondo le statistiche, il Monte Emeishan dispone di più di 5 mila specie di piante, numero equivalente al totale delle varietà della flora dell'intera Europa, ed alcuni sono esemplari rari nel mondo. Lungo il cammino, le varie tonalità di verde delle foglie degli alberi secolari riempiono la vista degli escursionisti. A seconda dei cambiamenti delle stagioni, degli andamenti del monte e delle condizioni climatiche, Emeishan assume molteplici aspetti diversi. Il fascino del monte è espresso anche dal suo nome: secondo la documentazione storica, Emei nell'antichità indicava le sopracciglia delle fanciulle, metafora estremamente vivida.
La grandiosità unica del Monte Emeishan è collegata strettamente con la sua profonda cultura buddista. Nel primo secolo d.C., il buddismo d'origine indiana si diffuse sul Monte Emeishan, dove venne costruito il primo tempio buddista in Cina. In seguito all'edificazione di altri templi nelle sue vicinanze, il Monte Emeishan divenne gradualmente una delle località sacre del buddismo cinese visitata da sempre numerosi fedeli.
Il budda a cui il Monte Emeishan è consacrato è il bodhisattva Puxian. Il bodhisattva Puxian è il primo figlio di tutti i budda del mondo, ed in ogni località in cui è presente budda, c'è anche il bodhisattva Puxian. Attualmente sul Monte Emeishan vivono in totale circa 300 monaci e monache buddisti e si contano 30 templi buddisti.
Jinding, la Cima d'oro, situata sul punto più alto della vetta della montagna, consiste nell'essenza del Monte Emeishan. Oltre a tre stupendi palazzi, un'altra grande attrazione della Cima d'oro è la statua d'oro del bodhisattva Puxian dai quattro volti e le dieci direzioni alta 48 metri. La guida Yao Tao ci ha spiegato:
"Questo bodhisattva Puxian dall'espressione dignitosa ha in mano un portafortuna d'oro, porta sul capo una corona d'oro e monta un elefante bianco dalle sei zanne. I quattro volti indicano i quattro stati d'animo umani: felicità, rabbia, tristezza e gioia, mentre le dieci direzioni indicano i dieci orientamenti del buddismo. Questa è l'unica scultura che rappresenta le dieci direzioni del bodhisattva Puxian in Cina, e da qualunque direzione si osservi, si è in grado di vedere il lato frontale del bodhisattva Puxian, che guarda tutti dall'alto dandoci la sua benedizione e portando fortuna."
Il Signor Lee Geun Won è un devoto del buddismo, ed arriva dalla Corea del Sud proprio per compiere un pellegrinaggio sul Monte Emeishan in omaggio al bodhisattva Puxian. Egli ha detto:
"Di fronte alla statua così grande del bodhisattva Puxian qui sul Monte Emeishan, ho percepito la grandezza della Cina. Mi sono inchinato fino a terra davanti al bodhisattva Puxian delle dieci direzioni per dieci volte e nei tre palazzi per tre volte. Ho dato un'offerta per bruciare l'incenso, anche se non ho devoluto molti soldi, questo piccolo contributo rispecchia le mie buone intenzioni."
Oltre ad essere una località di pellegrinaggio, Jinding è anche il posto migliore per godere l'alba e la distesa delle nuvole. Ogni volta che il sole sbuca nel cielo giallo splendente e i mille monti sono irradiati dalla luce dorata, si può godere da Jinding un quadro meraviglioso. Quando il sole è sorto e la nebbia diradata, le nuvole bianche formano un'immensa distesa e si estendono dai piedi del monte fino al cielo: questo è un altro scenario sorprendente.
Se si è fortunati, si potrebbe anche ammirare un altro spettacolo meraviglioso: "la luce buddista" dai colori religiosi. La luce buddista è un fenomeno fisico naturale molto particolare, e consiste in un anello luminoso variopinto con al centro l'ombra della gente che si muove secondo i movimenti delle persone, creando illusioni ottiche e lasciando la gente allibita. Tuttavia, la comparsa della luce buddista necessita della coordinazione di molti elementi come la luce del sole e la configurazione del suolo.
Se avete occasioni di viaggiare in Cina, potreste visitare la più grande statua di budda del mondo - il budda di Leshan, che si trova a 30 chilometri ad ovest del Monte Emeishan, e rimarrete sorpresi dalla devozione dei fedeli di quell'epoca per il buddismo.
Questa statua del budda Maitreya è stata ricavata scolpendo un'intera collina. E' alta più di 70 metri e le sue spalle sono larghe più di 20 metri, la sua testa raggiunge la cima ed i suoi piedi rasentano il grande fiume, mentre le mani si appoggiano sulle ginocchia e la sua espressione è tranquilla e serena. Alcuni dicono simbolicamente in riferimento alla statua: "il monte è un budda, ed il budda è un monte." Perché si è voluto scolpire un budda così grande e chi lo costruì? La guida Wu Liping ci ha raccontato una storia:
"La scoltura di questo grande budda di Leshan fu avviata durante la dinastia Tang (nel 700 d.C. inoltrato). All'inizio, il primo scultore del budda fu Haitong, un monaco buddista che si recò fino al Sichuan. Haitong scoprì che il Monte di Leshan si trovava all'incrocio tra tre fiumi e per questo avvenivano spesso incidenti che provocavano la distruzione delle navi e la morte di persone. Haitong decise di costruire un grande budda per scongiurare le calamità come le alluvioni e chiedere elemosina in tutto il paese. Quando tornò a Leshan, il monaco fu ricattato da un funzionario corrotto locale, e questo scatenò la sua ira; il monaco allora disse: "potete privarmi della vista, ma non della ricchezza buddista". In seguito il monaco si cavò via gli occhi, ed a tale vista il funzionario scappò via impaurito. Appena terminata la testa del budda, Haitong morì."
In seguito, grazie all'impegno di due generazioni per 90 anni, il grande budda di Leshan fu portato a termine. Oggi, guardando da lontano questa statua, non si può fare a meno di apprezzare l'arte raffinata e l'elevata tecnica degli artigiani e di provare stima per lo spirito di sacrificio e il gesto eroico del monaco Haitong. Numerosi devoti del buddismo sono arrivati qui in pellegrinaggio, tra cui Norbu Rinpoche, budda vivente del Tempio Dongnalaqing della provincia del Qinghai, Cina occidentale.
"Per tutti i credenti del buddismo, la visita ed il pellegrinaggio all'enorme statua del budda dalla storia secolare e l'espressione benevolente purificano l'anima e aprono la mente!" |