Confucio nacque nel 551 e morì nel 479 a.C. Il vero nome del filosofo era Kong Zi e fu un popolare statista ed educatore nella Cina del VI secolo . Le sue dottrine hanno talmente plasmato il modo di pensare che oggi Confucio è venerato come un dio. Attualmente in Cina vi sono circa tre milioni di persone che si chiamano «Kong» e tutti potrebbero essere potenziali eredi del personaggio storico. «Sono passati più di 2 mila anni dalla morte di Kong Zi» dice Deng Yajun, scienziato dell'Istituto del genoma di Pechino. «In passato era molto difficile riuscire a comprendere quali fossero i suoi discendenti. Ma adesso, conoscendo il suo Dna, possiamo relmente stabilire chi sono i suoi eredi».
La si suppone provenisse da famiglia aristocratica, ma non facoltosa. Di buona istruzione, divenne filosofo con molti discepoli ed interpretò in modo innovativo precetti e tradizioni antiche, questioni etiche, filosofiche e sociali. Egli si riteneva un eletto dal cielo, però si conosce solo la sua dottrina attraverso la tradizione orale. Confucio fece molto per lo sviluppo della Cina e, dopo la sua morte, i discepoli diffusero il suo pensiero, ed il confucianesimo in Cina divenne religione di Stato. In suo onore furono costruiti i templi nei quali, in primavera e in autunno, si svolgevano riti sacrificali.
Il Confucianesimo è un complesso di ideali filosofici e politici fondamentali per la formazione della burocrazia, con grande attenzione alla pratica politica, all'istruzione, al ruolo del singolo nella comunità, le regole di vita. Il pensiero di base di Confucio è che la natura e l'universo sono in "armonia" tra loro. Due sono i principi antichi della cultura cinese: il primo è il "tao", la grande armonia nell'universo, dove i singoli elementi devono vivere in accordo e comprensione reciproca. Il secondo principio trova attuazione quando il loro "io" interiore è in sintonia con il "tao" che origina la forza vitale necessaria, "te", o giusta condotta. Per entrare in armonia con il "tao" l'uomo deve avere conoscenza e sapienza, ottenute con lo studio del passato, della "tradizione".
Secondo Confucio l'uomo è "buono"per natura, ed il male viene per ignoranza.
Sono cinque i rapporti del singolo nella società: rapporto tra sovrano e suddito, padre e figlio, vecchio e giovane, marito e moglie, amico e amico.
"Venerazione", "riverenza ", "rispetto " sono i concetti del Confucianesimo.
Confucio credeva nell'esistenza degli dei e degli spiriti, però non era contrario alla religione. Anzi era convinto di essere ispirato da un'entità soprannaturale. "Il cielo ha concepito la virtu' che e' in me".
Però non ha mai basato la propria etica su regole dettate dal dio del cielo, dato che non lo considerava un Dio personale. Per il filosofo gli dei dovevano essere adorati nel modo giusto: "mostra rispetto per gli spiriti, ma tienili a distanza".
Quando gli chiesero cosa pensasse della morte, egli rispose: "quando non si conosce la vita, come si puo' conoscere la morte?"
Pensieri di Confucio conosciuti in Italia
"La felicità più grande non sta nel non cadere mai, ma nel risollevarsi sempre dopo una caduta."
"Non è grave se gli uomini non ti conoscono, è grave se tu non li conosci."
"Le stelle sono buchi nel cielo da cui filtra la luce dell'infinito."
"Se c'è rimedio perché te la prendi? E se non c'è rimedio perché te la prendi?"
"Chi desidera procurare il bene altrui ha già assicurato il proprio."
"Studia il passato se vuoi prevedere il futuro. "
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