Il problema nucleare della penisola coreana ha avuto l'inizio nel 20° secolo. Negli anni 60 e 70, per risolvere il problema di scarsità delle risorse elettriche e di altre risorse, la Corea del Nord ha cominciato a costruire il reattore nucleare a Yongbyon. Nel 1990 gli Stati Uniti sospettavano la Corea del Nord del possesso di infrastrutture destinate allo studio e alla fabbricazione di armi nucleari secondo foto scattate dai satelliti, affermando di voler effettuare controlli nei confronti delle infrastrutture nucleari nordcoreane. La Corea del Nord ha negato a più riprese la sua intenzione e capacità di fabbricare le armi nucleari, accusando gli Stati Uniti di aver minacciato la sua sicurezza a causa del dislocamento delle armi nucleari americane nella Corea del Sud.
Dal maggio 1992 al febbraio 1993 la Corea del Nord ha accettato 6 controlli nucleari irregolari dell'Agenzia per l'Energia atomica. Nell'ottobre 1994 a Ginevra la Corea del Nord e gli Stati Uniti hanno firmato l'Accordo quadro sul problema nucleare tra Corea del Nord e Stati Uniti. Secondo l'accordo, la parte nordcoreana acconsente al blocco del piano nucleare, mentre l'Organizzazione per lo sfruttamento delle risorse energetiche della penisola coreana guidata dagli Stati Uniti sarà responsabile della costruzione di un reattore all'acqua leggera di 2000 megawattore o due reattori all'acqua leggera di mille megawattore, al fine di risolvere il problema di scarsità dell'elettricità della Corea del Nord; prima della costruzione dei reattori, l'organizzazione avrebbe dovuto fornire 500 mila tonnellate di olio pesante all'anno alla Corea del nord.
Tuttavia a causa di vari motivi, il progetto di reattori all'acqua leggera nella Corea del Nord è iniziato ad agosto del 2002. Mentre il governo americano ha cominciato a ricontrollare la sua politica verso la Corea del nord dopo che il presidente americano Bush ha inserito la Corea del Nord nella lista dei "paesi dell'asse del male". Nell'ottobre dello stesso anno al termine della sua visita a Pyeongyang, l'inviato speciale del presidente americano James Kelly ha dichiarato che la Corea del Nord ha riconosciuto la sua applicazione del suo piano sullo sfruttamento dell'uranio arricchito, il problema nucleare della penisola coreana è diventato così il punto focale dell'attenzione della comunità internazionale. Tuttavia la Corea del Nord ha affermato che non aveva mai riconosciuto ufficialmente l'esistenza del piano sullo sfruttamento dell'uranio arricchito.
Nel dicembre 2002 col pretesto di violazione dell'Accordo quadro sul problema nucleare tra Corea del Nord e Stati Uniti, l'Organizzazione per lo sfruttamento delle risorse energetiche della penisola coreana ha smesso di fornire l'olio pesante alla Corea del Nord. Mentre la Corea del Nord ha accusato gli Stati Uniti di non aver costruito il reattore all'acqua leggera prima del 2003 secondo i regolamenti dell'accordo, e non aver preso realmente in considerazione il miglioramento delle relazioni con la Corea del Nord, affermando che l'inserimento all'inizio dell 2002 della Corea del Nord nella lista dei "paesi dell'asse del male" e nella lista degli oggetti nucleari da colpire da parte degli Stati Uniti ha minacciato gravemente la sovranità e il diritto di sopravivenza della Corea del Nord.
Dopo che gli Stati Uniti hanno smesso di fornire l'olio pesante alla Corea del Nord, il 22 dicembre 2002 la Corea del Nord ha dichiarato l'annullamento del blocco nucleare, demolito gli impianti di monitoraggio installate dall'AIEA nelle sue strutture nucleari, e ha rilasciato il 10 gennaio 2003 una dichiarazione sul suo ritiro dal "Trattato di non proliferazione nucleare", minacciando di ritirarsi dall"Accordo sul cessate il fuoco". D'allora il problema nucleare della penisola coreana presenta la tendenza all'ampliamento, e la situazione sulla penisola coreana è diventata improvvisamente tesa, il che ha destato l'ampia attenzione della comunità internazionale.
Per risolver pacificamente la crisi nucleare sulla penisola coreana, la Cina e le varie parti della comunità internazionale hanno compiuto enormi sforzi. Nell'aprile 2004 a Pechino le parti cinese, nordcoreana e americana hanno tenuto un colloquio. Nell'agosto dello stesso anno, sotto la presidenza della Cina, si è tenuto il primo round di negoziati a sei sul problema nucleare della penisola coreana, a cui hanno partecipato Cina, Corea del Nord, Stati Uniti, Corea del Sud, Russia e Giappone.
Il 25 febbraio 2004 si è tenuto il secondo round di negoziati a sei sul problema nucleare della penisola oreana, durante il quale sono stati discussi non solo i problemi essenziali, ma è stata stabilita la necessità di compiere passi unanimi da parte dei varie parti ed è stato reso noto il primo documento?dichiarazione del presidente, in cui sono stati stabiliti il luogo e la data del prossimo round di negoziati ed è stato istituito il gurppo di lavoro per promuovere la formazione del meccanismo dei negoziati.
Dal 23 al 26 giugno 2004 si è tenuto a Pechino il terzo round di negoziati a sei sul problema nucleare della penisola coreana. La dichiarazione presidenziale rilasciata al termine dei negoziati dice che le varie parti partecipanti ai negoziati autorizzano il gruppo di lavoro a tenere quanto prima una riunione, per stabilire la dimensione, la scadenza delle misure della prima fase che ha l'obiettivo di realizzazione di denuclearizzazione, la verifica e le misure corrispondenti, e avanzare proposte al quarto round di negoziati a sei in un modo appropriato. Le varie parti hanno acconsentito in principio alla convocazione prima della fine del settembre a Pechino del quarto round di negoziati a sei.
Il 26 luglio scorso è iniziato il quarto round di negoziati a sei sul problema nucleare della penisola coreana. |