|
|
Territorio Il territorio coreano copre una superficie di circa 220.000 km² nell'Asia orientale; appare come una articolazione, dalla forma abbastanza tozza, dell'altrimenti abbastanza uniforme linea costiera del subcontinente cinese. La penisola coreana è protesa verso l'arcipelago giapponese, e chiude a SO il vasto bacino del Mar del Giappone. La parte continentale (grosso modo a N del 40° parallelo) è coperta quasi interamente da montagne, che culminano ai 2.744 m del Paektu-san: è la regione meno popolata della Corea, date anche le condizioni climatiche.A S del 40° parallelo inizia la regione peninsulare, che si allunga in direzione N-S per circa 650 km; morfologicamente appare piuttosto asimmetrica, dato che per tutta la sua lunghezza le montagne corrono praticamente solo sul suo bordo orientale, paralleli alla linea di costa che si presenta poco articolata e generalmente importuosa (Monti T'aebaek).Il versante occidentale e meridionale appaiono invece più ampi, solcati dai fiumi che scendono dalle catene montuose orientali scavando pianure alluvionali, che costituiscono le uniche zone pianeggianti del territorio coreano. Il versante occidentale, più favorevole, è ovviamente il più popolato, con addensamenti umani anche imponenti come è il caso della città di Seoul.
Clima Il clima coreano è un clima di transizione tra i climi ferocemente continentali della zona siberiana e manciuriana e i climi umidi, subtropicali della parte meridionale dell'arcipelago giapponese.Nelle sue linee generali, il clima della Corea è contraddistinto dall'alternarsi stagionale dell'influsso continentale (in inverno), freddo e secco, e dell'influsso monsonico, umido e caldo, in estate. Ne risultano quindi, come caratteristiche generali, inverni freddi e secchi (le temperature invernali, in particolare, sono bassissime considerata la latitudine) ed estati calde e umide, nelle quali è concentrata la maggior parte delle piogge annue.Le temperature invernali hanno grosse variazioni in senso latitudinale: Kanggye, nelle montagne settentrionali, registra medie intorno ai -12°C (gennaio, mese più freddo); a P'yongyang si sale a circa -8°C, a Seoul -4°C per poi arrivare a valori sopra lo zero nella costa sudorientale (Pusan, 2-3°C) e soprattutto nella meridionale isola di Cheju (5°C).Le temperature estive, complice l'affermarsi di condizioni monsoniche su tutto il territorio, differiscono meno: il mese più caldo (che, come in quasi tutta la zona costiera pacifica dell'Estremo Oriente, è agosto) fa segnare medie intorno ai 26°C a sud che scendono a circa 23-24°C a nord.Una certa peculiarità termica si registra nell'estrema zona nordorientale, al confine con la Russia, dove la maggiore marittimità tempera gli estremi (a Ch'ongjin, gennaio -5°C e agosto 22°).Le precipitazioni sono generalmente abbondanti e concentrate in estate: valori medi annui di 1.000 mm sono abbastanza comuni su tutto il territorio, con punte intorno ai 1.500 nell'isola di Cheju e anche superiori nel nordest (Wonsan).
Vegetazione e fauna I tipi vegetazionali diffusi nella regione coreana sono, analogamente al clima, un "passaggio" tra i tipi più prettamente nordici della Siberia e i tipi subtropicali di Giappone e Cina meridionale.Nelle montagne settentrionali e nelle zone più elevate dei monti T'aebaek è diffusa la foresta di conifere, analoga alla taiga siberiana.Diminuendo di quota e/o di latitudine si entra nel dominio vegetazionale più vasto della Corea, vale a dire quello della foresta temperata, costituito da alberi decidui (querce, salici, betulle, nelle specie caratteristiche dell'Estremo Oriente). Questa fascia vegetazionale è quella che nei secoli ha subito la più profonda degradazione, ovviamente maggiore nelle zone più antropizzate; larghi programmi di rimboschimento hanno comunque consentito di ripristinare, almeno in parte, l'antico patrimonio.Infine, nelle più miti coste meridionali (e nell'isola di Cheju), fanno la loro comparsa piante e associazioni floristiche di ambiente subtropicale.
Storia La penisola coreana è divisa fra la Corea del Nord e la Corea del Sud, due nazioni diversissime e a lungo ostili - la prima è uno stato comunista e filocinese, la seconda capitalista e filostatunitense. I due stati, risultato della Seconda guerra mondiale e della Guerra di Corea, sono tecnicamente ancora in stato di guerra. Nonostante le divisioni politiche, la Corea può considerarsi un paese singolo, come la Germania Est e la Germania Ovest prima della loro riunificazione. La popolazione si considera coreana, la lingua parlata è considerata semplicemente lingua coreana (hangul), e ambedue gli stati tendono a credere di rappresentare l'intera popolazione della Corea. I tre regni principali della Corea furono unificati dal regno di Scilla verso l'anno 660. Lo stato di Scilla fu poi conquistato dal regno di Koryo nel 936, e dal nome di Koryo deriva il nome moderno della Corea (chiamata Cauli da Marco Polo). Nel 1897, il re Gojong divenne il primo imperatore dell'impero Coreano, ma nel 1910 il paese fu conquistato dal Giappone. Dopo la sconfitta dell'Impero giapponese nel 1945, la penisola fu divisa in una zona di occupazione sovietica (a nord del 38° parallelo) e una zona di occupazione americana (a sud del 38° parallelo). |
|