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Nanchino
2006-09-07 12:30:36 cri

E' posta sulla riva meridionale dello Yangzi. Importante centro economico e culturale (sede di istituti e di università).

Il suo nome significa « Capitale del sud ». È stata più volte capitale del Paese: durante le dinastie del Sud (229-589) e dei Tang meridionali (937-975). L'imperatore Zhu Yuanzhang spostò la capitale da Dadu (Beijing) a Nanjing, che fu così la prima sede della corte Ming (1368-1421). 
Come capitale ebbe anche il nome di Tianjing (Capitale celeste), del regno creato dai rivoluzionari Taiping dal 1853 al 1864. Divenne nuovamente capitale sotto il governo nazionalista di Jiang jieshi (Chiang Kai-shek) dal 1931 al 1939.

Con il trattato di Nanjing (1842), firmato con l'Inghilterra e che rese la città porto aperto, si intensificò lo sviluppo industriale (tessili, fertilizzanti, elettronica).

La città si estende dalle rive del fiume Yangzi al lago Xuanwu e alle rive del fiume Qinhuai. Si entra nella città attraverso l'antica Porta Yifeng, percorrendo il lungo viale dedicato a Sun Yatsen. Verso il centro, vi è una antica Residenza Taiping, nella quale sono stati trovati affreschi dell'epoca dei Taiping. A nord-est si estende il lago Xuanwu, nel quale ci sono le 5 isole che portano il nome dei 5 continenti; sull'isola più grande vi è il giardino zoologico. Nel quartiere Xinjiekou vi è l'antica sede del governo del Guomindang e una statua di Sun Yatsen. Nell'antico "Palazzo del re dell'est" è stato allestito il Museo dei Taiping, che conserva documenti degli eventi politici e militari di quest'epoca (1848-1864). Nel quartiere est si trovano dei resti di una costruzione chiamata Palazzo Ming costituiti da basi di colonne e da una porta a 5 archi. Vicino, si trova il Museo della Provincia del Jiangsu: documenti, sculture, decorazioni tombali testimoniano lo sviluppo della civiltà cinese. È diviso in 4 parti. L'uomo di giada costituisce indubbiamente uno dei più rari pezzi del museo. Il corpo di questo funzionario venne ritrovato in perfetto stato di conservazione nel 1970 a Suzhou. Riproducendo la forma del corpo umano, questo vestito è composto da 2.000 rettangoli di giada, cuciti tra di loro ai quattro angoli con dei fili d'argento che raggiungono un peso di 800 grammi. Questo abito di giada era riservato esclusivamente agli imperatori Han ed ai nobili di alto rango. La gerarchia esigeva che venisse cucito con fili d'oro, d'argento o di bronzo, seguendo il rango del defunto: l'oro per il re ed i più alti dignitari, l'argento per i ministri ed il bronzo per gli artistocratici.

La Yuhuatai (Terrazza della pioggia di fiori), è un antico luogo di pellegrinaggio buddhista; qui una volta si ergeva la famosa Pagoda di porcellana, oggi rimane solo la cupola in bronzo della pagoda, rovesciata per terra ed usata come vasca. Circa 100.000 comunisti vennero fucilati dalle forze del Guomindang dal 1927 al 1929 in questo luogo, oggi diventato un sacrario.

Uscendo dalla città, e dirigendosi verso le Colline dell'est, conosciute sotto il nome di Zijinshan (Colline di porpora e oro) si arriva al Mausoleo dell'imperatore Hongwu. La Via Sacra, che precede il Mausoleo, richiama quella delle tombe Ming di Beijing: coppie di statue di pietra, in posizione simmetrica, sono poste ai lati della via (larga poco più di 3 metri rispetto ai 10 metri di quella di Beijing). Queste statue sono meno elaborate di quelle di Beijing, sono servite tuttavia da modello alle stesse. Non resta praticamente più niente del Mausoleo, ad eccezione di qualche basamento di antiche costruzioni.

Il Mausoleo, costruito nel 1929 in onore di Sun Yatsen, primo Presidente provvisorio della Repubblica, eletto la prima volta proprio a Nanjing (1912), si trova alla periferia della città e copre un'area di 80.000 mq. Per raggiungerlo bisogna salire una lunga scalinata (392 gradini).

Lo Zijinshan (Osservatorio astronomico), lo si raggiunge uscendo dalla Porta Taiping, inerpicandosi sulla "Collina di porpora e oro". È uno dei più importanti della Cina. Comprende 6 cupole provviste di potenti telescopi, uno dei quali permette di seguire l'evoluzione dei satelliti. Dall'alto di una delle sue cupole si gode il panorama della città che, malgrado la sua estensione, sembra sparire nel verde. Un tempo Nanjing era ritenuta una delle città più calde della Cina (40° gradi in estate). Da quando è stata arricchita di molte piante, la temperatura si è sensibilmente abbassata in estate.

II Ponte in acciaio sullo Yangzi, disposto su due piani, consente il collegamento fra le rive opposte del fiume. Su quello inferiore, di 6772 m, vi passa la ferrovia. Quello superiore, di 4589 m, è per il traffico automobilistico. Costruito in nove anni, fu finito nel 1968. All'estremità del ponte s'elevano 4 torri, alte più di 70 m, con statue che raffigurano l'operaio, il contadino e il soldato. Questo ponte è il simbolo dell'autonomia e delle capacità cinesi che seppero progettarlo nuovamente dal punto in cui era stato abbandonato e completarlo nonostante la mancanza delle forniture, degli aiuti e dei tecnici russi.

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