Pechino è la capitale della Repubblica Popolare Cinese ed il cuore politico della nazione. Al tempo della nostra visita la popolazione superava i 9 milioni di abitanti ed era la seconda città del paese per numero di abitanti.
I primi insediamenti risalgono all'XI sec a.C. Nel corso del tempo la città venne distrutta e ricostruita ben 3 volte.
Fu soltanto nel 1421 che assunse il nome di Pechino (Beijing), ovvero "Capitale del nord". In questo periodo, sotto la dinastia Ming, furono costruiti quasi tutti i monumenti giunti fino a noi compresa la Città Proibita (o Imperiale).
A partire dagli anni '80 la città ha cominciato a trasformarsi e oggi, per chi l'ha vista allora, è irriconoscibile. I vecchi quartieri sono stati abbattuti e sostituiti da case popolari e grattacieli. Sono state costruite grandi arterie per un traffico che è divenuto sempre più intenso. Locali alla moda, grandi magazzini e ristoranti sono sorti ovunque.
Trascorrendo una serata in ristorante bisogna assaggiare l'anatra laccata, un piatto dalla preparazione lunga e complessa che richiede una preavviso di almeno un giorno.
Il centro di Pechino è la piazza Tienanmen (Porta della Pace) che, con i suoi 400.000 metri quadri è la piazza più grande del mondo. Qui sono avvenute le più grandi manifestazioni cinesi. Sulla piazza si affaccia il Palazzo del Popolo mentre a sud sorge il mausoleo di Mao Zedong costantemente visitato da una grande moltitudine di pellegrini.
A nord la piazza è circoscritta da un lungo muro rosso interrotto a metà dalla porta Tienanmen attraverso la quale si accede alla Città Imperiale.
La Città Imperiale era conosciuta anche con il nome di Città Proibita poiché l'accesso era vietato al popolo. Costituisce il massimo esempio di architettura cinese. E' tale e quale la ideò e costruì tra il 1407 ed il 1420 Yongle, il 3° imperatore della dinastia Ming: è formata da circa 10.000 edifici e si estende su una superficie di 5 km. quadri.
Per una visita alla Città Proibita bisogne dedicare una intera giornata. Si attraversano grandi piazze e padiglioni. Si incontrano sculture in pietra che rappresentano animali mitologici come la "Chimera d'oro" che era posta a protezione di ogni ingresso di dimora imperiale, la "Fenice" o il "Drago tartaruga" simbolo di longevità.
La zona nord-ovest della città è una successione di corti e palazzi, in parte inacessibili ai visitatori, in cui vivevano le concubine, le favorite e gli eunuchi. Oggi la maggior parte di questi edifici è adibita a museo dove sono custodite collezioni di oggetti preziosi, avori, sete, porcellane, ori e pietre preziose che facevano parte del tesoro imperiale. Va notato che gran parte di questo tesoro fu trasferito a Taiwan dai nazionalisti nel 1949 quando fu proclamata la nascita della Repubblica Popolare Cinese.
Per maggiori particolari sulla Città Proibita consultare la mappa della città.
A sud di Pechino sorge un tempio di mirabile bellezza: il Tempio del Cielo (Tiantan), costituito da tre edifici dove l'imperatore veniva a compiere sacrifici due volte l'anno. I sudditi dovevano stare chiusi in casa senza poter vedere la processione che proveniva dalla Città Proibita.
Questo bellissimo complesso presenta costruzioni in marmo bianco, legno, ceramiche policrome e tetti fatti da tegole blu e sormontati da sfere dorate.
Un'altro splendido luogo da visitare è il Palazzo d'Estate che si trova a circa 20 km. da Pechino, delimitato a nord dalla "Collina della Longevità" ed a sud dal lago Kunming: qui la corte imperiale veniva a trascorrere il periodo estivo.
Lungo la riva del lago vi è una galleria in legno lunga 728 metri coperta e decorata con pitture tutte diverse che rappresentano paesaggi, scene mitologiche ed episodi storici immortalati nella letteratura cinese.
Al termine della galleria si scorge nelle acque del lago un battello di pietra. Poichè nel 1860 le truppe anglo-francesi distrussero la residenza, l'imperatrice Cixi, venti anni dopo, iniziò le opere di ricostruzione dirottando, per lo scopo, fondi che erano stati destinati allo sviluppo di una moderna flotta navale: per ricordare il fatto, Cixi fece ironicamente costruire questo battello.
Una bella valle da visitare è la valle delle tombe della dinastia Ming. Quasi tutti i sovrani cinesi si fecero costruire vicino alle loro capitali dei mausolei in cui essere seppelliti.
Yongle, il 3° imperatore della dinastia Ming, si fece costruire la sua tomba in questa valle ed i suoi successori seguirono il suo esempio: su 16 imperatori della dinastia Ming, 13 riposano qui con le loro mogli.
Per raggiungere l'ultima dimora i feretri percorrevano la Via Sacra lungo la quale, in perfetta simmetria, erano disposte sculture raffiguranti funzionari di corte ed animali mitologici che avevano il compito di proteggere il sonno dell'imperatore.
Prima di lasciare Pechino visitiamo quella che viene giustamente definita la più colossale realizzazione dell'uomo "La Grande Muraglia", ovvero la Wanlichangcheng che tradotto significa "il lungo muro dei 10.000 li" dove il "li" corrisponde a circa 500 metri. Il tratto che visitiamo è quello situato vicino al passo di Badaling recentemente restaurato.
La sua costruzione iniziò nel 150 a.C. e durò più di 10 anni coinvolgendo 300.000 uomini. La muraglia ha un'altezza media di 7-8 metri, una larghezzqa di 6,5 alla base e 5,5 sulla sommità interrota ogni 200 metri da una torre: il parapetto verso nord, che doveva difendere l'impero dalle orde dei barbari che provenivano dalle steppe mongoliche, era merlato, mentre quello a sud era liscio.
Oltre che per difesa questo immenso serpente aveva anche la funzione di via di comunicazione scorrevole e sicura.
Questa impresa colossale costò la vita a migliaia di persone, ma dimostrò al mondo intero la straordinaria civiltà e l'immensa potenza raggiunta dall'antico impero cinese. |