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Danzeng, un cantante di nazionalità tibetana. Nel conconso nazionale di musica vocale per giovani cantanti delle minoranze nazionali, Danzeng è stato uno di sei vincitori del primo premio. Quando Danzeng all'insaputa dei familiari, ha lasciato il Tibet ed è venuto a Shanghai, per studiare la musica vocale, suo padre, non avrebbe mai pensato che dopo tre anni di studio, suo figlio sarebbe diventato un cantante solista della Compagnia di canti e danze del Tibet.
Su di lui ha avuto grande influenza il padre e l'ambiente sociale. La nazionalità tibetana è infatti una minoranza che ha la vocazione al canto e al ballo. Non fa eccezione neanche la famiglia di Danzeng. Rievocando la vita dell'infanzia, Danzeng ha detto con commozione: '' A mio padre piace canzoni popolari tibetane. Al capodanno dell'anno tibetano, tutti i membri della famiglia ci riunivamo. Noi cantavamo e ballavamo ogni sera, e mio padre suonava uno strumento musicale a sei corde per accompagnarci. Ci piaceva ascoltare le canzoni della famosa cantante tibetana Chaidazuoma, sentire la sua voce, per me era una grande gioia! Il mio paese natale è il distretto Rekeze situato in una zona pastorizia. Anch'io facevo il pastore di Yak nell'infanzia. Insieme ad altri ragazzini pastori, suonavo il flauto e cantavo in alcuni duetti. Quando il suono del flauto e le canzoni echeggiavano nelle valle, la voce mi sembrava più bella e allora cantavo con più forza. ''
Danzeng ha studiato la fisarmonica nell'Istituto magistrale del Tibet. Grazie alla sua intelligenza e abilità, è il prediletto dai suoi genitori. Ogni volta parla della vita familiare, Danzeng dice sempre con soddisfazione: '' Ad ogni riunione dei membri della famiglia, solo io mi sedevo accanto a mio padre, che mi voleva molto bene.''
E' certo una cosa positiva essere molto amati. Ma quando un tale affetto è esagerato, è un elemento nagativo. Danzeng ne ha sperimentato le conseguenze.Danzeng che aveva studiato per tre anni fisarmonica nell'Istituto magistrale del Tibet, preferiva di più il canto. Anche gli altri dicevano che abbia una bella voce. Così si iscrisse, superando un esame d'ammissione, al corso di musica vocale per le minoranze del Conservatorio di Shanghai. Quando Danzeng comunicò questa buona notizia, il padre non voleva lasciarlo andare. Suo padresi preoccupava che Danzeng non essendosi mai allontanato dal Tibet e dovendo andare a Shanghai, distante parecchie migliaia di chilometri, non si sarebbe adattato a quella vita e nel avrebbe sofferto.
La passione per la musica vocele dette a Danzeng il coraggio di contrastare la volontà di suo padre. Lasciò il suo paese senza salutarlo e con l'aereo raggiunse la grande città sulla costa del Mare orientale. Il padre si adirò moltissimoe dichiarò che non lo avrebbe più riconosciuto come figlio. Da Shanghai Danzeng scrisse parecchie volte a casa, però non ricevette mai una risposta. Ciò addolorò molto Danzeng.
Le preoccupazioni di suo padre non erano infondate. Venuto a Shanghai dall'altopiano a 4.000 metri sul livello del mare, Danzeng non poteva adattarsi subito al nuovo ambiente.
Egli ha detto ad un nostro corrispondente: Non molto tempo dopo che ero arrivato a Shanghai, a causa del clima a cui non ero abituato mi ricoprili di pùstole. Per quanto riguarda il cibo, noi tibetani amiamo la carne bovina e ovina, le pietanze piccanti. A Shanghai invece si consumano maggiormanete specialistà dolci e si mangia principalmente la carne di maiale. Ho incontrato numerose difficoltà anche nello studio: conoscevo pochi termini della musica vocale e della teoria musicale e mi sentivo molto impreparato per non pochi corsi d'insegnamento. Foutunatamente i professori ci hanno mostrato una grande sollecitudine e ci hanno aiutato nello studio anche la domenica e le giornate festive, qualche volta i professori venivano a trovarci nel nostro dormitorio. La professoressa Wang Pin-su che ci insegnava una delle materie principali ogni domenica invitava a pranzo in casa sua alcuni studenti delle minoranze etniche, offrendoci carne bovina e ovina, per più di tre anni quasi non ha mai trascurato di invitarci. Quando i compagni di scuola festeggiavano le proprie feste nazionali, la scuola ci dava appositamente licenzia, mentre i cuochi della mensa di preparavano alcuni pasti speciali. Talvolta la scuola ha anche stanziato una somma per orgnaizzare per noi un'escursione nei parchi.
In seguito Danzeng si è adattato pian piano al nuovo ambiente, si è rimesso ed ha cominciato a mangiare con piacere le pietanze dolci, non solo, ma ha anche imparato a parlare in dialetto di Shanghai.
Nel conservatorio gli allievi hanno ricevuto una severa istruzione sotto tutti gli aspetti. Danzeng si ricordava che nei primi tempi arrivato a Shanghai, insieme a qualche giovane delle minoranze etniche di Uiugur, Mongole, Hasak e corene, beveva ogni giorno. Qualche volta si ubriacava perdendo la lezione e nuocendo alla propria voce. In questi casi, il professore l'ha criticato con pazienza e mostrandogli alcuni articoli stranieri sulla musica vocale che sottolineavano il male arrecato dal liquore alla gola. Dopo queste spiegazioni, i giovani hanno bevuto meno alcool e Danzeng si è quasi astenuto, Egli ha detto che tranne che alle feste, di solito non beve.
Danzeng ha così felicemente trascorso tre anni di vita studentesca a Shanghai. Vi era un buon rapporto tra i compagni delle minoranze etniche e quelli di nazionalità Han. Ogni sabato sera, i compagni organizzavano delle serate in cui si esibivano a turno i numeri di musica vocale e strumentale. Delle volte discutevano problemi sulla teoria musicale. Danzeng e i suoi compagni hanno studiato con impegno e perciò hanno compiuto un rapido progresso. Oltre alle materie obbligatorie, Danzeng ha scelto anche la storia della musica straniera, la lingua italiana e inglese ed è in grado di cantare alcune canzoni occidentali in lingua originale.Egli ha detto che da un grande interesse per l'italiano, perchè i principale metodo di canto da lui studiato nel conservatorio è italiano.
La vita di Danzeng a Shanghai è allegra. Scrive spesso a casa sua. All'inizio suo padre era ancora in collera, ma poi ha gradualmente cambiato atteggiamento. Non si preoccupa più per il figlio, perchè vede che Danzeng vive e studia bene a Shanghai. Allora, giungono continuamente a Danzeng uno dopo l'altro i pacchi contenunti burro e carne bovina secca, prodotti del Tibet, insieme alle lettere del padre e di tutti i membri della sua famiglia.
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