"Le statuine di pelo sono un'arte popolare locale di Beijing, con una storia di oltre 100 anni, raffigurano tutte i personaggi dell'opera di Beijing che rappresenta sempre storie cinesi tradizionali tratte da romanzi classici come i 'Tre Regni', 'Viaggio in Occidente' ed altre storie. Possiamo dire con certezza che le statuine di pelo sono l'unica forma artistica popolare con la capacità di muoversi. Quando colpisco il piatto di rame, queste figurine si spostano proprio come fossero attori dell'opera sul palcoscenico. Queste due figurine sono Tangseng e Sunwukong tratte dal romanzo 'Viaggio in Occidente', questa scena è intitolata Trambusto nel Palazzo Celeste."

Il 70enne Bai Dacheng, in dialetto pechinese, ci spiega che il trucco, i costumi e gli strumenti delle statuine, di solito alte 18 cm, sono identici a quelli dell'opera di Pechino. Bai Dacheng dispone una serie di statuine su un piatto di rame, colpisce il piatto con una bacchetta di legno e seguendo il ritimo delle battute, le figurine ruotano proprio come in una scena di lotta dell'opera.

"Chi ha visto l'opera di Pechino si rende subito conto che il ritmo delle battute rassomiglia molto alla musica dell'opera."

Bai Dacheng è nato e cresciuto nei vicoletti pechinesi, ama l'opera di Pechino e si diletta nel dipinto e nelle collezioni. All'età di 19 anni, per caso è venuto a contatto con l'arte della costruzione di statuine di pelo. Oggi Bai Dacheng è riuscito a salvaguardare quest'arte dall'estinzione diventandone ormai l'unico successore. Parlando della centenaria storia dell'arte delle statuine di pelo, Bai Dacheng si entusiasma molto:

"Le statuine di pelo sono un'arte complessa che ha bisogno di conoscenze storiche, di letteratura classica e sull'opera cinese. Inoltre include anche i costumi e gli accessori che derivano dalla cultura e dalle usanze. Si deve illustrare nei particolari la storia che sta dietro la rappresentazione, solo così può diventare un'arte culturale rappresentativa."

All'inizio per fare le statuine di pelo, alte solo 5/6 cm, si usava la carta colorata e la parte inferiore erano dei semplici coni. In 50 anni di studio, Bai Dacheng continua a trasformare le figurine, rendendole sempre più vivaci. Oggi queste indossano vestiti di seta colorata e sono alte 17/18 cm. Inoltre secondo i bisogni scenici, Bai Dacheng aggiunge alle statuine le gambe e con il trucco caratterizza varie espressioni dei volti.

Il disegno delle statuine pechinesi è molto raffinato e complicato, lana per i cappelli e gli accessori sulla testa, lastre sottili di alluminio per la spada e piume di pavone per il Lingzi, ossia una lunga penna sulla testa. Normalmente il trucco sul viso, il taglio dei costumi, il disegno degli abbigliamente, l'adattamento di colori ed altri processi di costruzione, in tutto una decina, sono tutti eseguiti personalmente dalle mani di Bai Dacheng.

Ora capiamo una cosa, come fanno le statuine a muoversi? Esistono dei meccanismi? Bai Dacheng ci ha così spiegato:

"Come fanno queste statuine a muoversi? La base dei personaggi è formata da setole, la cui elasticità sollecitata dai colpi sul piatto causa lo spostamento delle statuine."

Le statuine di Bai Dacheng meascolano le caratteristiche dell'opera di Pechino con la pittura tradizionale cinese ad inchiostro. Molte sue opere sono collezionate nei musei o dai collezionisti della Gran Bretagna, Usa, Francia, Giappone ecc., non mancano mai i visitatori dei vari paesi che vengono ad ammirarle e comprarle.

La studentessa universitaria giapponese, Nakaoka Mai, dopo aver visto le statuine di Bai Dacheng ha detto di essere molto contenta di poter conoscere la storia e la cultura cinese attraverso queste opere artistiche popolari, ecco cosa ha detto:

"A mio nonno piacciono molto gli oggetti d'antiquariato ed ha già collezionato molte cose simili. Oggi è cresciuto in me un forte interesse e sicuramente andrò a vedere l'opera di Pechino."

Da poco la famiglia di Bai Dacheng è stata nominata "Casa-museo d'arte". Sulle pareti, sui tavoli, negli scaffali, ci sono ovunque oggetti d'arte popolare e preziosi reperti archeologici, tra cui oltre 100 statuine di pelo di varie epoche che costituiscono senza dubbio la collezione più fornita. Bai Dacheng ha detto:

"Negli ultimi 50 anni, ho lavorato molto e le mie opere sono collezionate in molte parti del mondo, compresa l'Europa, l'America e il Giappone. Agli amici di questi paesi piacciono molto le nie statuine di pelo e addirittura ho dovuto farle su ordinazione. Naturalmente esistono anche molti amici cinesi acquirenti."

Attualmente le statuine di pelo pechinesi sono state riconosciute come un bene culturale immateriale e orale della municipalità di Beijing. Salire sulla Grande Muraglia, gustare l'anatra laccata, assistere all'opera di Pechino e portarsela a casa sul piatto, fanno tutti parte dei graditi programmi del turismo di Beijing.