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Con l'ingresso nel 21° secolo, di pari passo con la diversificazione della vita sociale, la letteratura cinese ha dato segni di forte eclettismo. Gli scrittori nati negli anni '50, '60 continuano nella loro attiva produzione, mentre quelli nati negli anni '70, '80 riflettono da nuove angolazioni la società cinese nel corso della riforma, con opere che figurano spesso ai primi posti nelle classifiche dei libri più venduti.
In questi giorni il 55enne scrittore Zhang Budai è occupato nel fissare il design della copertina del suo romanzo "La prateria deserta", che sarà pubblicato fra poco dalla Casa editrice degli Scrittori. Il romanzo, comprensivo di 400 mila caratteri, narra le travagliate vicende di uno scienziato e di un funzionario locale sullo sfondo dei mutamenti sociali degli ultimi 30 anni, ed nel 2006 è stato sostenuto in modo prioritario dall'Associazione degli Scrittori.
Oltre a "La prateria deserta", l'Associazione degli Scrittori ha anche sostenuto un centinaio di altre opere, fra cui romanzi, poesie, letteratura di reportage e opere di teoria letteraria. A partire dal 2004 l'associazione alloca ogni anno oltre un milione di yuan, moneta cinese, per incoraggiare gli scrittori a produrre opere eccellenti. Lo scrittore Zhang Budai ritiene che la riforma e l'apertura della Cina abbiano enormemente cambiato la società cinese, e che l' influenza di questo cambiamento sulla vita e psicologia individuale sia riflessa a fondo nelle opere letterarie. Egli ha detto:
"Come scrittore e poeta, guardando agli ultimi cinque anni, realizzo che gli scrittori cinesi hanno davvero prodotto molte ottime opere collegate alla costituzione di una società armoniosa e alla valorizzazione dello spirito nazionale. Dando prova di eclettismo, vivacità ed individualismo, si può dire che gli scrittori abbiano espresso il loro senso di responsabilità sociale e storica, producendo opere dai colori epocali e popolari."
Le opere sostenute dall'Associazione degli Scrittori rappresentano solo una minima parte della pubblicazione letteraria annuale cinese. Quanto ai romanzi lunghi, negli ultimi quattro anni la Cina ne ha pubblicati circa 800 all'anno, i cui autori sono sia professionisti emersi da tempo che dilettanti dei vari ambienti sociali. I temi trattati sono molteplici. Per fare qualche esempio, in ambito storico spicca il romanzo "Zhang Juzheng", in quello militare "Spada sguainata", mentre "Carbone rosso" narra la vita dei minatori, "Qin qiang" (Opera dello Shaanxi e Gansu) descrive i mutamenti della vita rurale, e "La grande ferrovia Qinghai-Tibet" ha valenza di cronaca attuale. Il famoso critico letterario Bei Qiao ritiene che attualmente l'ambiente sociale cinese sia molto adatto alla libera valorizzazione del talento degli scrittori. Egli osserva:
"Con l'ingresso nel nuovo secolo, la creazione letteraria del nostro paese ha registrato un completo avanzamento, con la continua comparsa di eclettici capolavori. Un buon numero di scrittori della seconda e terza età mantiene un grande entusiasmo nella creazione, mentre la positiva atmosfera contribuisce alla progressiva maturazione degli scrittori della nuova generazione. Tutto ciò origina una produzione vicina alla vita e attenta alla realtà sociale in fase di cambiamento, al quadro di vita della gente comune e alla crescita e alle esigenze femminili. In particolare il boom della letteratura online ha avvicinato ulteriormente il pubblico alla letteratura, permettendo ai comuni scrittori di partecipare alla creazione e alla lettura nella forma della rete."
Il critico ritiene che l'intervento dell'economia di mercato e la diffusione della rete abbiano reso ancora più vivace ed eclettico il quadro della letteratura. Alcuni temi e stili che non venivano accettati o riconosciuti dieci anni fa dal pubblico, oggi sono molto comuni. Le opere di fantasia create da un gruppo di giovani scrittori sulla falsariga del best-seller inglese "Il signore degli anelli", sono molto gradite al pubblico giovanile. Negli ultimi anni, le opere sul tema delle minoranze etniche hanno continuato a produrre una forte eco tra i lettori, dimostrando il profondo sostrato culturale e il ricco stile di vita cinesi. In questo contesto spiccano "La montagna vuota" di A Lai, basato sulla vita rurale dei tibetani, e "Il totem del lupo" di Jiang Shu, avente come sfondo la cultura mongola, che hanno entrambi ottenuto un grande successo.
A parte i romanzi, anche la poesia contemporanea cinese si presenta vivacissima, con molti autori eccellenti, mentre i libretti teatrali rimangono un'arte riservata ad una minoranza. I testi degli sceneggiati TV e dei film fanno invece la parte del leone, vista la forte domanda delle oltre mille stazioni televisive nazionali.
Nonostante la continua comparsa di nuovi scrittori e di nuove opere, alcuni critici ritengono che il mondo letterario cinese presenti comunque dei problemi: il numero delle opere pubblicate ogni anno aumenta, ma solo una minoranza riesce ad attirare l'attenzione del pubblico, inoltre mentre crescono le categorie e la tiratura, la qualità artistica diminuisce. Nel corso dell'intervista il critico Bei Qiao ha osservato:
"Secondo me, la letteratura contemporanea dovrebbe impegnarsi di più sul lato spirituale, sintonizzandosi sulla lunghezza d'onda dei cambiamenti epocali, focalizzandosi sulla molteplicità della civiltà e della vita sociale, e privilegiando l'approfondimento e l'espressione artistica dello spirito e della personalità della nazione."
Il critico ritiene che la forza dell'economia di mercato abbia inquinato alcuni aspetti ed anelli della creazione letteraria contemporanea con la ricerca unica ed immediata del lucro. La scena letteraria presenta ancora un'evidente impulsività, con autori che per piacere al grosso pubblico producono opere volgari che danneggiano la valenza artistica della letteratura. Tuttavia non si può negare che la riforma e l'apertura abbiano iniettato un vigore mai visto nella creazione letteraria, che riflette i grandi cambiamenti dei vari aspetti della vita sociale, evidenziando l'ecletticità della creazione e dello sviluppo del settore. |
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