Nel mondo musicale cinese, sono attivi molti cantanti appartenenti alle minoranze etniche. Cresciuti nel proprio ambiente culturale e conoscitori nel frattempo nella lingua cinese Han, sono in grado di comporre ed interpretare canzoni nella lingua cinese e nella lingua della propria etnia. Nell'odierno programma "Vita Culturale", vi presentero' un cantante del genere, appartenente all'etnia mongola, si tratta di Teng Ge'er.

Il quarantaduenne Teng Ge'er è nato nel gennaio del 1960 nella Regione Autonoma della Mongolia Interna, nel nord della Cina; all'età di 15 anni, è entrato nella scuola artistica della Mongolia interna, seguendo i corsi di San Xian, uno strumento musicale cinese a cord. Cinque anni dopo, Teng Ge'er ha superato l'esame di ingresso al conservatorio di Tian Jin, doveha seguito corsi di teoria e composizione. Dopo la laurea nel 1985, è entrato nel mondo dello spettacolo. Ora, Teng Ge'er è un interprete di primo livello statale della troupe nazionale di canto e danza, nel frattempo, è il capo-gruppo e la voce solista del complesso "Lupo Grigio", molto apprezzato in Cina.

La Regione Autonoma della Mongolia Interna, ospita le più ampie praterie della Cina. I mongoli, vissuti qui di generazione in generazione, hanno sin da piccoli un carattere intrepido e disinvolto. Teng Ge'er, nato e cresciuto qui, ha eredito questo carattere, diventato adulto, ha lasciato la prateria, ma le sue canzoni rimangono intrise di nostalgia e lode per la sua terra natale. Egli ha detto:"Il soggetto della mia creazione è l'ode alla terra natale e alla natura; quanto a me stesso, mi impongo che la mia creazione e interpretazione non si allontatino mai dai contadini e dalla classe operaia. In altre parole, la mia creazione ed interpretazione devono essere strettamente collegate a questa terra dove sono nato e cresciuto."

Da anni, Teng Ge'er compone nella sua lingua madre. Quanto al soggetto, adotta un'atteggiamento molto diverso dalle tendenze alla moda nel mondo musicale, mantenendo ostinatamente il proprio stile peculiare. Nei suoi motivi, come un figlio lontano della prateria, esprime l'aspirazione della gente di città alla semplice vita rurale e la ricerca dell'umanità di una patria dell'anima. Teng Ge'er afferma che quando gli ascoltatori nelle sue canzoni riescono a capire il suo amore per la terra e la sua devozione alla vita, egli si ritiene soddisfatto. Egli ha detto:"Sono un cantante, quindi canto con il cuore, cioè faccio tutto il possibile per esprimere le aspirazioni del compositore, allo scopo di colpire emozionalmente gli ascoltatori. Questo è il mio punto di vista. Di conseguenza, in questi ultimi 2 anni, uno dei motivi per cui il pubblico mi apprezza è che le mie canzoni contengono veri sentimenti. Inoltre, ritengo che lo stile del nostro complesso musicale, ivi compreso il mio personale, sia molto raro in tutto il paese."

Durante i suoi più di dieci anni nel mondo dello spettacolo, Teng Ge'er ha elaborato oltre dieci CD, ottenendo molti riconosciumenti. Nel 1989, ha ottenuto il primo premio fra i dieci migliori interpreti del paese nel concorso nazionale di selezione dei migliori cantanti popolari. Nel 1990, ha ottenuto il massimo riconosciumento nel concorso a premi di musica popolare mondiale di Ulan-Bator", tenuto in Mongolia. Nel 1991, con la canzone "Io e mio padre", da egli composta ed interpretata, ha ottenuto il massimo premio per le opere cinesi al secondo Festival asiatico. Nel 1992, Teng Ge'er ha partecipato alle riprese del film il "Cavallo Nero", interpretando il ruolo di protagonista, nello stesso tempo, ha scritto e interpretato l'intera colonna sonora del film, che ha poi ottenuto il premio per la migliore musica al 19simo Festival internazionale del cinema di Montreal.

Nel 2000, per ricordare il proprio quarantesimo compleanno, Teng Ge'er ha pubblicato il CD intitolato "Solo, quarant'anni". La maggior parte delle 12 canzoni del disco sono opere rappresentative di Teng Ge'er, quindi il CD è ampiamente considerato una pietra miliare nella sua carriera musicale. Il motivo la"Terra del Lupo Grigio", l'ultimo del disco, è pieno di forza: risaltato dal ritmo rock, il cantante esprime al meglio l'intrepida, disinvolta e semplice "voce di Teng Ge'er".