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Il Museo di Nanjing, erede del Museo Centrale fondato nel 1933 su proposta del noto pedagogo Cai Yuanpei (1863-1940), custodisce oltre 400.000 reperti archeologici delle più antiche dinastie. I risultati ottenuti dal suo centro di ricerca scientifica nella conservazione dei reperti hanno suscitato l'attenzione di molti esperti cinesi e stranieri.
Il Museo di Nanjing è composto di due edifici costruiti nello stile imperiale delle dinastie Song e Liao. Distribuite su una superficie di 17.000 metri quadrati, le preziose opere d'arte esposte sono suddivise in dodici categorie per evidenziarne il valore non soltanto estetico, ma anche scientifico. Grazie a un ampio dispiego di attrezzature ad alto contenuto scientifico e tecnologico, la distanza fra gli oggetti esposti e i visitatori si è ridotta sempre di più. Ammirando le incisioni su mattoni nella sala delle antiche ceramiche cinesi, per esempio, si può ascoltare la musica del l'epoca. Nella sala degli antichi bronzi, premendo con un dito lo schermo di un computer, si può ascoltare il suono del bianzhong (antico strumento musicale a percussione composto di una serie di campanelli) o del bianqing (antico strumento musicale a percussione composto di un serie di lastre di giada). Tramite luci regolate autumaticamente, il pubblico può provare un vero godimento visivo, ammirando questi antichi capolavori. Nella sala delle Lacche antiche, si trova un recipiente di alto valore archeologico rinvenuto a Changsha sul quale sono raffigurate, con otto colori, undici donne che rappresentano la scena di un incontro sociale durante la dinastia Han occidentale. Nella sala dei Tesori antichi, la teiera in bronzo fregiata d'oro e d'argento, rinvenuta nel distretto di Xuyi nel Jiangsu, testimonia il massimo livello raggiunto durante il periodo degli Stati combattenti. All'interno della teiera e sui suoi piedi, c'è l'iscrizione: ''prodotta del regno di Yan'' . Nel 310 a.C. dopo che il regno di Qi ebbe sconfitto il regno di Yan, il re di Qi premiò con questa teiera il suo generale, Chen Zhang. Il lume di bronzo su bue della dinastia Han orientale, rinvenuto nella tomba N.2 sul monte Ganquan presso Hanjiang nel Jiangsu, dimostra una tecnica molto raffinata. La parte di lume sulla testa del bue scarica la cenere dentro il suo corpo attraverso un tubo. La carrozza tirata da buoi, in ceramica, rinvenuta sulla collina Shashi presso la porta Zhonghua a Nanjing è una coppia di quella riservata solo agli alti funzionari durante le dinastie Wei, Jin, Meridionale e Settentrionale. La cicala d'oro su foglia di giada, trovata sul monte Wufeng nel distretto di Wuxian nel Jiangsu, è una composizione molto rappresentativa secondo le usanze tradizionali cinesi. Il disegno ricamato Cento figli è un capolavoro della dinastia Qing. La parte superiore del disegno mostra il luogo celeste dove si incontrano gli dei e quella inferiore raggigura cento bambini che giocano in un giardino. I colori sono molto vivaci e i personaggi sono dipinti in maniera varosimile. La statua dorata di Sakyamuni è un tipico oggetto in porcellana del periodo di regno dell'imperatore Qianlong della dinastia Qing.
Per conservare questi preziosi oggetti d'arte, è stato fondato l'Istituto di ricerca per il restauro dei reperti archeologici del Museo di Nanjing. Molti esperti sono impegnati in complicati lavori di restauro dei reperti rinvenuti, come il luogo abito di filigrana d'argento e di giada della dinastia Han orientale e i due strumenti astronomici della dinastia Ming esposti nell'Osservatorio astronomico di Zijinshan.
Articolo tratto dal 12/2000 della rivista "La Cina ",distribuira da China International Book Trading Corporation |
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