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Nei 27 anni di strenui sforzi compiuti nella rivoluzione e nella costruzione socialista dal momento della fondazione della repubblica popolare, il popolo cinese ha trasformato una vecchia Cina semifeudale e semicoloniale in una nuova Cina socialista che conosce gli inizi della prosperità. Un rapido progresso economico è stato fatto particolarmente negli ultimi dieci anni, da quando cioè nel 1966 iniziò la Grande rivoluzione culturale proletaria.
Durante gli ultimi dieci anni è stata ottenuta una serie di buoni raccolti. L'obiettivo della produzione cerealicola fissato dal Quarto piano quinquennale (1971-1975), è stato raggiunto con un anno di anticipo. Nel 1975 la produzione cerealicola del paese ha fissato un altro record. Questo anno è già stato raggiunto un buon raccolto estivo. Anche la silvicultura, l'allevamento del bestiame, le occupazioni collaterali e la pesca hanno fatto notevoli passi in avanti. Il grande appello lanciato dieci anni fa dal presidente Mao: ''Cambiare la situazione per cui i cereali devono essere trasportati a nord dal sud'', ha iniziato ad essere realizzato. Le aree settentrionali che un tempo scarseggiavano di cereali e contavano sui rifornimenti dello Stato, tra cui lo Shensi, il Kansu, il Chighai, lo Shansi, l'Hopei, lo Shangtung, l'Honan, il Liaoning e la regione autonoma Ningsia Hui, producono ora a sufficienza, o più che a sufficienza, cereali per le proprie esigenze. Questo risultato è di grande importanza strategica per lo sviluppo della produzione agricola cinese.
Negli ultimi dieci anni si è anche grandemente espansa l'industria di base, con l'industria siderurgica come spina dorsale, nonchè l'industria meccanica e quella leggera. Anche la scienza e la tecnologia hanno fatto rapidi passi avanti. Il ritorno a terrra secondo i piani previsti del satellite artificiale terrestre cinese, ha segnato il nuovo livello raggiunto nei rami più avanzati della scienza.
Il riuscito adempimento del terzo (1966-1970) e quarto (1971-1975) piano quinquennale, ha segnato un grande passo avanti nella costruzione in Cina di un sistema economico e industriale indipendente e relativamente completo.
Il presidente Mao ha rilevato nel 1966: ''La Grande rivoluzione culturale proletaria è una potente forza motrice per lo sviluppo delle forze produttive sociale nel nostro paese.'' Ciò è stato confermato dai fatti.
Nei 17 anni trascorsi dal 1949, anno della fondazione della Repubblica popolare cinese, al 1965, anno precedente all'inizio della Grande rivoluzione culturale proletaria, lo sviluppo della produzione industriale e agricola cinese, come quello della scienza e della tecnologia, fu continuamente disturbato e minato dalla linea revisionista avanzata e dai quali accoliti, responsabili al potere in seno al partito che avevano preso la via capitalista. Non ci può essere progresso senza lotta. Il presidente Mao diede inizio alla Grande rivoluzione culturale proletaria nella quale il popolo, centinaia di milioni di persone, sorse per criticare il revisionismo e prevenire la restaurazione del capitalismo in Cina. Il pensiero e la linea rivoluzionaria del presidente Mao sono stati ampiamente propagandati e hanno messo profonde radici nella mente del popolo. Temprato nella rivoluzione culturale, nel movimento per criticare Lin e Confucio e nella lotta che si svolge attualmente per respingere la linea revisionista e contrattaccare il tentativo deviazionista di destra di rovesciare i giusti verdetti della rivoluzione culturale, il popolo cinese ha imparato a distinguere la linea rivoluzionaria del presidente Mao dalla linea revisionista, e a distinguere la strada socialista da quella capitalista. Tra le masse del popolo e dei quadri si è risvegliato un grande entusiasmo per il socialismo. Le centinaia di milioni di operai e contadini partecipano ora con maggior consapevolezza al movimento rivoluzionario di massa per imparare da Taching e da Tachai, esempi-modello della industria e dell'agricoltura.
Il principio generale del presidente Mao di ''prendere l'agricoltura come base e l'industria come fattore guida'' per sviluppare l'economia nazionale, attraverso la rivoluzione culturale è stato applicato ancora meglio. La comune popolare ha dimostrato la grande superiorità del sistema socialista. Negli ultimi dieci anni la scala dei lavori di miglioramento agricolo e costruzione di base è stata costantemente aumentata. Nel 1975, sono stati completati lavori per un totale di 15 miliardi di metri cubi di terra e pietra, una cifra più di quattro volte maggiore rispetto a quella del 1965. l'area totale irrigata è stata estesa ogni anno in media di 1,3 milioni di ettari. La meccanizzazione agricola è stata accelerata, come risultato dell'accento posto sul principio che il popolo di tutto il paese deve compiere tutti gli sforzi per l'agricoltura, e che tutti i settori e le professioni, in particolare quelle industrie di prodotti per uso agricolo che si sono espanse negli ultimi anni, devono appoggiare l'agricoltura. Il numero dei trattori presenti nella campagna cinese nel 1975 era di 4,7 volte quello del 1965. In questo periodo i macchinari elettrici e a motore per l'irrigazione e il drenaggio a uso agricolo hanno aumentato di 5,6 volte la loro potenza in cavalli vapore. Nelle zone rurali il consumo di energia è salito di 4,5 volte.
Approfondendo la critica della ''filosofia servile compradora'' e dell'idea di ''andare a passi di lumaca'', è stata applicata ancora meglio la politica del presidente Mao di ''mantenere l'indipendenza, tenere l'iniziativa nelle proprie mani e contare sulle proprie forze''. L'industria petrolifera cinese, costruita dalla Cina contando sulle proprie forze allo inizio dei gli anni sessanta, ha fatto grandi passi in avanti con la rivoluzione culturale. In paragone col 1965, nel 1975 la produzione di petrolio greggio è aumentata di 6,8 volte e la capacità di raffinazione di 4,3 volte. In questi dieci anni gli oleodotti e i gasdotti completati sono stati rispettivamente otto e dieci volte maggiori per lunghezza di quelli precedenti alla rivoluzione culturale. Nel campo petrolifero di Taching la produzione di petrolio greggio è salita ogni anno del 30 per cento. Sempre in questi dieci anni, pù di mille nuove imprese industriali di grandi e medie dimensioni e altri progetti di costruzione di base sono stati completati dalla Cina, con le proprie forze, nelle aree costiere e interne. Ciò ha incrementato la capacità produttiva nei settori della metallurgia, dell'industria meccanica, dell'estrazione di petrolio e carbone, della generazione di energia elettrica, e delle comunicazioni e trasporti. Attualmente i tecnici e i lavoratori cinesi disegnano e producono serie complete di macchinari per la produzione di acciaio per una quantità annuale di un milione e mezzo di tonnellate, impianti per la raffinazione del petrolio in grado di trattare due milioni e mezzo di tonnellate di petrolio greggio all'anno, e serie di turbogeneratori a vapore da 300.000 Kw con statore e rotore interni raffreddati ad acqua. Nel 1975 il tonnelaggio totale di navi completate dall'industria cantieristica cinese è stato più di sei volte maggiore della cifra del 1965. Anche le fabbriche di fibre sintetiche, gomma sintetica, materie plastiche, prodotti petrolchimici e altre nuove industrie, si sono sviluppate rapidamente. L'industria elettronica produce ora in serie calcolatori elettronici in grado di compiere un milione di calcoli al secondo. Sono state inoltre completate due linee principali di comunicazioni a microonde centrate su Pechino e Shanghai. Queste linee collegano altre parti della Cina con la linea di Pechino, fornita di un sistema di segnalazione transistorizzato a 960 canali prodotto nel paese, e con la linea di Shanghai, che ha un sistema di segnalazione a microonde e tubi elettronici a 600 canali, anche esso prodotto in Cina.
Durante la rivoluzione culturale proletaria è stata criticata la linea revisionista, che punta tutto sulle grandi industrie onnicomprensive fornite di macchinari stranieri e trascura il ruolo delle molto piccole imprese che usano metodi locali. Attualmente viene portata avanti in modo esteso e completo l'intera serie di politiche di camminare sulle due gambe avanzate dal presidente Mao, come la politica dello sviluppo simultaneo dell'industria a livello delle autorità centrali e locali, quella dello sviluppo simultaneo delle imprese grandi, medie e piccole, la politica di usare nello stesso tempo metodi di produzione moderni e locali. Otto province e una regione autonoma della Cina meridionale hanno compiuto grandi passi in avanti nelle campagne di massa per la localizzazione di giacimenti di carbone e per la gestione di miniere di carbone piccole e medie. Nel 1975 la produzione di carbone di queste aree è stata di 9,4 volte quella del 1965. Tutto ciò dà un grande contributo alla realizzazione dell'appello del presidente Mao di uscire dalla necessità di trasportare carbone da nord a sud.
Durante questi dieci anni, oltre al completamento di un certo numero di imprese moderne e di grandi dimensioni, sono state costruite numerose imprese di piccole e medie dimensioni. Nell'industria dell'acciaio si è registrata una crescita notevole. Nel 1975, la produzione di ferro e acciaio da parte delle industrie siderurgiche di piccole e medie dimensioni è aumentata di cinque volte rispetto al 1965. Il numero di piccoli impianti per la produzione di fertilizzanti nitrogeni, gestiti attualmente dai distretti e dalle comuni popolari, è di 14 volte il numero costruito e messo in produzione negli otto anni precedenti la rivoluzione culturale. Nel 1975, l'ammoniaca sintetica prodotta dalle piccole fabbriche di fertilizzanti chimici ha raggiunto una quantità 19 volte superiore a quella di dieci anni fa, raggiungendo il 58 per cento della produzione totale dell'intero paese di quell'anno. |
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