Appena si affaccia l'inverno, quasi tutte le domeniche sera, si tengono presso il palaghiaccio in via Chaoyang a Beijing due partite di hockey su ghiaccio. La maggior parte dei membri partecipanti sono stranieri che studiano o lavorano nella capitale e le loro partite hanno una definizione molto fragorosa, Beijing International Hockey League. Anche se le gare sono molto sentite, non è un campionato, tantomeno un torneo professionale, ma vere e proprie partite amichevoli per fare esercizio fisico e trascorrere il tempo.

Il canadese Ray Plummer lavora da architetto in Cina da ormai una decina d'anni ed è uno degli organizzatori della Beijing International Hockey League. Plummer ha raccontato al giornalista che all'inizio del 1990 c'erano degli stranieri che organizzarono delle partite di hockey su ghiaccio a Beijing, ma a quel tempo i partecipanti erano pochi ed esistevano solo due squadre. Nel 2003 già molti più stranieri vivevano a Beijing e vi erano molti più iscritti alle squadre di hockey. Nell'anno successivo, è stata istituita ufficialmente la Beijing International Hockey League. Ora cinque squadre sono iscritte alle gare della BIHL con quasi cento giocatori.

Plummer ci ha detto:

"I nostri giocatori provengono dai vari settori in cui operano principalmente gli stranieri residenti a Bejing, ci sono insegnanti, direttori edili, ingegneri, diplomatici di ambasciate, cuochi, direttori di hotel, imprenditori, avvocati, studenti, ecc."

Sebbene provengano da diversi settori, l'amore e l'entusiamo comune li hanno fatti riunire. Visto che la BIHL non ha scopo di lucro, ogni membro deve versare ogni anno 2500 yuan per pagare le spese come l'affitto del campo, le attrezzature e le bevande. Al fine di risparmiare le spese, gli arbitri e gli addetti coinvolti nelle partite sono scelti tra i membri che non partecipano alle gare, perciò ogni membro è anche un volontario della BIHL.

Sebbene sia un torneo di lega dilettantistico, il sistema delle partite della BIHL risulta molto regolare. Le partite cominciano ogni anno a settembre e finiscono a maggio dell'anno successivo, in questo periodo ogni squadra dovrà giocare regolarmente 25 partite, tenendo poi le gare supplementari in base ai punti accumulati nel corso delle partite ufficiali, così da competere per il titolo di campione e selezionare anche il migliore giocatore secondo le classifiche. Per aumentare la competitività delle gare, è stato stabilito un regolamento particolare per la composizione dei vari team. Plummer ci ha spiegato:

"Prima di partecipare alle gare della BIHL, i giocatori devono svolgere un o più allenamenti sperimentale o una partita di prova. Nel caso sia un ottimo giocatore, si vaglia attentamente in quale squadra inserirlo, così da evitare uno squilibrio delle squadre tra le forze in campo. Il nostro scopo è avere cinque squadre dalle capacità equilibrate che diano spettacolarità alle partite del fine settimana e suscitino entusiasmo."

Inoltre ogni mese Plummer predispone gli iscritti che hanno tempo libero ad andare in altre città cinesi per partite amichevoli a Harbin, Qiqihaer, Shanghai, Dalian e Kunming hanno lasciato le loro orme. Gli avversari delle partite amichevoli sono costituite da stranieri del luogo oppure dalla squadra professionistica locale. In situazioni in cui sono stati contattati in maniera adeguata e in base al tempo, gli iscritti alla BIHL si sono anche recati più di una volta all'estero sempre per partite amichevoli, ad esempio lo scorso ottobre, sono andati rispettivamente in Corea del Nord e in Thailandia.

Plummer ha aggiunto che la BIHL non solo permette di fare esercizio fisico agli stranieri che lavorano a Beijing, ma aggiunge anche sfaccettature per una vita sportiva dilettantistica. Oltre a giocare ad hockey su ghiaccio, Plummer e gli altri iscritti organizzano regolarmente party per tutti i partecipanti. Si può dire che la BIHL è ormai diventata una grande famiglia che una grande influenza e risonanza. Olivier Rochefort, direttore di un hotel proveniente da Montreal in Canada, ha sempre voluto far parte della BIHL da quando ha appreso l'esistenza di questa realtà dagli amici. Ogni volta che Olivier gareggia, il padre, Pierre Rochefort, assiste sul campo alle partite del figlio. I due Rochefort partecipano sempre anche se tira vento o piove e ci hanno espresso il loro entusiasmo per la BIHL.

"Mi stupisco molto. Lui lavora tutti i giorni e il pallazzetto dove si svolgono le partite non sta in centro, ci mettiamo quasi un'ora per arrivarci e torniamo a casa dopo la partita, è domenica e lunedì mattina deve lavorare, è evidente che la BIHL gli piace molto."