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Durante la dinastia Qing, coesistevano diverse fedi religiose, oltre lo sciamanismo religione originale dei manciù, c'erano anche il taoismo e il buddismo. Ognuno dei componenti della famiglia imperiale professava la sua religione. Nella città proibita, ogni religione aveva un suo luogo di culto. Nei padiglioni buddisti sono conservate le statue, le pitture, le pagode, riferiti a budda, ecc.
Dei tesori buddisti, una parte proveniva dalle offerte dei capi religiosi tibetani e mongoli agli imperatori, una parte era fabbricata dagli artigiani manciù, han, mongoli e tibetani su ordine della corte. Realizzati con i materiali più preziosi-oro, argento, pietre preziose e perle-dalle forme e disegni eleganti e magnifici, questi oggetti, conservati nella città proibita, dimostrano grande maestria tecnica e raffinatezza.
Il Budda d'oro con gemme è alto 54 cm e pesa 19,3 kg. Un rubino è incastonato sulla fronte del budda. Il viso è pieno, con le sopracciglia che somigliano alla luna nuova, gli occhi lunghi semi-aperti, il naso alto e le labbra sottili. Sui capelli raccolti in crocchia svetta una pagoda d'oro e il capo è cinto da una corona buddista. Gli indumenti sono costituiti da sciarpe sulle spalle e da gonne lunghe e corte. Il pollice e l'indice della mano destra si congiungono per formare un cerchio, sulla palma, rivolta all'esterno, è inciso il ''rullo d'oro''. La mano sinistra pende in basso e si appoggia a un ramo di fiore di loto. Ai due lati del budda sono disposti rami di fiore di loto, in alto a destra, una ''ruota della legge'' (emblema del potere buddista) poggia su fiore di loto, mentre a sinistra in alto, un altro fiore di loto sorregge una bottiglia d'oro che conserva i tesori. Il piedestallo del budda, rettangolare con gli angoli arrotondati è forma di petalo di fiore di loto. Sulla corona, sulla ruota della legge, sulle sciarpe e sulle gonne sono incastonate perle del Mare orientale.
La statua del Budda d'oro veniva conservata nella Sala buddista della corte Cining, residenza e luogo di culto della dottrina buddista riservato ai nonni, alle nonne e alle madri degli imperatori, nonchè alle concubine dei padri degli imperatori.
Articolo tratto dal 10/96 della rivista "La Cina ",distribuira da Società Cinse del Commercio Internazionale del Libro |
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