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Oggi, a Beijing, non è facile assistere a uno spettacolo di ombre cinesi, benchè vantino una tradizione di oltre 2.000 anni. Forunatamente, nel 1998, le ombre cinesi di Han Feizhi sono riapparse durante la prima edizione del ''Festival internazionale dell'arte popolare'' svoltasi in Cina, suscitando l'interesse di tutti i presenti, compresi i turisti cinesi e stranieri che, oltre ad assistere agli spettacoli, sono andati nella retroscena per vedere come gli artisti comandavano i movimenti delle ombre e le loro immagini splendide ed espressive.
Han Feizi lavorava come scrittore presso il Circolo della Cultura di Shuangcheng nello Heilongjiang. Otto anni fa, per caso, assistè a un magnifico spettacolo di teatro delle ombre allestito da Gao Shufang, un'artista molto famosa nell'ambiente. Ciò gli diede l'estro di gettarsi in quest'arte e, di lì a poco, costituì la sua compagnia.
All'inizio, egli chiese a Han Yufu, un singolare artista ottantenne, esperto di canto, dialogo, lotta, nonchè di incisione, di fargli da maestro. Per continuare la sua arte, Han Feizi ha accolto l'anziano artista in casa sua, provvedendo al suo mantenimento e considerandolo come un padre. Per fargli piacere, Feizi lo ha portato in un grande albergo di Harbin a festeggiare il suo compleanno. Egli ha filmato o registrato quasi tutte le sue opere e comperato la pelle d'asino, materia prima per le sagome, affinchè l'anziano maestro potesse lasciare le sue opere ai posteri e realizzare il suo desiderio di organizzare una sua mostra personale. Grazie al suo aiuto, Han Feizi ha datto evidenti progressi nell'arte del teatro delle ombre, realizzando la sua prima sceneggiatura ''L'asino fallito''. In seguito, ha istituito una sua compagnia con la collaborazione di Jin Chuanwu, chiamato il ''piccolo Mei Lanfang'' (grande maestro dell'Opera di Pechino), Fu Rongkui e dei migliori studenti usciti dal corso di teatro delle ombre. Ha anche preso in affitto una sala del Palazzo dei Bambini di Shuangcheng e l'ha trasformata in un teatro da 150 posti. Per sostenerlo, la moglie è entrata nella compagnia insieme ai loro due figli studenti di Belle Arti, chiudendo senza esitare il suo negozio di parrucchiere. Nel 1992, Han Feizi ha organizzato il Festival del teatro delle ombre della provincia dello Heilongjiang a Shuangcheng, sostenendone tutte le spese e ha partecipato anche al III Festival ''Cigno celeste''. Inoltre, la sua compagnia è stata premiata al Festival nazionale del teatro delle ombre di Beijing.
Han Feizi, oltre ad allestire spettacoli, cura anche la pubblicazione di una rivista in materia e, nei momenti liberi, va nelle campagne a raccogliere dati e materiali preziosi, custoditi dalla popolazione, che vanno ad arricchire il museo del Teatro delle ombre da lui fondato.
Nel 1998, Han Feizi si è trasferito a Beijing insieme alla sua compagnia e ha invitato Qi Yongheng, un grande maestro di Tangshan a dirigerla e a tramandare la sua arte ai suoi figli. Han Feizi e i suoi colleghi hanno dato rappresentazioni per i turisti stranieri e per i bambini degli asili e delle scuole elementari. Nell'estate del 1998, hanno organizzato spettacoli appositamente per raccogliere offerte per le popolazioni colpite dalle gravi inondazioni.
Il teatro delle ombre non ha arricchito Han Feizi, al contrario, gli ha fatto perdere i trecentomila yuan riaparmiati quando esercitava il commercio. Ciò nonostante, egli non ha rinunciato alla sua idea di far conoscere quest'arte cinese e l'antica cultura della Cina ai popoli del mondo.
Articolo tratto dal 02/99 della rivista "La Cina ",distribuira da China International Book Trading Corporation |
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