|
|
Yang Hu si era ribellato contro il regno di Lu. Il re di Lu ordinò allora di chiudere tutte le porte della città, dichiarando: "Chi riuscirà a catturarlo, sarà premiato, chi invece lo lascerà fuggire, sarà condannato ad una pena molto pesante." Vistosi circondato da tre schieramenti nemici, non avendo vie di scampo, Yang Hu alzò la spada per suicidarsi. In quel momento cruciale, il guardiano di una delle porte gli disse: "Il mondo è grande e sconfinato, ti lascerò uscire dalla città!" In seguito, Yang Hu riprese la lotta contro gli assedianti con la spada in una mano e la lancia nell'altra. Alla fine, il guardiano escogitò una strategia per farlo uscire dalla città. Poco dopo essere uscito, Yan Hu ritornò. Afferrato il guardiano che lo aveva lasciato libero, lo colpì con la lancia, trapassandogli l'ascella. Costui lo rimproverò dicendo: "Anche se non sei mio parente, né amico, ti ho salvato col rischio di essere condannato a una pena molto pesante... Invece di ringraziarmi, ora mi ferisci! Si vede che meriti davvero quanto è capitato!"
Appresa la notizia della fuga di Yang Hu, il re si infuriò. Dopo aver accertato la porta da cui era fuggito, mandò i suoi uomini ad arrestare tutti i guardiani. Al guardiano ferito concesse un ricco premio, perché credeva che avesse combattuto accanitamente contro il ribelle, mentre quelli non feriti furono condannati a pene motlo pesanti, perché riteneva che fossero stati loro a liberarlo. Ciò significa che le ferite del guardiano servirono in realtà a salvarlo.
Cari amici, la favola ci dimostra che il bene e il male sono intercambiali come dice il proverccio italiano: Una gran ruota che ognor gira è il mondo, chi è in cima oggi, domani in fondo.
|
|