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Alla vigilia delle Olimpiadi 2008 di Pechino, la CCTV ha presentato la serie di documentari ad alta definizione "Patrimoni mondiali in Cina", che per la prima volta illustra in modo sistematico e concentrato il luminoso patrimonio naturale e culturale della Cina, offrendo una finestra al mondo per conoscere la civiltà cinese. Ecco di seguito un nostro reportage in merito.
La serie di documentari TV ad alta definizione "Patrimoni mondiali in Cina", suddivisa in 38 puntate, è stata girata in sette anni ed interessa 33 patrimoni naturali, culturali, ed orali ed immateriali dell'umanità inseriti nella lista dell'Unesco prima del 2008. Attraverso la serie di documentari, il pubblico potrà sia ammirare i meravigliosi paesaggi naturali, che capire la storia e cultura di oltre 5 mila anni della Cina, i costumi delle 56 etnie cinesi, ed i loro canti e danze folcloristici.
Il produttore e regista generale Guan Hui ci ha detto che, dal Colosseo di Roma alla Città Proibita di Pechino, i patrimoni mondiali sono tutti unici. Il tema principale della serie è proprio la dimostrazione di questa unicità. Egli ci ha detto:
"Prima di tutto abbiamo voluto mettere in risalto l'unicità dei patrimoni mondiali. In cosa consiste questa unicità? Quali sono i suoi connotati? L'unicità ha sicuramente vissuto un processo di evoluzione, quale? Qual'è la vicenda più interessante in merito? Questi sono i temi che abbiamo voluto esprimere e la trama dell'opera. Speravamo tanto di trasformare ogni patrimonio mondiale in una storia interessante, per farne capire al pubblico l'origine e il valore. In sette anni, ne abbiamo sempre scavato secondo questo modello i valori alle spalle."
I numerosi patrimoni naturali e culturali cinesi sono una miniatura dell'antica civiltà del paese. Il monte Taishan, nella provincia dello Shandong, nella società feudale cinese, durata oltre 2 mila anni, è sempre stato la sede dei sacrifici degli imperatori, ed anche una delle culle spirituali degli artisti e studiosi cinesi. Il verso "Arrivati in cima al Taishan, tutti gli altri monti paiono bassi..." sintetizza altamente il significato simbolico del Taishan; la Grande Muraglia, la cui costruzione ebbe inizio oltre 2 mila anni fa, e che serpeggia nel nord della Cina per più di 6 mila km, è una delle maggiori opere architettoniche dell'umanità, ed anche un simbolo spirituale della nazione cinese; le centinaia di Grotte di Dunhuang, nella provincia del Gansu, nell'ovest della Cina, dopo oltre mille anni di costruzione, integrano le arti di architettura, pittura e scultura, e costituiscono il tesoro di arte buddista di maggiore dimensione e meglio conservato al mondo, formando così la scienza di Dunhuang che suscita grande attenzione a livello internazionale.
Tra i patrimoni culturali orali e immateriali cinesi, spiccano l'opera Kunqu, con 600 anni di storia; l'arte del Muqam, del Xinjiang, che integra canti, danze e musica; il Guqin, il più antico strumento musicale a pizzico cinese, ed anche quello di livello più alto. Tutti sono gemme dello spirito e dell' arte della nazione cinese nel lungo fiume della storia.
La serie di documentari "Patrimoni mondiali in Cina" esprime perfettamente l'aspetto esterno e le connotazioni interne dei patrimoni cinesi, illustrandoli in modo autorevole, sistematico e scientifico.
Negli scorsi sette anni, la troupe ha raggiunto le sedi dei vari patrimoni mondiali, percorrendo 100 mila km, intervistando oltre 300 esperti e studiosi e registrando circa 50 mila minuti di materiali. Della troupe hanno fatto parte una serie di professionisti di Cina, Giappone, Corea del Sud e Stati Uniti, che utilizzando l' alta definizione e tecniche di ripresa speciali aeree e subacquee, ecc., sulla base degli standard più avanzati del mondo, alla fine hanno realizzato oltre 40 ore di straordinari programmi. Si è trattato della maggiore realizzazione durata più a lungo nella storia cinese di produzione di documentari. E' anche stata la prima illustrazione del patrimonio mondiale cinese nella forma dell'alta definizione. Il produttore generale Guan Hui ci ha detto:
"Con le tecniche comuni, è impossibile percepire l'impatto e il godimento visivo dei meravigliosi paesaggi e degli stupendi colori di questi patrimoni mondiali. Abbiamo realizzato 40 ore di programmi ad alta definizione, che presentiamo al pubblico nella speranza che nel processo di comprensione delle storie, non solo capisca il valore intrinseco dei patrimoni mondiali, ma soprattutto apprezzi la bellezza estetica dei programmi e i bei paesaggi del nostro paese."
La produzione e la trasmissione della serie di documentari "Patrimoni mondiali in Cina", non si limita a soddisfare il pubblico a livello estetico, ma intende anche stimolarne la coscienza della tutela del patrimonio mondiale. I patrimoni mondiali della diga di Dujiangyan e del monte Qingchengshan, posti nella provincia del Sichuan, nel sud-ovest della Cina, sono stati danneggiati dal forte terremoto che il 12 maggio ha colpito Wenchuan. Di conseguenza il giorno 16 la CCTV ha trasmesso la parte di Dujiangyan e Qingchengshan come prima puntata della serie di documentari.
Il vice direttore della CCTV Gao Feng ha detto che la ripresa della serie di documentari ad alta definizione è una forma di tutela dei patrimoni mondiali, che quando questi vengono danneggiati, riveste un significato ancora più evidente. Egli ci ha detto:
"In particolare, di fronte a Dujiangyan, si rimane subito comossi. Di solito siamo piuttosto indifferenti ai patrimoni mondiali, dicendo al massimo: sono i paesaggi naturali del nostro paese! Però quando questi vengono danneggiati, non si può restare indifferenti. Penso che questo sia il motivo per cui abbiamo voluto girare quest'opera. Infatti siamo tutti protettori dei beni culturali: noi usiamo le immagini, e il pubblico l' iniziativa e il sentimento di assistere ai programmi. Tutelare e pubblicizzare il nostro patrimonio mondiale è un dovere di ogni cinese."
L'organizzazione cooperante estera della serie di documentari "Patrimoni mondiali in Cina" è stata la giapponese China's Story INC, il cui direttore Kentaro Tsujita afferma che la società presenterà l'opera in forma multimediale in Giappone e nel mondo intero, ritenendola molto adatta a fare da manuale di presentazione della cultura cinese nei vari paesi. Egli ci ha detto:
"Questo documentario non solo dimostra la capacità della Cina di produrre programmi di massimo livello, e ne presenta i bei paesaggi naturali, ma esprime anche il forte spirito di rinascita del paese dopo il sisma. Questa serie di documentari girati ad alta definizione diventerà sicuramente un'ottima opera che presenta al mondo intero e valorizza la splendida cultura cinese."
Il produttore generale Guan Hui ha precisato che la troupe realizzerà diverse versioni e forme di programmi dai 50 mila minuti di materiali girati, così da far conoscere ad un pubblico maggiore il patrimonio mondiale della Cina, inoltre le riprese continueranno, formando un database del patrimonio mondiale cinese.
Viene riferito che di pari passo con la trasmissione della serie di documentari, verrà anche pubblicata una collana di testi da questi ricavati, permettendo ai lettori di fissare i momenti storici ed i bei paesaggi che vale la pena di ricordare, e di percepire nei dettagli fra le righe il fascino della cultura cinese. |
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